A Cura di Valentina Busiello in sinergia con l'Arma dei Carabinieri "CINEMA IN DIVISA"

Dove attraverso un clic di inviti via mail e’ riuscito a riunire giovani, amici, e professionisti provenienti dalla vita civile e militare in un appuntamento nuovo, unico e suggestivo, arricchito di storia dell’arma dei tempi fino ai giorni attuali, coinvolgendo temi attualissimi dall’arte, alla formazione, alla storia italiana, alla cultura dell’arma, delle uniformi com’erano prima e dopo, attraverso una rassegna di film di storia e cultura italiana, quei valori imprescindibili ed il significato autentico di indossare una uniforme come quella dell’Arma dei Carabinieri.

L’appuntamento con il cinema e’ stato ospitato della Scuola Ufficiali Carabinieri, luogo di eccellenza dell’alta formazione dell’Arma dove hanno studiato e si sono formate le piu’ alte cariche delle istituzioni italiane e appartenenti allo Stato, situata nel cuore di via Aurelia l’antica strada consolare romana. In sinergia con l’Universita’ dei saggi “Franco Romano”, l’Associazione Nazionale Ex allievi “Nunziatella” (Sezione Lazio).

Il film in bianco e nero dal titolo “CARABINIERI” 1913, e’ stato proiettato nella storica Biblioteca della Scuola Ufficiali, nell’occasione della presentazione del Cineforum ideato dal Generale Antonio Ricciardi che afferma: “Una rassegna di film che ha una doppia chiave di lettura – da un lato l’obiettivo del significato autentico dell’Arma dei Carabinieri e la diffusione della cultura verso i giovani del futuro. Dall’altra parte invece si narra attraverso la proiezione e la visione dei film, un Italia inizio 900 dove si aprono scenari legati alla storia ed all’evoluzione italiana da ieri e oggi – dove vediamo le uniformi, le autorita’, come progrediscono nel tempo fino ad arrivare alle nuove tecnologie”.

Aggiunge: “I Carabinieri sono figli del popolo, provengono dalla societa’ al servizio del Paese nella difesa della patria e del valore umano”.

Abbiamo visto un Italia del 900, dove regnava la poverta’, e le autorita’  erano viste sotto una duplice chiave di lettura, le uniformi di servizio di quell’epoca dalla giacca dall’abbottonatura classica dal colore molto chiaro, al colletto alto dell’epoca, all’Alamaro (il distintivo che si accompagna alle uniformi della fondazione Arma dei Carabinieri), il Moschetto delle truppe speciali. Assistendo come la figura del Maresciallo che e’ garante dell’ordine, della disciplina poteva apparire in quell’epoca una figura severa, burbera, ma allo stesso tempo di cuore dove lui per primo non sa sottrarsi al dovere morale.

 La Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma e’ un luogo dove si respira un profumo istituzionale ed e’ di assoluta eccellenza, sotto il Comando del Generale Claudio Domizi Arma dei Carabinieri che ha ospitato l’evento,  ha affermato delle importanti considerazioni, rivolgendosi ai suoi allievi ed a tutti i presenti, ha detto: “L’Arma dei Carabinieri e’ una testimonianza importante poiche’ ad oggi parliamo, discutiamo, ci confrontiamo su quelle che sono le tematiche legate alla nostra Arma. Il Carabiniere che appare severo, determinato, rispettoso della Legge ma che allo stesso tempo e’ umano, attraverso quella sensibilita’  legato a quei valori di solidarieta’, principi, doveri”.

 Essere Carabiniere non e’ solo far rispettare la Legge. L’Arma evoca soprattutto un autentico ed innato valore umano nella difesa dell’umanita, come donne e bambini che molto spesso sono vittime di violenze.  

Da ricordare in un momento di difficolta’ che ha invaso l’Italia, come quello della pandemia, dove abbiamo visto una Forza Armata come l’arma dei Carabinieri in sinergia con le altre Forze Armate attivarsi in un modo esemplare, come il dovere verso gli anziani, bambini, donne, attraverso un approccio duale, di sensibilita’.

Un privilegio che va a contatto diretto con il cittadino, attraverso valori come la lealta’, generosita’, solidarieta’, altruismo, in perfetta sinergia con l’approccio, il ruolo e l’applicazione della Legge (che non fa sconti a nessuno).