Google sceglie Ponte San Pietro per la transizione digitale: nasce il centro polifunzionale Tassera

È in fase di apertura il centro polifunzionale TASSERA di Ponte San Pietro (in provincia di Bergamo)
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - non profit)

È in fase di apertura il centro polifunzionale TASSERA di Ponte San Pietro (in provincia di Bergamo). Grazie alla disponibilità e all'impegno del Comune di Ponte San Pietro e a Google, che ha approvato il progetto di Zeye Group legato al portale e alla comunicazione, offrirà una vasta gamma di attività che spaziano dallo sviluppo di competenze informatiche, alla creazione di contenuti multimediali. Corsi di apprendimento delle lingue, ma anche svago con gioco di società, corsi di ballo, web radio , spazio di coworking e altro ancora. Inoltre, sarà disponibile un'area bar dedicata al relax alla lettura e alla socializzazione per tutti i visitatori.
Il centro TASSERA avrà anche un'atmosfera accogliente e amichevole per garantire un'esperienza positiva per tutti, un luogo di aggregazione e di inclusività che dia ai ragazzi un luogo sicuro per condividere imparare e confrontarsi per una crescita personale ed emotiva che oggi è cosi importante. Infatti sarà attivato il supporto diretto di Playaut.it, primo network dedicato all'autismo già affiancato da partner come Hasbro e Bwh catena alberghiera internazionale.

Gabriele Pagliaro co-founder Playaut : «Siamo entusiasti di poter finalmente aprire le porte di questo nuovo spazio e offrire alla nostra comunità un luogo dove incontrarsi, imparare e divertirsi. La Tassera sarà  uno dei primi Playaut Point ovvero diventerà un punto di riferimento inclusivo di una mappa interattiva che racchiuderà le strutture di tutto il paese (Hotel, spiagge, ristoranti, centri ricreativi) per tutti coloro che amano la cultura e lo svago senza barriere (architettoniche e non) e vogliono condividere la loro passione con gli altri. Una delle principali novità sarà la realizzazione di una piattaforma web interattiva, realizzata con la collaborazione della società milanese Zeye Group, che si avvale di un server di proprietà, contratti di consulenza e service h24, in una logica di cyber security».

«L'affido ci è stato assegnato alla luce di un nostro particolare progetto a cui lavoravamo da anni denominato “Ponte San Pietro Città (Che) Si-Cura”, un primo tentativo di partenariato sovracomunale, in collaborazione con  A.G.C.I. L'associazione generale delle cooperative Italiane - spiega il rappresentante legale della cooperativa Claudio Locatelli - Abbiamo pensato a un nuovo modello di aggregazione sociale al passo coi tempi, per far cogliere a tutti maggiori opportunità, soprattutto in questo momento di forte trasformazione digitale, dando priorità e attenzione alle realtà vulnerabili, periferiche e marginali, al solo fine di rafforzare l’ecosistema del volontariato e cooperativo sociale territoriale. Vogliamo dar vita a un rinnovato luogo di incontro fisico e allo stesso tempo virtuale, dove tutti potranno accedere per attingere informazioni utili relative ai propri personali bisogni, oltreché trovare spazi per momenti ludici e culturali, esperienze laboratoriali, formative ed educative».

L’idea è stata sottoposta all'Alleanza delle cooperative italiane, nell’ambito di un progetto pluriennale di cooperazione digitale supportato dalla Fondazione Google.org (la divisione filantropica di Google) gestito dall’Associazione economia sociale digitale, partecipata da tre soci: Consorzio Ruini per Agci, Node per Confcooperative, Fondazione Pico per Lega Coop.


Nell’arco di tre anni si prevede un investimento di oltre 60 mila euro, per la realizzazione di nuovi spazi per attività del tempo libero, espressive e laboratoriali, ma anche professionali, per eventuali coworking, riunioni di lavoro, formative e informative, e non ultime di convivialità solidale, in un ambiente rinnovato, accogliente e multifunzionale. Intanto un particolare riconoscimento per il buon lavoro svolto da Il sogno onlus è arrivato il 1° marzo durante un workshop organizzato a Milano dalla Fondazione Triulza nell’ambito dell’annuale “Social Innovation Campus”. Nell'occasione la cooperativa di Ponte San Pietro ha ricevuto un contributo a fondo perduto di 12 mila euro.