COMUNICATO STAMPA Banche, ancora rapine in banca a Palermo. Colpo al Monte dei Paschi di Via Leonardo da Vinci con clienti ed impiegati sequestrati. Urzì (FABI Palermo): ormai è piena emergenza. La situazione sta sfuggendo di mano.

Siamo già a sei rapine nel 2023 in Sicilia, la media di due al mese - afferma Gabriele Urzi Segretario Provinciale FABI Palermo e Responsabile Salute e Sicurezza FABI Palermo – e purtroppo è piena emergenza da noi ripetutamente annunciata.
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Ancora un colpo in banca a Palermo. Oggetto dell’assalto stavolta il Monte dei Paschi di Siena. Quattro uomini a volto coperto ieri pomeriggio hanno rapinato la filiale di via Leonardo da Vinci dopo aver sequestrato per circa venti minuti clienti e dipendenti. Sono fuggiti portando con sé circa 25.000 euro.

I rapinatori sarebbero entrati in banca e avrebbero minacciato i presenti facendosi consegnare i cellulari, per evitare che venisse lanciato l’allarme e poi hanno atteso una ventina di minuti che lo sportello ATM, dotato di un impianto di sicurezza a tempo, si sbloccasse.

 

“Siamo già a sei rapine nel 2023 in Sicilia, la media di due al mese - afferma Gabriele Urzi Segretario Provinciale FABI Palermo e Responsabile Salute e Sicurezza FABI Palermo – e purtroppo è piena emergenza da noi ripetutamente annunciata. A Catania poco dopo il Capodanno, i rapinatori si sono introdotti dal muro perimetrale nei locali di una filiale Unicredit in prossimità dell’ora di pranzo, arraffando in pochi minuti il contante presente e si sono dati alla fuga. Il 17 gennaio a Banca Intesa a Villabate (in provincia di Palermo) in corso Vittorio Emanuele sono entrati due rapinatori armati di taglierino e hanno portato via circa 15.000 euro. Il 27 gennaio di nuovo ad Unicredit è la volta di una tentata rapina a Villaggio Mosè ad Agrigento. Uno o due rapinatori, sembrerebbe armati di pistola, con accento spiccatamente catanese, hanno fatto irruzione nei locali della filiale e hanno rinchiuso in un locale clienti e dipendenti. Ma qualcosa deve essere andato storto e i malviventi si sono dati alla fuga dopo avere fallito il tentativo. Il 10 febbraio rapina con sequestro di persona al Monte dei Paschi di Partanna. Sempre a febbraio, pochi giorni dopo, il 15, rapina al Credito cooperativo San Biagio di largo Dei Pini a Cammarata (Agrigento). I banditi, apparentemente non armati Hanno fatto irruzione nell’istituto di credito minacciando gli  impiegati e facendosi consegnare il denaro in cassa, circa 35.000 euro. E ieri il colpo al Monte dei Paschi a Palermo”.

“Cosa ci vuole ancora per capire che siamo in piena emergenza? Che succeda qualcosa di veramente grave? Le banche sottovalutano il problema - continua Urzì – e i numeri parlano chiaro. Peraltro si sta diffondendo sempre di piu’ non la “rapina mordi e fuggi”  ma colpi che vedono la presenza dei rapinatori per lunghi ed interminabili minuti all’interno dei locali con grave rischi per l’incolumità di clienti e dipendenti che vengono sequestrati. Occorrono più investimenti in sicurezza prima che accada qualcosa di grave, una migliore organizzazione della sicurezza e  interventi più efficaci di  strategia antirapina, sistemi difensivi sofisticati. E occorre soprattutto ripristinare massicciamente la guardiania armata che costituisce il deterrente principe per i malintenzionati.

Si fa solo affidamento sull’eccellente lavoro delle Forze dell’Ordine che, oltre ad una efficace opera di prevenzione, intervengono spesso nella fase successiva all’evento criminoso e non si possono certo sostituire agli apprestamenti di sicurezza di cui tutte le banche si devono dotare. Il colpo di oggi è la tragica testimonianza che bisogna che le banche comprendano appieno la gravità del problema, prima che la situazione si aggravi maggiormente.”

 Palermo 24 marzo 2023   

 Gabriele Urzì

Dirigente Nazionale FABI

Segretario Provinciale FABI Palermo

Responsabile Salute e Sicurezza FABI Palermo

Ufficio Stampa
Gabriele Urzì
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