Il maestro György Győriványi Ráth alla guida della FORM - Orchestra Filarmonica Marchigiana nel NABUCCO della Stagione Lirica 2024 del Teatro delle Muse di Ancona nella replica del 27 Ottobre

La regia di Mariano Bauduin e la sceneggiatura di Lucio Diana hanno rispettato la scelta verdiana, mantenendo il ruolo essenziale dell’azione attraverso la forte presenza del coro, con un cast vocale di rilievo, dove Devid Ceccon ha sostituito con successo nel ruolo principale Ernesto Petti, assente per indisposizione
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Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

NABUCCO di Giuseppe Verdi per l'apertura della Stagione Lirica 2024di Ancona: quale emozione oggi ascoltare le parole degli ebrei, lo sconforto e la nostalgia per la loro terra «bella e perduta»!

 Popoli in fuga, ostaggi. guerre:  ascoltare Il popolo  che fa volare "il pensiero sulle colline del «suolo natal", a rivedere le torri distrutte di «Sionne» (Sion, l’altura nei pressi della città vecchia di Gerusalemme, indicata come «Solima» nei versi dell’aria) ( dal Salmo 137) e il coro che riprende l'immagine dell’arpa appesa al salice, ormai «muta», cioè incapace di rallegrare con il proprio suono la tristezza del popolo ebraico:

«Lungo i fiumi di Babilonia, là sedevamo

e piangevamo ricordandoci di Sion.

Ai salici di quella terra appendemmo le nostre cetre,

perché là ci chiedevano parole di canto coloro che ci avevano deportato,

allegre canzoni, i nostri oppressori: "Cantateci canti di Sion!"»

 E tutto questo qui e oggi, avendo negli occhi la tragedia del popoolo di Palestina e il dramma di Israele, la guerra infinita!".

 E poi questo Nabucco che si presenta con fare arrogante, prepotente. Si paragona addirittura a Dio. Per questo viene punito, e scivola nella follia. D’altro canto nutre un grande amore per la figlia Fenena, amore che lo farà tornare alla ragione. Quando viene a sapere che lei morirà chiede perdono a Dio, pensando più alla salvezza delle figlia che a sé,

 Con il coro che segue, accompagna, indica questa evoluzione spirituale, il senso del sacro, come nota Mariano Bauduin, il regista 

  Su tutto questo, dunque, l'energia del Coro Lirico “Vincenzo Bellini” di Ancona,  diretto dal Maestro Francesco Calzolaro,  grande protagonista di Nabucco alle Muse di Ancona, in omaggio alla grande originalità verdiana  di fare del coro un elemento centrale del dramma, un personaggio vero e proprio che vive dentro ai fatti e non semplicemente li racconta o li commenta, com’era in genere in uso fino ad allora nel melodramma romantico e come sarebbe stato anche successivamente

Un vero e proprio “coro-nazione” (come è stato definito), un gruppo forte nel pericolo, nella sconfitta e nella vittoria che, nel corso dell’opera, va in battaglia, la perde, lamenta la libertà perduta, si prepara al martirio ma infine risorge e vince, con un inno finale all' “Immenso Jeovha”.

La regia di Mariano Bauduin e la sceneggiatura e le luci di Lucio Diana hanno rispettato la scelta verdiana, mantenendo il ruolo essenziale dell’azione proprio attraverso la presenza del coro e la cura della direzione musicale, con l'ottima prova della FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta in modo attento e preciso da György Győriványi Ráth, così che ciascuna delle quattro parti in cui è divisa l’opera viene a formare un  quadro unitario, superando anche la spezzettatura e le pause inevitabili, per costruire le dinamiche drammatiche dell'Opera.

 Ottima la prova dei cantanti, dal Nabucco di Devid Cecconi (foto allegata) che ha sostituito con successo, nonostante il brevissimo tempo di prova, l' indisposto Ernesto Petti, a Alessandro Scotto Di Luzio (Ismaele) e Irene Savignano (Fenena), cantanti in particolare evidenza in "Fenena! O mia diletta" (Parte prima) e, con Rebeka Lokar (Abigaille) in "Io t'amava",, artista, questt'ultima molto presente in scena fin dalla Parte seconda con "Ben io t'invenni" e "Salgo già del trono aurato". Con loro Nicola Ulivieri (Zaccaria), Andrea Tabil (Gran Sacerdote) e Antonella Granata (Anna).

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Stagione Lirica 2024 di ANCONA

Teatro delle Muse "Franco Corelli"

NABUCCO

Dramma lirico in quattro parti di Temistocle Solera

Musica di Giuseppe Verdi

FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana

Direttore György Győriványi Ráth 

 Regia di Mariano Bauduin

scene e luci di Lucio Diana

 costumi di Stefania Cempini

 Coro Lirico “Vincenzo Bellini” di Ancona  diretto dal Maestro Francesco Calzolaro. 

 Ernesto Petti (Nabucco) indisposto,sostituitto da Devid Cecconi nella replica del 27 Ottobre

Rebeka Lokar (Abigaille)

Nicola Ulivieri (Zaccaria )

  Alessandro Scotto Di Luzio (Ismaele)

Irene Savignano (Fenena )

Andrea Tabil (Gran Sacerdote)

Antonella Granata (Anna)

 Luigi Morassi (Abdallo)

 Coro Lirico “Vincenzo Bellini” di Ancona  diretto dal Maestro Francesco Calzolaro. 

Presente in palcoscenico l’Orchestra di Fiati di Ancona.

Ufficio Stampa
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