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Economia

DANILO DESIDERIO E MAURO GIFFONI AUTORI DI “LEGISLAZIONE DOGANALE COMUNITARIA E NUOVO

I due autori, esperti del settore, commentano le novità introdotte a seguito dell’imponente modifica della regolamentazione doganale comunitaria avviata dalla Commissione Europea il 30 novembre 2005 con il documento COM (2005) 608 definitivo e culminata nell’adozione del Reg. (CE) n. 450/2008 (Codice Doganale Comunitario “Aggiornato”). Prefazione del libro: Jean Michael Grave, capo unità legislazione generale e applicazione uniforme del diritto comunitario presso la Direzione Generale della
, (informazione.it - comunicati stampa - economia) - Il volume, curato dal Centro Studi e Servizi del Consiglio Nazionale degli Spedizionieri Doganali, edito dalla casa editrice Giappichelli, dal titolo “Legislazione doganale comunitaria e nuovo codice doganale” affronta una tematica complessa e di grande attualità: le modifiche alla legislazione doganale comunitaria a seguito dell’adozione del Regolamento (CE) n. 450/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 che istituisce il nuovo Codice doganale comunitario cd. “aggiornato” o “modernizzato”.
Gli obiettivi che la riforma si propone sono molteplici: da un lato l’ammodernamento del quadro giuridico entro il quale si svolgono i traffici internazionali, dall’altro la semplificazione e la razionalizzazione delle procedure doganali al fine del rilancio della competitività delle imprese europee, rafforzando allo stesso tempo i livelli di sicurezza all’interno della Comunità.
A seguito del notevole incremento degli episodi di matrice terroristica a livello mondiale, i Paesi di tutto il mondo avvertono infatti la necessità di introdurre misure specifiche di protezione dei propri cittadini contro i rischi di attentato alla loro sicurezza e salute. In questo contesto vengono a maturare istituti-chiave del nuovo Codice, quali le dichiarazioni di pre-arrivo e pre-partenza o lo status di Operatore Economico Autorizzato (AEO), strumenti la cui introduzione è anticipata a partire dal 2005 da una serie di Regolamenti comunitari intesi a scongiurare il pericolo che le spedizioni internazionali di merci vengano utilizzate per far entrare od uscire dalla Comunità sostanze, ordigni o materiali in grado di arrecare danni all’umanità.
Commenta Danilo Desiderio: “La massiccia utilizzazione delle tecnologie dell’informazione e l’adozione di metodi più efficaci di lavoro tra dogane ed imprese sono alcune tra le principali novità introdotte dalla nuova normativa. Ciò, si spera, dovrebbe favorire una de-burocratizzazione del settore, ribaltando i paradigmi relazionali che hanno fino ad oggi caratterizzato i rapporti dogana-impresa, fondandoli sempre più sul dialogo, la collaborazione ed il partenariato.”
Mauro Giffoni aggiunge: “Un altro tema centrale della riforma è inoltre quello della riduzione della frammentarietà e dispersione esistente fra gli organismi che intervengono in sede di controllo delle merci, esigenza particolarmente avvertita dagli operatori dei Paesi del sud Europa, che da tempo lamentano la fuga di traffici verso Stati membri meglio organizzati sotto questo profilo.”
A tale obiettivo mirano infatti gli strumenti dello “sportello unico doganale” e del “single window” (interfaccia unica), i quali prevedono, rispettivamente, il raccordo dell’azione di tutti gli enti di controllo sotto la regia di un coordinatore unico (le dogane) e la canalizzazione in un unico punto di entrata di tutti i flussi informativi e di dati relativi all’effettuazione di una transazione internazionale.
In ultimo, si assiste per la prima volta all’introduzione ed alla regolamentazione in un atto normativo comunitario del “rappresentante doganale”, figura all’interno della quale viene a confluire una serie assai eterogenea di soggetti che fino ad oggi hanno esercitato in Europa (a livello professionale e non) attività di intermediazione fra dogane ed imprese. Tale figura, sebbene non priva di ambiguità è probabile che getterà le basi, al pari di quanto avviene in altri Paesi del mondo, per una futura regolamentazione comunitaria di una figura professionale di agente doganale che funga da collante tra imprese e dogane, facilitando il loro dialogo.
Il lavoro raccoglie l’analisi e gli studi effettuati dagli autori su incarico del Consiglio Nazionale degli Spedizionieri Doganali e della Rete paneuropea CONFIAD (Confederazione Internazionale degli Agenti Doganali), in circa cinque anni di monitoraggio della riforma del Codice.
Il libro “Legislazione doganale comunitaria e nuovo codice doganale” offre uno spunto di riflessione su una materia complessa, ancora in evoluzione, e si propone come strumento dal taglio pratico-operativo il quale, attraverso un attento confronto con la giurisprudenza della Corte di Giustizia, mira ad offrire un supporto a tutti coloro che si occupano di questioni doganali nelle sedi accademiche, di ricerca od istituzionali.

Note sugli autori
Danilo Desiderio, avvocato specializzato in diritto doganale e del commercio estero, è fondatore e titolare dello Studio Desiderio, che opera con una vocazione particolare alle problematiche di commercio internazionale che interessano aziende, agenzie governative, organizzazioni pubbliche e private, doganalisti ed altre categorie di professionisti attivi nel settore del commercio internazionale. Danilo Desiderio è autore di numerosi articoli apparsi sulla rivista “Il doganalista” e di diversi volumi, quali: “Controlli doganali e competitività economica”, “I depositi IVA e gli altri Regimi di deposito nell’UE” e ”Commercio Internazionale: le regole doganali, contrattuali e fiscali”. Ulteriori informazioni riguardo le attività dello studio sono reperibili sul sito www.ddcustomslaw.com

Mauro Giffoni, consulente doganale, ha iniziato la sua carriera nel 1996 con uno stage presso la Commissione europea, (D.G. TAXUD) per poi successivamente specializzarsi in ambito doganale, lavorando per varie imprese e società di consulenza, prima di fondare nel 1998 lo Studio Giffoni sprl, con sede a Bruxelles, che attualmente si occupa di assistere imprese ed associazioni nazionali e internazionali sulle problematiche doganali e di commercio estero. Mauro Giffoni insegna all’Ecole Supérieure des Sciences Fiscales (ESSF) dell’ICHEC a Bruxelles. Inoltre, è autore di vari articoli pubblicati nella rivista “Il doganalista” e sul sito del Consiglio Nazionale degli Spedizionieri Doganali. Nel 1999, ha pubblicato con Massimo Giffoni, ex funzionario della Commissione europea, il libro “Diritto doganale dell’Unione europea e aspetti economici”. Ulteriori informazioni sono sul sito www.studiogiffoni.com.

Nota sul Centro studi e servizi del Consiglio Nazionale degli Spedizionieri Doganali srl Il Centro Studi e Servizi si occupa per conto del Consiglio Nazionale degli Spedizionieri Doganali (CNSD), della gestione delle iniziative di studio e ricerca, nonché di formazione professionale degli iscritti all’Albo degli spedizionieri doganali. Le sue attività spaziano dall’area doganale, fiscale ed aziendale, all'analisi socio-economica internazionale. Dal 2007 ha avviato, in collaborazione con la casa editrice Giappichelli, una collana professionale dal titolo “Dogane e commercio internazionale” destinata a tutti gli addetti del comparto del commercio estero, nonché agli ambienti quelli accademici.

Nota sull’editore G. Giappichelli Editore
La casa editrice Giappichelli (www.giappichelli.it) offre volumi nell'ambito delle scienze giuridiche, scienze politiche, storiche e sociali, scienze matematiche, economiche e aziendali, lettere e filosofia.
Leader nelle pubblicazioni universitarie giuridiche, si è recentemente affacciata sul mercato professionale grazie ad una produzione in costante sviluppo di volumi dedicati al professionista del diritto e a chi desidera approfondire temi di attualità giuridica.

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