CABARET il Musical, con Arturo Brachetti e Diana Del Bufalo, alle Muse di Ancona, in esclusiva regionale

L' umanità di una Berlino decadente e prossima al dramma nello spettacolo programmato successivamente in Emilia Romagna a Bologna, Europauditorium, dal 12 al 14 Gennaio, e a Rimini, Teatro Galli, il 3 e 4 febbraio 2024.Bologna
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Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

  "Cabaret" tratto dall’autobiografia di Christopher Isherwood "Addio a Berlino", è una storia vera, diventata un musical nel 1966 e resa famosa dal film di Bob Fosse del 1972 con Liza Minnelli, si svolge a Berlino nel 1930, (ultima notte del 1929) nel mezzo della depressione economica tedesca successiva alla Prima Guerra Mondiale, terreno fertile per il regime totalitario di Hitler e per l’ascesa del Partito Nazista.

In questo mondo entra Clifford Bradshaw, uno scrittore americano in difficoltà in cerca di ispirazione per il suo prossimo romanzo. 

Cliff entra nel Kit Kat Klub, un locale notturno ove tutto sembra possibile e dove incontra Sally Bowles, una artista di cabaret, vivace ma  un’anima completamente persa. Sally e Cliff iniziano una relazione che sboccia inaspettatamente in una storia d’amore da sogno. Col passare del tempo, tuttavia, la situazione a Berlino cambia da eccitante e vitale a minacciosa e violenta.
"Con una dose di provocazione decisamente brechtiana, Cabaret è un musical feroce, che spinge i confini della forma".

 

 Presentato ancora oggi come "il musical rivoluzionario come mai prima d'ora" a Broadway, dove viene  creato un vero e proprio santuario decadente, il Kit Kat Klub, all'interno dell'August Wilson Theatre, con il vincitore dell'Oscar® e del Tony Award® Eddie Redmayne che riprende la sua interpretazione (già vincitrice dell'Olivier Award) e con Gayle Rankin, dove artisti disadattati ed outsider governano la notte di una "Berlino. Relax per allentare ed essere te stesso" (così viene oggi presentata).

Scelta diversa e sicuramente complessa in quanto comprendente ironia, voglia estrema di vivere e dramma imminente e alla fine presente, invece per il "Cabaret" di Arturo Brachetti e Luciano Cannito, i registi dello spettacolo che Brachetti così presenta:

" Una macchina scenica che ruota: una giostra che consente di passare, in pochi secondi, dal locale notturno alla pensione e al negozio di frutta. Io e Luciano abbiamo pensato a una versione quasi cinematografica, con ritmi serrati e primi piani resi attraverso una luce mirata sui volti. I numeri del cabaret sono tutti reinventati. È una commedia musicale, ma anche un ottovolante emotivo".

 In uno sfavillante Kit Kat Klub dove tutto sembra possibile, Brachetti è l’irriverente padrone di casa, il Maestro delle Cerimonie che si immerge totalmente nel ruolo, anche canoro, senza tuttavia rinunciare del tutto alla sua arte del trasformismo.

 Con  "Willkommen",  "Two Ladies" e poi "If You Could See Her",  Brachetti appare attento e  disinvolto anche nel canto, alternando tratti di ironia a precisione vocale inaspettata.

 Accanto a Brachetti, Diana Del Bufalo, vivace nella interpretazione del ruolo e, soprattutto, positiva sotto l'aspetto del canto, da "Don’t Tell Mama" a "Cabaret". Compito non facile dati i precedenti ed attuali interpreti del ruolo di Sally Bowles . 

Ma è tutto l'impianto registico che punta a sottolineare l'umanità e la spensieratezza dei personaggi. In particolare, Cristian Catto (Clifford Bradshaw) rappresenta l’autentico spirito del giovane scrittore alla ricerca dell’ispirazione, che si lascia trascinare dagli eccessi e dall’ambiguità di una Berlino decadente, prossima a un inevitabile cambiamento.

 A Christine Grimandi (Fräulein Schneider) toccano alcuni dei numeri musicali più complessi dello spettacolo (So What?, What Would You Do?), che  pure trasmettono una emotività intensa, anche grazie alla tenera complicità creata in scena con Fabio Bussotti (Her Schultz): i due interpretano una coppia matura, che sembra trovare nell’affetto reciproco una speranza cui aggrapparsi, prima di soccombere all’avvento del nazismo, prime vittime nei sentimenti e , poi, nella vita.

Ottimo il lavoro svolto dal direttore musicale Giovanni Maria Lori, con l’orchestra dal vivo posizionata in alto rispetto agli interpreti, che esegue le musiche con forza e grande attenzione.

 Le coreografie di Luciano Cannito creano una atmosfera decadente che si fonde coerentemente con l’energia dell’ensemble e con la ricerca istantanea e veloce del copione.

In scena la profonda umanità di una Berlino decadente e prossima al dramma nello spettacolo alle Muse di Ancona, in esclusiva regionale, previsto in Emilia Romagna a Bologna, Europauditorium, dal 12 al 14 Gennaio, e a Rimini, Teatro Galli, il 3 e 4 febbraio 2024.

Ufficio Stampa