MUSEO NICOLIS: A VICENZA CLASSIC CAR SHOW 2025 ANNI ’70 E ’80 IN MOSTRA, DALLO STILE POP ALLA VISIONE FUTURISTICA L’esposizione di modelli iconici, tra rivoluzione estetica e sperimentazione

Villafranca di Verona, 26 marzo 2025 – Dal 28 al 30 marzo, il Museo Nicolis torna protagonista a Vicenza Classic Car Show con un’esposizione scenografica che celebra due decenni iconici della storia dell’automobile: “Back to the ’70” e “Back to the Future”, in occasione del 40° anniversario dell’omonimo film cult.
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Fiera di Vicenza 28-29-30 marzo – PAD 7
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Villafranca di Verona, 26 marzo 2025 – Dal 28 al 30 marzo, il Museo Nicolis torna protagonista a Vicenza Classic Car Show con un’esposizione scenografica che celebra due decenni iconici della storia dell’automobile: “Back to the ’70” e “Back to the Future”, in occasione del 40° anniversario dell’omonimo film cult.

Fedele alla sua vocazione innovativa e alla capacità di intercettare i trend culturali del momento, il museo veronese invita il pubblico a un vero e proprio viaggio nel tempo, attraverso tre capolavori dell’ingegneria e del design automobilistico, testimoni dello spirito rivoluzionario degli anni ’70 e della visione futuristica degli anni ’80. L’esposizione, ospitata nel Padiglione 7, include anche una selezione di oggetti d’epoca che evocano lo stile e l’atmosfera di quegli anni, tra cultura pop, innovazione e sperimentazione estetica.

Le Protagoniste - Tre modelli simbolo dall’indiscusso valore storico, capaci di rappresentare lo spirito audace, visionario e anticonformista di un’epoca che ha riscritto i codici stilistici delle quattro ruote.

Matra-Simca Bagheera (1974) – La Sportiva controcorrente

Presentata nel 1973, la Bagheera prende il nome dalla pantera nera del Libro della Giungla di Rudyard Kipling, richiamandone eleganza e agilità. Questa coupé rompeva gli schemi con una configurazione unica: tre sedili anteriori affiancati, al posto dei classici due. L’abitacolo era ispirato al mondo aeronautico, con una strumentazione avveniristica per l’epoca, mentre la carrozzeria aerodinamica in vetroresina consentiva di superare i 180 km/h. Un’auto inedita, che anticipava il concetto di “sportiva pop” nel senso più autentico del termine: un’auto popolare nelle intenzioni, ma dotata di soluzioni tecniche innovative.  Con oltre 47.000 esemplari prodotti, fu un successo commerciale: al lancio costava circa 23.000 franchi francesi, pari a 3.500-4.000 dollari dell’epoca.

Rolls-Royce Camargue (1978)– Il Lusso sfrenato

Disegnata da Pininfarina, è stata la prima Rolls-Royce firmata da un designer esterno, nota all’epoca come l’auto più costosa al mondo. L’esemplare del Museo Nicolis si distingue per la raffinata carrozzeria avorio madreperlato e gli interni in pelle rossa fiammante, simboli di un’eleganza ostentata ma ricercata. Un dettaglio unico: le maniglie furono progettate per evitare che i gioielli delle signore potessero graffiare la vernice. Pensata per un élite ristretta, introduceva soluzioni inedite come il climatizzatore a doppia zona, il primo del suo genere. All’epoca fu considerata “troppo audace”, oggi è una rarità ricercata dai collezionisti che amano i modelli fuori dagli schemi, espressione perfetta del connubio tra lusso britannico e stile italiano.DeLorean DMC-12 (1981)– Il Futuro che non è mai arrivato

Simbolo dell’immaginario anni ’80 e protagonista indiscussa della saga Back to the Future, la DeLorean fu progettata da Giorgetto Giugiaro e prodotta tra il 1981 e il 1983. La sua carrozzeria in acciaio inossidabile non verniciato e le iconiche porte ad ala di gabbiano la rendono scenografica e immediatamente riconoscibile. Di rilievo anche il motore posteriore V6 PRV da 132 CV e il telaio sviluppato in collaborazione con Colin Chapman di Lotus. Nonostante l’ambizione rivoluzionaria, il progetto fu ostacolato da difficoltà industriali e non raggiunse il successo sperato. Ironia della sorte, sarà proprio il cinema a garantirle l’immortalità. Oggi è considerata un’icona del design automobilistico e, curiosamente, anche un esempio precoce di sostenibilità: l’acciaio inox, altamente riciclabile, riduceva l’uso di vernici e solventi chimici, contribuendo a limitare le emissioni nocive. Inoltre, la durata dei materiali e la facilità di restauro hanno favorito il riuso, anticipando i principi dell’economia circolare.

 

Silvia Nicolis, presidente del Museo Nicolis

“Partecipare al Classic Car Show rappresenta un’opportunità irrinunciabile per il Museo Nicolis. Le auto classiche non sono solo simbolo di eleganza e storia, ma incarnano un patrimonio culturale di grande valore per il Veneto e per l’Italia. Raccontare le nostre radici attraverso i motori è uno dei linguaggi più immediati e coinvolgenti, anche per avvicinare i giovani alla nostra cultura.”

 

Con la partecipazione a Vicenza Classic Car Show, il Museo Nicolis conferma il proprio impegno nella valorizzazione della cultura dell’automobile e nella proposta di esperienze coinvolgenti e accessibili per tutti gli appassionati di heritage motoristico.

Vi aspettiamo a Vicenza per un viaggio affascinante tra passato, presente e futuro dell’automobile: da segnare in agenda per gli amanti delle auto classiche e sportive, dei marchi leggendari, del mondo dei ricambi e dei grandi raduni tematici.

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