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Una lettura del discorso del Re MOHAMMED VI AL VERTICE MONDIALE SULL'AZIONE PER IL CLIMA A DUBAI

Il Sovrano del Marocco ha sottolineato che attraverso il Patto su sfida climatica ,l'umanità può dimostrare attraverso le azioni che le più ambiziose non sono necessariamente le meno accessibili.
Verona, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

Sua Maestà il Re Mohammed VI è intervenuto al Summit Globale sull'Azione per il Clima, organizzato nell'ambito della 28a Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si tiene a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti.

Quindi si apre a Dubai la Cop 28, l’ormai usuale conferenza mondiale sul clima, in cui convergono sia le speranze che le preoccupazioni e le perplessità dell’opinione pubblica, su una questione cosi complessa come quella della transizione climatica.

In occasione della Cop28, ll Re del Marocco si è espresso a favore di un Patto d'azione per affrontare la sfida climatica.

Il Monarco ha sottolineato che attraverso questo Patto su sfida climatica che "l'umanità può dimostrare attraverso le azioni che le più ambiziose non sono necessariamente le meno accessibili”.

Il Re del Marocco ha ricordato che in un sistema globale ancora iniquo, l'Africa ha ricevuto 30 miliardi di dollari dai flussi annuali di finanziamenti per il clima nel 2020, ovvero meno del 12% del suo fabbisogno, mentre questo continente ha tutte le carte in regola per diventare la soluzione climatica globale, la soluzione alle grandi sfide del 21° secolo.

Il Sovrano del Marocco ha sottolineato che le riunioni annuali del FMI-Banca Mondiale a Marrakech hanno concluso che esiste un urgente bisogno di riformare il multilateralismo e il finanziamento dello sviluppo. Due leve che l'umanità ha creato per rispondere alle sfide del 20° secolo.

Per il Marocco, l’impegno climatico è un pioniere, si concretizza attraverso diverse leve strategiche e politiche, tra cui un aumento del contributo nazionale determinato nel 2021.

"In Marocco, l'ascesa dell'energia rinnovabile e sostenibile, lo sviluppo di settori competitivi dell'idrogeno verde, la nostra crescente connettività con i mercati globali e l'organizzazione di una Coppa del mondo di calcio tra due continenti sono tutti prova della visione di integrazione regionale che portiamo avanti", ha aggiunto il Sovrano marocchino.

Suà Maestà aggiunge nel suo discorso che il Marocco continua instancabilmente i suoi sforzi per attuare le decisioni del Primo Summit d’Azione Africano, tenutosi a margine della COP22, in particolare l’operatività delle tre Commissioni africane sul clima del bacino del Congo, del Sahel e degli Stati insulari africani.

Tuttavia, le conclusioni della Prima Valutazione Globale dell’attuazione dell’Accordo di Parigi attestano una dinamica universale attorno alla questione climatica. Gli sforzi di adattamento osservati rimangono frammentati, progressivi e distribuiti in modo molto disomogeneo tra le regioni, in particolare quelle più vulnerabili agli effetti devastanti dei cambiamenti climatici.

Vale la pena menzionare che nel 2016 a Marrakech, il Marocco era protagonista della ventiduesima Conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite Cop 22, alla quale hanno partecipato più di 20mila persone, in rappresentanza di 196 stati e centinaia di imprese, Ong, associazioni di scienziati, enti locali, popolazioni autoctone e sindacati.

Un appello lanciato della presidenza del Marocco del Cop 22 era quello di sostenere una serie di annunci ed iniziative dei governi e delle strutture non statali tra cui il Forum sul clima vulnerabili.

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