La Direzione Energia, Ambiente e Sviluppo Sostenibile della Commissione Europea risponde alla nota di Iniziativa Democratica
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Come noto, con la pessima legge n. 197 del 29 dicembre 2022, è stato sostituito il previgente art. 19, L. 11 febbraio 1992, n. 157 della Legge per la tutela della fauna selvatica, introducendo la possibilità di sparare e cacciare animali “nelle zone vietate alla caccia, comprese le aree protette e le aree urbane, anche nei giorni di silenzio venatorio e nei periodi di divieto”, lasciando alle sole Regioni il controllo su tali abbattimenti.
Una regressione inaudita nella tutela della fauna e dell’ambiente nel nostro Paese, di fronte alla quale Iniziativa Democratica A.P.S. non poteva certamente restare a guardare: tramite lo Studio Legale dell’Avv. Andrea Filippini, noto amministrativista e grande esperto di diritto ambientale, abbiamo segnalato al Commissario europeo per l'Ambiente, gli Oceani e la Pesca Virginijus Sinkevičius, alla Direttrice Generale della Direzione Ambiente Florika Fink-Hooiker ed alla Direzione Energia, Ambiente e Sviluppo Sostenibile tale grave violazione da parte del Governo italiano.
“L’approvazione di tale emendamento” sostiene la Presidente di Iniziativa Democratica A.P.S., l’Avv. Federica Ciciliani “risulta così anacronistica e devastante per l’ambiente da non lasciarci altra scelta che intervenire: i pieni poteri elargiti alle Regioni e lo svuotamento delle competenze dell’ISPRA lasciano totalmente carta bianca ai cacciatori, i quali potranno svolgere le loro attività ludiche sinanche durante i periodi di divieto venatorio, tramite la mera approvazione delle Regioni”.
La semplice motivazione, apportata dal Governo per poter “giustificare” un siffatto scempio, risulterebbe il controllo di alcune patologie che potrebbero mettere a rischio la vita degli animali.
“Sulla scorta di ormai conclamate evidenze scientifiche,” sostiene il Vice-Presidente di Iniziativa Democratica, Mario Paglialunga “è più volte stato ribadito come la caccia non possa considerarsi la soluzione a tali problematiche: la pressione venatoria non fa altro che peggiorare la situazione a causa della destabilizzazione dei nuclei familiari risultante dall’abbattimento immotivato degli animali. Non vi sono scuse per l’approvazione di un siffatto emendamento, faremo dunque tutto il possibile per bloccarlo e solleveremo la questione in ogni sede opportuna”.
In questo contesto, ci è arrivata la nota di riscontro della Commissione Europea - Direzione Generale Ambiente: le violazioni all’art. 12 della Direttiva Habitat e all’art. 5 della Direttiva Uccelli paventate da Iniziativa Democratica sono noto alla Commissione, la quale ha finanche già deciso di aprire una procedura d’infrazione con l’invio di una lettera di messa in mora nel mese di febbraio 2024.
Iniziativa Democratica A.P.S. terrà informata la cittadinanza di tutti gli sviluppi della vicenda, intervenendo ancora nel procedimento di infrazione tramite il proprio legale.
Ufficio Stampa
Iniziativa Democratica
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