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A Bologna Festival la flautista Lucie Horsch

Martedì 15 ottobre ore 20.30, Oratorio di San Filippo Neri, per la rassegna Il Nuovo l’Antico l’Altrove
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IL NUOVO L’ANTICO L’ALTROVE

 

 Prosegue con il concerto della flautista Lucie Horsch. Olandese di nascita, 25 anni, ha cominciato a suonare a cinque anni e a nove ha dato il suo primo concerto in diretta televisiva. Il suo repertorio è sconfinato, come dimostra nel concerto “Metamorphosis” proposto a Bologna Festival: spazia dalla musica popolare olandese a Kurtág, da Bach a Berio, da Telemann a Stravinskij e Andriessen; esegue per la prima volta a Bologna Festival  Six Metamorphoses after Ovid di Britten, nella trascrizione per flauto dolce. In concerto utilizza sino a dieci diverse varianti del flauto diritto (o flauto dolce), a seconda del brano eseguito e del tipo di sonorità ricercata: dal flauto soprano rinascimentale, al flauto tenore, al “flauto di voce” strumento dalla sonorità calda e profonda. I suoi concerti sono un continuo trascolorare di sonorità, una stupefacente “metamorfosi”.

Martedì 15 ottobre 2024 ore 20.30

Oratorio di San Filippo Neri

 

Lucie Horsch flauti

 

Metamorphosis

 

Jacob van Eyck Daphne       

 

Georg Philipp Telemann Fantasia n.1 TWV 40:2

 

György Kurtág Sappho Fragment                

 

Claude Debussy Syrinx                                                                                

 

Benjamin Britten Six Metamorphoses after Ovid: Pan                               

 

Igor Stravinskij Tre pezzi per clarinetto solo: III     

 

Johann Sebastian Bach Partita in la minore BWV 1013

 

Jacob van Eyck Engels Nachtegaeltje

 

Luciano Berio Gesti (sequenza per flauto dolce)                             

 

Georg Philipp Telemann Fantasia n.7 “a la francese” TWV 40:8

 

Isang Yun Chinese Pictures: The Actor with the Monkey

 

Louis Andriessen Ende (per un esecutore e due flauti)                               

 

In italiano si chiama flauto dolce, in inglese recorder, in tedesco blockflöte, ma è, in apparenza, lo stesso strumento. Fino a quando non si ha l’occasione di assistere ad un concerto Lucie Horsch: e allora si ha la sensazione di ascoltare cento flauti diversi. Olandese di nascita, 25 anni, ha cominciato a suonare a cinque anni e a nove ha dato il suo primo concerto in diretta televisiva. Il suo repertorio è sconfinato e va dalla musica popolare olandese a Kurtág, da Bach a Berio, da Telemann a Stravinskij. E in concerto utilizza dieci diverse varianti del flauto diritto: dal recorder soprano rinascimentale fino al “flauto di voce”. Una continua, stupefacente “Metamorfosi”.

 

LUCIE HORSCH. Nata ad Amsterdam in una famiglia di musicisti, 25 anni, Lucie Horsch inizia lo studio del flauto dolce a cinque anni e a nove anni già si esibisce in una popolare trasmissione televisiva olandese; due anni dopo entra al Conservatorio di Amsterdam dove studia flauto dolce e pianoforte. Musicista di prodigioso talento si diploma anche in fortepiano e in canto, passione che coltiva sin da bambina cantando nel coro nazionale di voci bianche. Nel 2014 rappresenta i Paesi Bassi all’Eurovision Young Musician e nel 2016 le riceve il Concertgebouw Young Talent Award. Suona in duo con il liutista Thomas Dunford e con la clavicembalista Alexandra Nepomnyashchaya; collabora con ensemble barocchi e con orchestre moderne, tra cui Academy of Ancient Music, Orchestra del XVIII Secolo, Amsterdam Sinfonietta, Los Angeles Chamber Orchestra, B’Rock Orchestra, Stavenger Symphony Orchestra, Tonhalle-Orchester Zürich; recente il debutto con la Royal Concertgebouw Orchestra e Ton Koopman. Virtuosa del barocco, con la sua tecnica strabiliante e una intelligenza musicale di inesauribile vivacità guarda ai più diversi repertori, incrociando anche il contemporaneo, il jazz e il folk. Nei suoi recital ama sperimentare nuove modalità esecutive, creando programmi dove alterna diversi tipi di strumento, dal flauto soprano “Ganassi” al flauto contralto barocco, al flauto “di voce”.

Incide in esclusiva per Decca Classics. Il suo CD d’esordio con musiche di Vivaldi viene premiato con l'Edison Klassiek e il suo secondo album, Baroque Journey, rimane a lungo in vetta alle classifiche. In Origins, pubblicato nel 2022, esplora la musica tradizionale dei quattro continenti del mondo. Lucie Horsch suona i flauti costruiti da Seiji Hirao, Frederick Morgan e Stephan Blezinger, grazie al sostegno del Prins Bernhard Cultuurfonds.

 

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