Politica e Istituzioni
Carlo Spinelli (IdD), dalla discriminazione di genere nelle istituzioni al femminicidio il passo è breve
Roma 27 novembre 2023: "Se la discriminazione nasce all'interno delle istituzioni, sarà impossibile in Italia arrivare alla cultura della parità di genere" Sono queste le parole che Carlo Spinelli responsabile nazionale per la Politica Interna del movimento Italia dei Diritti continua a ripetere a proposito della discriminazione di genere.
"Questa frase la ripeterò all'infinito fino a quando non si modificherà la norma che prevede la rappresentanza dei due sessi nelle giunte comunali la cui violazione non viene sanzionata nell'immediato ma soltanto attraverso la Giustizia Amministrativa. La nostra campagna a sostegno della parità di genere continua con la denuncia mediatica di quei comuni che snobbano la norma nascondendosi dietro una giustificazione, infondata, di una presunta mancanza di donne disponibili a ricoprire ruoli nelle giunte comunali. Al momento - prosegue Spinelli - ci siamo occupati di comuni come Roccagiovine, Vallinfreda, Saracinesco e Mandela, tutti paesi della Città Metropolitana di Roma sotto i 3000 abitanti che non hanno rappresentanze femminili all'interno della propria giunta comunale, contribuendo così a raggiungere la percentuale nazionale del 37% di comuni con questa caratteristica che non hanno rappresentati i due sessi nelle giunte.
Il nostro intento è quello di portare all'attenzione dell'opinione pubblica tutti i comuni ' maschilisti ' nella speranza che si adeguino alla norma, chiedendo altresì che venga dato ai Prefetti di competenza territoriale potere di bocciare una giunta che non garantisce la presenza dei due sessi con l'invito al Sindaco di provvedere alla formazione di una giunta legittima pena lo scioglimento del consiglio comunale. Insegnare già nelle scuole il rispetto della donna, va bene, lo Stato deve però prendere in considerazione anche l'insegnamento del rispetto di genere agli adulti, a quelli che hanno potere decisionale nella nomina delle cariche istituzionali o dirigenziali affinché vengano rispettate le pari opportunità. Poi - prosegue ancora Spinelli - ci sono esponenti di partiti importanti che ricoprono cariche di un certo rilievo, come i consiglieri regionali della Valle D'Aosta i leghisti ( guarda caso ) Luca Distort e Andrea Manfrin , che vorrebbero ritornare al patriarcato, e al maschio alfa. Ancora una volta quindi la Lega si conferma inadatta a guidare il nostro Paese, visto che a queste dichiarazioni sessiste, non hanno fatto seguito prese di posizione contrarie da parte di Salvini e company confermando, di fatto, quanto dichiarato dai due esponenti valdostani.
Se questo è il pensiero di parte del nostro governo, si potrà mai raggiungere in Italia la cultura della parità di genere? Continuerò quindi a chiedere un intervento immediato per il rispetto della norma che prevede le pari opportunità, e per modificare la 612 bis inserendo un sostegno psicoterapeutico obbligatorio per tutti coloro che vengono denunciati per stalking dalle ex mogli o compagne perché è importante considerare lo stalker non un delinquente comune, ma un uomo che rimane traumatizzato dalla fine di una relazione sentimentale portandolo a comportamenti sconsiderati frutto di una mente ormai deviata e destabilizzata da quel no che nella sua testa è impossibile da accettare. E ritornando alla considerazione iniziale - conclude Spinelli - se la discriminazione parte dalle istituzioni la cultura della parità di genere in Italia non si raggiungerà mai, e da qui al femminicidio, il passo è più breve di quanto si possa pensare".
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