Decreto SUD, Castellano (SZC), Incentivi Fiscali 2024: Il Mezzogiorno all'avanguardia dell'economia

Il DL 124/2023, noto come "Decreto Sud," introduce un nuovo Tax Credit destinato a incentivare gli investimenti nella "Zona Economica Speciale (ZES) unica" del Mezzogiorno, valido per l'anno 2024. Questo strumento è destinato a imprese che investono in beni strumentali nelle regioni meridionali, con alcune eccezioni e condizioni dettate dalla normativa europea. Mira a stimolare lo sviluppo economico e sociale del Meridione, sostenendo gli investimenti produttivi.

Taormina, 21/09/2023 (informazione.it - comunicati stampa - economia)

Il Decreto-Legge del 19 settembre 2023, n. 124, già conosciuto come il "Decreto Sud," ha presentato un'opportunità unica per il Mezzogiorno: il Tax Credit per gli investimenti nella "Zona Economica Speciale (ZES) unica." Questa agevolazione, valida solo per il 2024, è una svolta che rivela il potenziale economico dell'intero Meridione.

A partire dal 1° gennaio 2024, la "ZES unica" abbraccerà le Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. Sebbene l'originale versione del decreto prevedesse l'agevolazione fino al 2026, l'attuale versione lo limita al solo 2024.

Questo credito d'imposta offre una spinta fondamentale alle imprese che investono in beni strumentali nelle zone assistite delle regioni meridionali. Tuttavia, le aziende del settore agricolo, della pesca e dell'acquacoltura sono soggette a condizioni specifiche basate sulla normativa europea. 

Settori come l'industria siderurgica, carbonifera, trasporti, energia, banda larga, credito, finanza e assicurazioni non rientrano nell'agevolazione, e lo stesso vale per le imprese in liquidazione o in difficoltà secondo le norme dell'Unione europea.

Gli investimenti contemplati includono l'acquisto di macchinari, impianti, attrezzature e terreni per le strutture produttive. Tuttavia, il valore dei terreni e degli immobili non può superare il 50% dell'investimento totale.

Il credito d'imposta è calcolato in base al costo dei beni acquistati o investiti tra il 1° gennaio 2024 e il 15 novembre 2024, con un limite massimo di 100 milioni di euro per progetto. Progetti di investimento inferiori a 200.000 euro non sono ammissibili.

In situazioni particolari, il credito d'imposta può essere oggetto di ricalcolo se i beni non vengono utilizzati entro un determinato periodo o se vengono dismessi o ceduti a terzi.

La chiave del successo di questa iniziativa è il coinvolgimento attivo delle amministrazioni locali e delle comunità. Insieme, possiamo creare un futuro radioso per il Mezzogiorno, valorizzando la "ZES unica" come trampolino di lancio per il progresso economico e sociale. 

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