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Le Giornate Europee del Patrimonio a Rivanazzano Terme.
Il 24 e 25 settembre 2011 Rivanazzano Terme (PV) partecipa alle Giornate Europee del Patrimonio ricordando Tino Giudice, giornalista e cultore del bello.
Rocca Susella,
(informazione.it - comunicati stampa - turismo)
Con lo slogan “L’Italia tesoro d’Europa” l’Italia aderisce, insieme ad altri 49 Stati Europei, alle Giornate Europee del Patrimonio 2011, il 24 e il 25 settembre. Istituite nel 1954, le “Giornate” sono sempre state apprezzate da tutti i cittadini che, attraverso questo momento di grande partecipazione, hanno l’opportunità di conoscere lo straordinario patrimonio culturale europeo.
Nel corso degli anni l’iniziativa ha assunto una tale rilevanza che nel 1999 il Consiglio d’Europa e la Commissione Europea ne hanno fatto un’azione comune, con l’intento di potenziare e favorire il dialogo e lo scambio culturale, al fine di aumentare la consapevolezza dei cittadini nei confronti della grande ricchezza che la diversità culturale genera all’interno dell'Europa.
A questa grande festa europea, il MiBAC partecipa con tutti i suoi Istituti centrali e territoriali in sinergia con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, il Ministero per gli Affari Esteri con gli Istituti Italiani di Cultura all’estero, Regioni e Province autonome, Comuni e Istituzioni culturali a carattere pubblico e privato, che danno un valore aggiunto all’iniziativa, aprendo gratuitamente i loro luoghi d’arte ed organizzando eventi.
Con l’ingresso gratuito nei luoghi d’arte e i molti eventi organizzati, si permette ai cittadini di scoprire o riscoprire liberamente musei, monumenti o siti archeologici noti e meno noti offrendo lo spunto per una riflessione sulle fondamenta della nostra storia.
In queste “Giornate” è l’intero patrimonio artistico e culturale europeo ad aprirsi al mondo.
L’Associazione Occasioni di Festa di Rivanazzano Terme partecipa per la prima volta alle Giornate Europee del Patrimonio con un programma ricco di eventi culturali.
Si inizia sabato 24 settembre: in municipio, dalle 15.00 alle 19.00 si potrà ammirare una mostra di contratti matrimoniali ebraici del ‘700 della città di Monte San Savino, organizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale Salomon Fiorentino.
Alle ore 16.00 nella Sala consiliare del Municipio prende il via il convegno "Rivanazzano crocevia di cultura: nei borghi antichi la storia è vita".
Dopo il benvenuto del Sindaco Dr. Romano Ferrari, interverranno la D.ssa Stefania Roncolato - Ricercatrice sulla storia della comunità ebraica di Verona nel XVI secolo, con "I contratti matrimoniali ebraici di un borgo antico". Introduzione a cura del Prof. Ezio Barbieri - Dipartimento Scienze Storiche e Geografiche Università degli Studi di Pavia.
Seguirà il Dr. Fabio Romanoni, dottore in storia medievale, redattore di articoli per le riviste "Archivio Storico Italiano", "Reti Medievali", "Archivio Storico Lombardo" e sul "Bollettino della Società Pavese di Storia Patria", con un intervento dal titolo "Torri e strutture fortificate nelle campagne pavesi", che presenta con queste parole: “A cavallo tra XIII e XIV secolo, in un momento segnato da cambiamenti economici, politici e da pericoli incombenti, si assiste nel nostro territorio alla creazione di numerose strutture fortificate, in particolare torri, presso piccoli insediamenti e aziende agricole del contado. Tali opere, che spesso daranno origine a castelli, modificheranno la trama degli insediamenti rurali del territorio di Pavia e saranno l'origine dell'attuale paesaggio agrario”.
Quindi Cesare Lisandria - Esperto d'arte, con "I libri di ferro. Le insegne artistiche. Quanto la cultura artistica può influire sull'immagine di un paese".
Vittorio Emiliani interverrà in videoconferenza. Giornalista e scrittore, ex deputato e consigliere comunale, Vittorio Emiliani ha pubblicato vari libri dedicati ai beni culturali e al paesaggio ("Se crollano le torri", "L'Italia rovinata dagli Italiani", "L'enigma di Urbino", ecc.), ha diretto il Messaggero ed è stato consigliere della Rai, collabora a Bellitalia, all'Unità e alla catena dei quotidiani del gruppo L'Espresso. Di recente ha curato per la Provincia di Roma una ricerca fotografica e documentale su 30 Comuni collinari e montani dal titolo “Nei borghi antichi la storia è vita”. Presiede il Comitato per la Bellezza. Il suo intervento, in ricordo di Tino Giudice, è intitolato "La cultura dei borghi".
Moderatrice del convegno è Mirella Vilardi - giornalista e scrittrice - redattrice della rivista "Oltre".
Al termine passeggiata guidata in Rivanazzano Terme alla scoperta della Torre pentagonale e delle insegne artistiche, a partire dall'antica chiesa della S.S. Trinità, nella quale si trova uno dei più antichi organi di Lombardia - con il Maestro Maurizio Ricci - membro della Commissione per la tutela degli Organi Artistici della Lombardia presso la Sovrintendenza ai Beni Ambientali di Milano, e degustazioni presso i locali che espongono i "Libri di ferro".
Alle 19.30, al Ristorante Selvatico, Roberta Schira - giornalista enogastronomica del Corriere della Sera, proporrà un intervento dal titolo "Petronilla: una modernissima donna d'altri tempi".
“Petronilla” era lo pseudonimo utilizzato da Amalia Moretti Foggia per pubblicare i suoi scritti nella rubrica salutista dedicata alla cucina sulle pagine della Domenica del Corriere negli anni ’30. La rubrica svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, Amalia proponeva i suoi suggerimenti “intorno all’eterno tema che – dopo quello dei mondiali eventi – tiene sottosopra, in questi tempi, ogni cuor (…); (…) sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente”. [cit. in Dall'Ara, p.77]
Le ricette di Petronilla, di enorme successo popolare, sono state pubblicate e riedite più volte, fin dal 1935.
Amalia Moretti Foggia era una femminista ante litteram, una donna coraggiosa che ha intrecciato la sua esistenza con le grandi figure femminili che hanno dominato il Novecento, da Anna Kuliscioff a Sibilla Aleramo, ad Ada Negri, ma anche con le centinaia di operaie, prostitute, sartine, mogli maltrattate che ha curato gratuitamente nella Poliambulanza di Porta Venezia a Milano.
Proveniente da una famiglia che per generazioni si era dedicata alla coltivazione dell’arte farmacologica, Amalia Foggia Moretti nasce nel 1872 a Mantova, dove compie la sua formazione scolastica frequentando il Liceo ginnasio Virgilio.
Legata a Roberto Ardigò da rapporti di frequentazione familiare e di reciproca stima, alla fine degli studi scolastici Amalia decide di dedicarsi alle scienze naturali. «L’ambizione di mio padre – avrebbe in seguito dichiarato lei stessa – era che io mi laureassi in farmacia, in modo da entrare con lui nell’azienda e seguitare la tradizione di famiglia. Invece io, ottenuta la licenza liceale d’onore, mi iscrissi alla facoltà di scienze, all’università di Padova». [Dall'Ara, p.32]
Già durante il periodo trascorso a Padova come studentessa di scienze, comincia a nutrire un particolare interesse per la medicina. Inizialmente attrattavi per «motivi sentimentali» – una breve relazione giovanile con un assistente di anatomia – Amalia consolida a poco a poco i suoi interessi in questo campo, tanto da decidere, subito dopo la laurea in scienze (1895) , di trasferirsi a Bologna, dove si iscrive alla facoltà di medicina e frequenta le lezioni del celebre clinico Augusto Murri.
Aiutata da quest’ultimo, riesce ad ottenere una borsa di studio di 1000 lire, di grande aiuto per mantenersi agli studi lontana da casa. Nel 1898 ottiene la sua seconda laurea discutendo con il professor Giovanni Martinotti una tesi dal titolo Le ovaie nelle peritoniti sperimentali.
Dopo una parentesi fiorentina, durante la quale si specializza in pediatria presso la clinica Mayer, Amalia si reca a Milano.
Arrivata nel capoluogo lombardo con sole 500 lire a disposizione, si mette a cercare lavoro, sostenuta dall’aiuto e dalla solidarietà delle «femministe dell’epoca: Alessandrina Ravizza, Paolina Schiff, Linda Malnati, Ersilia Maino». [Dall'Ara, p.40] In particolare, è quest’ultima che fa ottenere alla giovane dottoressa un posto come medico fiscale presso la Società operaia femminile.
Nell’ambiente milanese Amalia partecipa alle iniziative dell’associazionismo laico per la diffusione fra la cittadinanza di elementari principi di igiene: tiene infatti alcune conferenze «nell’ambito dell’Università popolare di Milano» per la lotta alla tubercolosi.
Il 1902 rappresenta un momento importante per la vita e la carriera della dottoressa: viene assunta presso l’ambulatorio della Poliambulanza di Porta Venezia, ove lavorerà per circa quarant’anni. Nello stesso anno sposa il dottor Domenico Della Rovere.
Negli anni Venti il direttore de «La domenica del corriere», Carlo Zanicotti, la invita a tenere sulla rivista una rubrica di consigli medici. La Foggia Moretti accetta e comincia la sua attività di divulgatrice sotto lo pseudonimo di Dottor Amal. Sempre sullo stesso giornale avrebbe poi tenuto altre rubriche: «Tra i fornelli», in cui, con lo pseudonimo di Petronilla, dispensava ai lettori ricette per una sana alimentazione, e «La massaia scrupolosa», attraverso la quale impartiva consigli per una economia domestica «positiva».
Negli anni della guerra la grande diffusione delle ricette di Petronilla decreterà la fama di questa singolare figura di donna medico e cuoca.
Muore nel 1947, a Milano.
Alle ore 20.00 cena con percorso storico al Ristorante Selvatico - su prenotazione.
Domenica 25 settembre si prosegue nell’antico borgo di Nazzano, sulla collina che domina l’imbocco della Valle Staffora.
Dalle 10.00 alle 19.00 viene aperto al pubblico, per la prima volta, il castello di Nazzano, per gentile concessione dalla famiglia Marchesi Rovereto.
Il castello di Nazzano risale forse all'XI secolo, anche se alcuni documenti tendono ad avvalorare la tesi che esistesse in luogo una fortificazione già prima del Mille. Ha subito numerosi rimaneggiamenti nel XVII secolo, e fu poi fatto restaurare nel 1905, secondo i criteri stilistici allora in auge, dai marchesi Rovereto, i cui eredi sono tuttora in possesso dell'edificio. Ciò spiega l'ottimo stato di conservazione, garantito dall'uso come residenza privata della famiglia.
Nel cortile del castello Marchesi Rovereto saranno allestite due mostre: una di contratti matrimoniali ebraici del '700 della città di Monte San Savino, organizzata in collaborazione con l'Associazione Culturale Salomon Fiorentino, e la mostra fotografica "I giardini di Rivanazzano Terme", immagini di Graziano Bertelegni, direttore della rivista "Oltre". Sarà quindi presentato il libro "Il castello di Nazzano" di Alessandro Disperati.
Sempre dalle 10.00 alle 19.00, nel cortile della villa Di San Pietro, gentilmente concesso dalla famiglia Gambaro, visite guidate al giardino all’italiana della villa Di San Pietro – con splendida vista sulla Valle Staffora e due mostre: la mostra di acquarello botanico di Daniela Passuello e Gionata Alfieri e la mostra di ceramica naturalistica a cura di Francesca Scupelli.
Alle ore 11.00, nel Piazzale della chiesa S. Giovanni Battista parte la caccia al tesoro riservata ai bambini da 6 a 12 anni - alla scoperta dei luoghi storici di Nazzano, un momento per avvicinare i bambini alla storia di Rivanazzano Terme e alla cultura del luogo.
Alle ore 15.00 nelle scuderie della villa Di San Pietro prende il via il convegno "Nazzano, il primo nucleo di Rivanazzano Terme".
Introduzione a cura di Sonia Pasquale - responsabile del Parco Letterario "Dante e i Trovatori nelle terre dei Malaspina".
Intervento di Pierachille Lanfranchi, Vicepresidente nazionale ANCI - "I borghi più belli d’Italia" con "Tutela e valorizzazione dei piccoli borghi italiani".
A seguire il Dr. Saverio Almini con "Il patriota Gerolamo Di San Pietro nelle carte dei processi politici per i moti piemontesi del 1821". Gerolamo Di San Pietro (o Sanpietro, secondo la grafia più in uso nel corso dell'Ottocento), nato nel 1786, appartiene a una famiglia vogherese agiata. Frequenta gli studi superiori, e si laurea in legge a Pavia nel 1807. In seguito va a Parigi. Tornato in Italia, si stabilisce a Milano, presso l'avvocato Piantanida, marito di sua sorella. Benché abbia la possibilità di iniziare una propria vita professionale, dà prova di irrequietezza caratteriale e intraprende una vita sregolata: contrae debiti con il cognato, chiede a più riprese soldi al padre, entra in lite con i fratelli; in seguito vive sui crediti che gli garantisce uno zio. Ma oltre che libertino, Gerolamo Sanpietro è di spirito libertario, e nel 1821 rimane suggestionato dalla ipotesi di una rivoluzione costituzionale nel Piemonte, partecipando alla organizzazione militare dei volontari pavesi. Lo studio presentato nel convegno di Nazzano mette in luce l'effettivo ruolo avuto dal Sanpietro nei fatti del 1821, partendo dalle deposizioni fornite dai vogheresi stessi alle autorità inquirenti austriache nel processo istruito contro gli studenti dell'Università di Pavia che avevano partecipato al tentativo di rivoluzione.
A seguire Mario Allodi, Architetto e paesaggista, direttore della Civica Scuola Arte e Messaggio di Milano, con "Storia dei giardini all'Italiana".
Quindi Mario Maffi, enologo e perito agrario, grande conoscitore dell'Oltrepò Pavese, con "Metodi innovativi di coltivazione della vite, introdotti negli anni '50 dall'Avv. Massimo Di San Pietro Rati Opizzoni".
Il convegno sarà moderato da Mirella Vilardi - giornalista e scrittrice - redattrice della rivista "Oltre".
Al termine del convegno buffet a cura di Occasioni di Festa con prodotti del territorio e degustazione Riesling a cura del Movimento Turismo del Vino Lombardo.
Alle ore 16.00 un altro momento culturale dedicato ai bambini: nei giardini di Villa Di San Pietro saranno infatti organizzati dei laboratori di giardinaggio riservati ai loro.
Alle ore 17.30, nel cortile del castello Marchesi Rovereto, letture di leggende su Nazzano ed i suoi abitanti, trascritte dal M° Miglia. Ad interpretarle Gino Bartalena, attore, "lettore ufficiale" della Divina Commedia per la Società Dantesca di Firenze, con intermezzi musicali a cura di Giovanni Ardizzone, collaboratore dell’Orchestra La Verdi di Milano e dell’Orchestra Sinfonica di Savona.
Rivanazzano Terme era anticamente conosciuta come Vico Lardario, citata prima dell'anno mille come "Locus Ubi lardum servatur e ritenetur, atque, ade o cameas coeterae" (un luogo d'allevamento di suini) nel medioevo, e quindi come Ripa di Nazzano. Fino al XVII secolo era cinta da mura che proteggevano il castello, di cui oggi rimane solo l'antica torre pentagonale. Rivanazzano fu teatro di aspre contese con Voghera, per l'utilizzo delle acque dello Staffora e ripetutamente occupata dalle bande che saccheggiavano i territori dell'Appennino.
Tanti sono i monumenti che consigliamo di visitare a chi vuol scoprire Rivanazzano Terme, dalla Torre pentagonale del XII secolo, uno dei rari esempi di fortificazione non esagonale, alla chiesa della S.S. Trinità che ospita, tra l'altro, un organo secentesco, fra i più antichi della Lombardia.
Nel territorio di Rivanazzano Terme è compreso l'affascinate borgo di Nazzano, con il castello che domina dall'alto la Valle Staffora, la villa Di San Pietro con il giardino all’italiana e la chiesa dedicata a S. Giovanni Battista, risalente al XV sec. e riedificata nel 1819.
Il programma delle giornate.
Sabato 24 settembre
A Rivanazzano Terme
Dalle ore 15.00 alle ore 19.00 - Municipio -
Sala Consiliare
Mostra contratti matrimoniali ebraici del '700 della città di Monte San Savino. Organizzata in collaborazione con l'Associazione Culturale Salomon Fiorentino.
Ore 16.00 - Municipio - Sala consiliare
Convegno "Rivanazzano crocevia di cultura: nei borghi antichi la storia è vita".
- Benvenuto del Sindaco Dr. Romano Ferrari.
- "I contratti matrimoniali ebraici di un borgo antico". D.ssa Stefania Roncolato - Ricercatrice sulla storia della comunità ebraica di Verona nel XVI secolo. Introduzione a cura del Prof. Ezio Barbieri - Dipartimento Scienze Storiche e Geografiche Università degli Studi di Pavia.
- "Torri e strutture fortificate nelle campagne pavesi". Dr. Fabio Romanoni - Dottore in storia medievale.
- "I libri di ferro. Le insegne artistiche. Quanto la cultura artistica può influire sull'immagine di un paese". Cesare Lisandria - Esperto d'arte.
- "La cultura dei borghi". In ricordo di Tino Giudice. Intervento in videoconferenza di Vittorio Emiliani - Giornalista e scrittore, già direttore de il Messaggero e consigliere della Rai. Collabora a Bellitalia, all'Unità e alla catena dei quotidiani del gruppo L'Espresso. Presiede il Comitato per la Bellezza.
- Moderatrice Mirella Vilardi - giornalista e scrittrice - redattrice della rivista "Oltre".
Al termine passeggiata guidata in Rivanazzano Terme alla scoperta della Torre pentagonale e delle insegne artistiche, a partire dall'antica chiesa della S.S. Trinità, nella quale si trova uno dei più antichi organi di Lombardia - con il Maestro Maurizio Ricci - membro della Commissione per la tutela degli Organi Artistici della Lombardia presso la Sovrintendenza ai Beni Ambientali di Milano. Degustazioni presso i locali che espongono i "Libri di ferro".
Ore 19.30 - Ristorante Selvatico
"Petronilla: una modernissima donna d'altri tempi" - Roberta Schira - giornalista enogastronomica del Corriere della Sera.
Ore 20.00 - Ristorante Selvatico
Cena con percorso storico - su prenotazione.
Domenica 25 settembre
A Nazzano, antico borgo sulla collina all'imbocco della Valle Staffora
Dalle 10.00 alle 19.00
Apertura - per la prima volta al pubblico - del castello di Nazzano - per gentile concessione dalla famiglia Marchesi Rovereto.
- Visite al castello di Nazzano.
Cortile del castello Marchesi Rovereto
- Mostra contratti matrimoniali ebraici del '700 della città di Monte San Savino. Organizzata in collaborazione con l'Associazione Culturale Salomon Fiorentino.
- Mostra fotografica "I giardini di Rivanazzano Terme" - Immagini di Graziano Bertelegni - Direttore rivista "Oltre".
- Presentazione del libro "Il castello di Nazzano" di Alessandro Disperati.
Cortile della villa Di San Pietro - per gentile concessione dalla famiglia Gambaro.
- Visite guidate al giardino all'italiana della villa Di San Pietro - con splendida vista sulla Valle Staffora.
- Mostra di acquarello botanico di Daniela Passuello e Gionata Alfieri.
- Mostra di ceramica naturalistica a cura di Francesca Scupelli.
Ore 11.00 - Piazzale chiesa S. Giovanni Battista
Caccia al tesoro riservata ai bambini da 6 a 12 anni - alla scoperta dei luoghi storici di Nazzano.
Ore 15.00 - Scuderie della villa Di San Pietro Convegno
- "Nazzano, il primo nucleo di Rivanazzano Terme". Sonia Pasquale - responsabile del Parco Letterario "Dante e i Trovatori nelle terre dei Malaspina".
- "Tutela e valorizzazione dei piccoli borghi italiani". Pierachille Lanfranchi - Vicepresidente nazionale ANCI - "I borghi più belli d’Italia".
- "Il patriota Gerolamo Di San Pietro nelle carte dei processi politici per i moti piemontesi del 1821".
Dr. Saverio Almini - Collaboratore dell'Università degli Studi di Pavia nell'ambito della pubblicazione di cataloghi dei beni culturali e Docente di Progettazione, organizzazione e gestione di beni e servizi culturali. Coordinatore della sezione "Archivi storici" del portale regionale dei beni culturali della Lombardia.
- "Storia dei giardini all'Italiana". Mario Allodi - Architetto e paesaggista, direttore della Civica Scuola Arte e Messaggio di Milano.
- "Metodi innovativi di coltivazione della vite, introdotti negli anni '50 dall'Avv. Massimo Di San Pietro Rati Opizzoni". Mario Maffi - Enologo e perito agrario, grande conoscitore dell'Oltrepò Pavese.
- Moderatrice Mirella Vilardi - giornalista e scrittrice - redattrice della rivista "Oltre".
Al termine buffet con prodotti del territorio. Degustazione Riesling a cura del Movimento Turismo del Vino Lombardo.
Ore 16.00 - Giardini di Villa Di San Pietro Laboratori di giardinaggio riservati ai bambini.
Ore 17.30 - Cortile del castello Marchesi Rovereto
Leggende su Nazzano ed i suoi abitanti, trascritte dal M° Miglia. Letture a cura di Gino Bartalena - attore - "lettore ufficiale" della Divina Commedia per la Società Dantesca di Firenze.
Intermezzi musicali a cura di Giovanni Ardizzone - collaboratore dell’Orchestra La Verdi di Milano e dell’Orchestra Sinfonica di Savona.
Organizzazione, prenotazioni e informazioni: Ass. Occasioni di Festa. Tel. 0383 944720
Ufficio stampa e promozione: Agenzia Promoemozioni – Rosita Viola tel. 3496418980 – e-mail info@promoemozioni.biz
Rocca Susella – settembre 2011
Nel corso degli anni l’iniziativa ha assunto una tale rilevanza che nel 1999 il Consiglio d’Europa e la Commissione Europea ne hanno fatto un’azione comune, con l’intento di potenziare e favorire il dialogo e lo scambio culturale, al fine di aumentare la consapevolezza dei cittadini nei confronti della grande ricchezza che la diversità culturale genera all’interno dell'Europa.
A questa grande festa europea, il MiBAC partecipa con tutti i suoi Istituti centrali e territoriali in sinergia con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, il Ministero per gli Affari Esteri con gli Istituti Italiani di Cultura all’estero, Regioni e Province autonome, Comuni e Istituzioni culturali a carattere pubblico e privato, che danno un valore aggiunto all’iniziativa, aprendo gratuitamente i loro luoghi d’arte ed organizzando eventi.
Con l’ingresso gratuito nei luoghi d’arte e i molti eventi organizzati, si permette ai cittadini di scoprire o riscoprire liberamente musei, monumenti o siti archeologici noti e meno noti offrendo lo spunto per una riflessione sulle fondamenta della nostra storia.
In queste “Giornate” è l’intero patrimonio artistico e culturale europeo ad aprirsi al mondo.
L’Associazione Occasioni di Festa di Rivanazzano Terme partecipa per la prima volta alle Giornate Europee del Patrimonio con un programma ricco di eventi culturali.
Si inizia sabato 24 settembre: in municipio, dalle 15.00 alle 19.00 si potrà ammirare una mostra di contratti matrimoniali ebraici del ‘700 della città di Monte San Savino, organizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale Salomon Fiorentino.
Alle ore 16.00 nella Sala consiliare del Municipio prende il via il convegno "Rivanazzano crocevia di cultura: nei borghi antichi la storia è vita".
Dopo il benvenuto del Sindaco Dr. Romano Ferrari, interverranno la D.ssa Stefania Roncolato - Ricercatrice sulla storia della comunità ebraica di Verona nel XVI secolo, con "I contratti matrimoniali ebraici di un borgo antico". Introduzione a cura del Prof. Ezio Barbieri - Dipartimento Scienze Storiche e Geografiche Università degli Studi di Pavia.
Seguirà il Dr. Fabio Romanoni, dottore in storia medievale, redattore di articoli per le riviste "Archivio Storico Italiano", "Reti Medievali", "Archivio Storico Lombardo" e sul "Bollettino della Società Pavese di Storia Patria", con un intervento dal titolo "Torri e strutture fortificate nelle campagne pavesi", che presenta con queste parole: “A cavallo tra XIII e XIV secolo, in un momento segnato da cambiamenti economici, politici e da pericoli incombenti, si assiste nel nostro territorio alla creazione di numerose strutture fortificate, in particolare torri, presso piccoli insediamenti e aziende agricole del contado. Tali opere, che spesso daranno origine a castelli, modificheranno la trama degli insediamenti rurali del territorio di Pavia e saranno l'origine dell'attuale paesaggio agrario”.
Quindi Cesare Lisandria - Esperto d'arte, con "I libri di ferro. Le insegne artistiche. Quanto la cultura artistica può influire sull'immagine di un paese".
Vittorio Emiliani interverrà in videoconferenza. Giornalista e scrittore, ex deputato e consigliere comunale, Vittorio Emiliani ha pubblicato vari libri dedicati ai beni culturali e al paesaggio ("Se crollano le torri", "L'Italia rovinata dagli Italiani", "L'enigma di Urbino", ecc.), ha diretto il Messaggero ed è stato consigliere della Rai, collabora a Bellitalia, all'Unità e alla catena dei quotidiani del gruppo L'Espresso. Di recente ha curato per la Provincia di Roma una ricerca fotografica e documentale su 30 Comuni collinari e montani dal titolo “Nei borghi antichi la storia è vita”. Presiede il Comitato per la Bellezza. Il suo intervento, in ricordo di Tino Giudice, è intitolato "La cultura dei borghi".
Moderatrice del convegno è Mirella Vilardi - giornalista e scrittrice - redattrice della rivista "Oltre".
Al termine passeggiata guidata in Rivanazzano Terme alla scoperta della Torre pentagonale e delle insegne artistiche, a partire dall'antica chiesa della S.S. Trinità, nella quale si trova uno dei più antichi organi di Lombardia - con il Maestro Maurizio Ricci - membro della Commissione per la tutela degli Organi Artistici della Lombardia presso la Sovrintendenza ai Beni Ambientali di Milano, e degustazioni presso i locali che espongono i "Libri di ferro".
Alle 19.30, al Ristorante Selvatico, Roberta Schira - giornalista enogastronomica del Corriere della Sera, proporrà un intervento dal titolo "Petronilla: una modernissima donna d'altri tempi".
“Petronilla” era lo pseudonimo utilizzato da Amalia Moretti Foggia per pubblicare i suoi scritti nella rubrica salutista dedicata alla cucina sulle pagine della Domenica del Corriere negli anni ’30. La rubrica svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, Amalia proponeva i suoi suggerimenti “intorno all’eterno tema che – dopo quello dei mondiali eventi – tiene sottosopra, in questi tempi, ogni cuor (…); (…) sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente”. [cit. in Dall'Ara, p.77]
Le ricette di Petronilla, di enorme successo popolare, sono state pubblicate e riedite più volte, fin dal 1935.
Amalia Moretti Foggia era una femminista ante litteram, una donna coraggiosa che ha intrecciato la sua esistenza con le grandi figure femminili che hanno dominato il Novecento, da Anna Kuliscioff a Sibilla Aleramo, ad Ada Negri, ma anche con le centinaia di operaie, prostitute, sartine, mogli maltrattate che ha curato gratuitamente nella Poliambulanza di Porta Venezia a Milano.
Proveniente da una famiglia che per generazioni si era dedicata alla coltivazione dell’arte farmacologica, Amalia Foggia Moretti nasce nel 1872 a Mantova, dove compie la sua formazione scolastica frequentando il Liceo ginnasio Virgilio.
Legata a Roberto Ardigò da rapporti di frequentazione familiare e di reciproca stima, alla fine degli studi scolastici Amalia decide di dedicarsi alle scienze naturali. «L’ambizione di mio padre – avrebbe in seguito dichiarato lei stessa – era che io mi laureassi in farmacia, in modo da entrare con lui nell’azienda e seguitare la tradizione di famiglia. Invece io, ottenuta la licenza liceale d’onore, mi iscrissi alla facoltà di scienze, all’università di Padova». [Dall'Ara, p.32]
Già durante il periodo trascorso a Padova come studentessa di scienze, comincia a nutrire un particolare interesse per la medicina. Inizialmente attrattavi per «motivi sentimentali» – una breve relazione giovanile con un assistente di anatomia – Amalia consolida a poco a poco i suoi interessi in questo campo, tanto da decidere, subito dopo la laurea in scienze (1895) , di trasferirsi a Bologna, dove si iscrive alla facoltà di medicina e frequenta le lezioni del celebre clinico Augusto Murri.
Aiutata da quest’ultimo, riesce ad ottenere una borsa di studio di 1000 lire, di grande aiuto per mantenersi agli studi lontana da casa. Nel 1898 ottiene la sua seconda laurea discutendo con il professor Giovanni Martinotti una tesi dal titolo Le ovaie nelle peritoniti sperimentali.
Dopo una parentesi fiorentina, durante la quale si specializza in pediatria presso la clinica Mayer, Amalia si reca a Milano.
Arrivata nel capoluogo lombardo con sole 500 lire a disposizione, si mette a cercare lavoro, sostenuta dall’aiuto e dalla solidarietà delle «femministe dell’epoca: Alessandrina Ravizza, Paolina Schiff, Linda Malnati, Ersilia Maino». [Dall'Ara, p.40] In particolare, è quest’ultima che fa ottenere alla giovane dottoressa un posto come medico fiscale presso la Società operaia femminile.
Nell’ambiente milanese Amalia partecipa alle iniziative dell’associazionismo laico per la diffusione fra la cittadinanza di elementari principi di igiene: tiene infatti alcune conferenze «nell’ambito dell’Università popolare di Milano» per la lotta alla tubercolosi.
Il 1902 rappresenta un momento importante per la vita e la carriera della dottoressa: viene assunta presso l’ambulatorio della Poliambulanza di Porta Venezia, ove lavorerà per circa quarant’anni. Nello stesso anno sposa il dottor Domenico Della Rovere.
Negli anni Venti il direttore de «La domenica del corriere», Carlo Zanicotti, la invita a tenere sulla rivista una rubrica di consigli medici. La Foggia Moretti accetta e comincia la sua attività di divulgatrice sotto lo pseudonimo di Dottor Amal. Sempre sullo stesso giornale avrebbe poi tenuto altre rubriche: «Tra i fornelli», in cui, con lo pseudonimo di Petronilla, dispensava ai lettori ricette per una sana alimentazione, e «La massaia scrupolosa», attraverso la quale impartiva consigli per una economia domestica «positiva».
Negli anni della guerra la grande diffusione delle ricette di Petronilla decreterà la fama di questa singolare figura di donna medico e cuoca.
Muore nel 1947, a Milano.
Alle ore 20.00 cena con percorso storico al Ristorante Selvatico - su prenotazione.
Domenica 25 settembre si prosegue nell’antico borgo di Nazzano, sulla collina che domina l’imbocco della Valle Staffora.
Dalle 10.00 alle 19.00 viene aperto al pubblico, per la prima volta, il castello di Nazzano, per gentile concessione dalla famiglia Marchesi Rovereto.
Il castello di Nazzano risale forse all'XI secolo, anche se alcuni documenti tendono ad avvalorare la tesi che esistesse in luogo una fortificazione già prima del Mille. Ha subito numerosi rimaneggiamenti nel XVII secolo, e fu poi fatto restaurare nel 1905, secondo i criteri stilistici allora in auge, dai marchesi Rovereto, i cui eredi sono tuttora in possesso dell'edificio. Ciò spiega l'ottimo stato di conservazione, garantito dall'uso come residenza privata della famiglia.
Nel cortile del castello Marchesi Rovereto saranno allestite due mostre: una di contratti matrimoniali ebraici del '700 della città di Monte San Savino, organizzata in collaborazione con l'Associazione Culturale Salomon Fiorentino, e la mostra fotografica "I giardini di Rivanazzano Terme", immagini di Graziano Bertelegni, direttore della rivista "Oltre". Sarà quindi presentato il libro "Il castello di Nazzano" di Alessandro Disperati.
Sempre dalle 10.00 alle 19.00, nel cortile della villa Di San Pietro, gentilmente concesso dalla famiglia Gambaro, visite guidate al giardino all’italiana della villa Di San Pietro – con splendida vista sulla Valle Staffora e due mostre: la mostra di acquarello botanico di Daniela Passuello e Gionata Alfieri e la mostra di ceramica naturalistica a cura di Francesca Scupelli.
Alle ore 11.00, nel Piazzale della chiesa S. Giovanni Battista parte la caccia al tesoro riservata ai bambini da 6 a 12 anni - alla scoperta dei luoghi storici di Nazzano, un momento per avvicinare i bambini alla storia di Rivanazzano Terme e alla cultura del luogo.
Alle ore 15.00 nelle scuderie della villa Di San Pietro prende il via il convegno "Nazzano, il primo nucleo di Rivanazzano Terme".
Introduzione a cura di Sonia Pasquale - responsabile del Parco Letterario "Dante e i Trovatori nelle terre dei Malaspina".
Intervento di Pierachille Lanfranchi, Vicepresidente nazionale ANCI - "I borghi più belli d’Italia" con "Tutela e valorizzazione dei piccoli borghi italiani".
A seguire il Dr. Saverio Almini con "Il patriota Gerolamo Di San Pietro nelle carte dei processi politici per i moti piemontesi del 1821". Gerolamo Di San Pietro (o Sanpietro, secondo la grafia più in uso nel corso dell'Ottocento), nato nel 1786, appartiene a una famiglia vogherese agiata. Frequenta gli studi superiori, e si laurea in legge a Pavia nel 1807. In seguito va a Parigi. Tornato in Italia, si stabilisce a Milano, presso l'avvocato Piantanida, marito di sua sorella. Benché abbia la possibilità di iniziare una propria vita professionale, dà prova di irrequietezza caratteriale e intraprende una vita sregolata: contrae debiti con il cognato, chiede a più riprese soldi al padre, entra in lite con i fratelli; in seguito vive sui crediti che gli garantisce uno zio. Ma oltre che libertino, Gerolamo Sanpietro è di spirito libertario, e nel 1821 rimane suggestionato dalla ipotesi di una rivoluzione costituzionale nel Piemonte, partecipando alla organizzazione militare dei volontari pavesi. Lo studio presentato nel convegno di Nazzano mette in luce l'effettivo ruolo avuto dal Sanpietro nei fatti del 1821, partendo dalle deposizioni fornite dai vogheresi stessi alle autorità inquirenti austriache nel processo istruito contro gli studenti dell'Università di Pavia che avevano partecipato al tentativo di rivoluzione.
A seguire Mario Allodi, Architetto e paesaggista, direttore della Civica Scuola Arte e Messaggio di Milano, con "Storia dei giardini all'Italiana".
Quindi Mario Maffi, enologo e perito agrario, grande conoscitore dell'Oltrepò Pavese, con "Metodi innovativi di coltivazione della vite, introdotti negli anni '50 dall'Avv. Massimo Di San Pietro Rati Opizzoni".
Il convegno sarà moderato da Mirella Vilardi - giornalista e scrittrice - redattrice della rivista "Oltre".
Al termine del convegno buffet a cura di Occasioni di Festa con prodotti del territorio e degustazione Riesling a cura del Movimento Turismo del Vino Lombardo.
Alle ore 16.00 un altro momento culturale dedicato ai bambini: nei giardini di Villa Di San Pietro saranno infatti organizzati dei laboratori di giardinaggio riservati ai loro.
Alle ore 17.30, nel cortile del castello Marchesi Rovereto, letture di leggende su Nazzano ed i suoi abitanti, trascritte dal M° Miglia. Ad interpretarle Gino Bartalena, attore, "lettore ufficiale" della Divina Commedia per la Società Dantesca di Firenze, con intermezzi musicali a cura di Giovanni Ardizzone, collaboratore dell’Orchestra La Verdi di Milano e dell’Orchestra Sinfonica di Savona.
Rivanazzano Terme era anticamente conosciuta come Vico Lardario, citata prima dell'anno mille come "Locus Ubi lardum servatur e ritenetur, atque, ade o cameas coeterae" (un luogo d'allevamento di suini) nel medioevo, e quindi come Ripa di Nazzano. Fino al XVII secolo era cinta da mura che proteggevano il castello, di cui oggi rimane solo l'antica torre pentagonale. Rivanazzano fu teatro di aspre contese con Voghera, per l'utilizzo delle acque dello Staffora e ripetutamente occupata dalle bande che saccheggiavano i territori dell'Appennino.
Tanti sono i monumenti che consigliamo di visitare a chi vuol scoprire Rivanazzano Terme, dalla Torre pentagonale del XII secolo, uno dei rari esempi di fortificazione non esagonale, alla chiesa della S.S. Trinità che ospita, tra l'altro, un organo secentesco, fra i più antichi della Lombardia.
Nel territorio di Rivanazzano Terme è compreso l'affascinate borgo di Nazzano, con il castello che domina dall'alto la Valle Staffora, la villa Di San Pietro con il giardino all’italiana e la chiesa dedicata a S. Giovanni Battista, risalente al XV sec. e riedificata nel 1819.
Il programma delle giornate.
Sabato 24 settembre
A Rivanazzano Terme
Dalle ore 15.00 alle ore 19.00 - Municipio -
Sala Consiliare
Mostra contratti matrimoniali ebraici del '700 della città di Monte San Savino. Organizzata in collaborazione con l'Associazione Culturale Salomon Fiorentino.
Ore 16.00 - Municipio - Sala consiliare
Convegno "Rivanazzano crocevia di cultura: nei borghi antichi la storia è vita".
- Benvenuto del Sindaco Dr. Romano Ferrari.
- "I contratti matrimoniali ebraici di un borgo antico". D.ssa Stefania Roncolato - Ricercatrice sulla storia della comunità ebraica di Verona nel XVI secolo. Introduzione a cura del Prof. Ezio Barbieri - Dipartimento Scienze Storiche e Geografiche Università degli Studi di Pavia.
- "Torri e strutture fortificate nelle campagne pavesi". Dr. Fabio Romanoni - Dottore in storia medievale.
- "I libri di ferro. Le insegne artistiche. Quanto la cultura artistica può influire sull'immagine di un paese". Cesare Lisandria - Esperto d'arte.
- "La cultura dei borghi". In ricordo di Tino Giudice. Intervento in videoconferenza di Vittorio Emiliani - Giornalista e scrittore, già direttore de il Messaggero e consigliere della Rai. Collabora a Bellitalia, all'Unità e alla catena dei quotidiani del gruppo L'Espresso. Presiede il Comitato per la Bellezza.
- Moderatrice Mirella Vilardi - giornalista e scrittrice - redattrice della rivista "Oltre".
Al termine passeggiata guidata in Rivanazzano Terme alla scoperta della Torre pentagonale e delle insegne artistiche, a partire dall'antica chiesa della S.S. Trinità, nella quale si trova uno dei più antichi organi di Lombardia - con il Maestro Maurizio Ricci - membro della Commissione per la tutela degli Organi Artistici della Lombardia presso la Sovrintendenza ai Beni Ambientali di Milano. Degustazioni presso i locali che espongono i "Libri di ferro".
Ore 19.30 - Ristorante Selvatico
"Petronilla: una modernissima donna d'altri tempi" - Roberta Schira - giornalista enogastronomica del Corriere della Sera.
Ore 20.00 - Ristorante Selvatico
Cena con percorso storico - su prenotazione.
Domenica 25 settembre
A Nazzano, antico borgo sulla collina all'imbocco della Valle Staffora
Dalle 10.00 alle 19.00
Apertura - per la prima volta al pubblico - del castello di Nazzano - per gentile concessione dalla famiglia Marchesi Rovereto.
- Visite al castello di Nazzano.
Cortile del castello Marchesi Rovereto
- Mostra contratti matrimoniali ebraici del '700 della città di Monte San Savino. Organizzata in collaborazione con l'Associazione Culturale Salomon Fiorentino.
- Mostra fotografica "I giardini di Rivanazzano Terme" - Immagini di Graziano Bertelegni - Direttore rivista "Oltre".
- Presentazione del libro "Il castello di Nazzano" di Alessandro Disperati.
Cortile della villa Di San Pietro - per gentile concessione dalla famiglia Gambaro.
- Visite guidate al giardino all'italiana della villa Di San Pietro - con splendida vista sulla Valle Staffora.
- Mostra di acquarello botanico di Daniela Passuello e Gionata Alfieri.
- Mostra di ceramica naturalistica a cura di Francesca Scupelli.
Ore 11.00 - Piazzale chiesa S. Giovanni Battista
Caccia al tesoro riservata ai bambini da 6 a 12 anni - alla scoperta dei luoghi storici di Nazzano.
Ore 15.00 - Scuderie della villa Di San Pietro Convegno
- "Nazzano, il primo nucleo di Rivanazzano Terme". Sonia Pasquale - responsabile del Parco Letterario "Dante e i Trovatori nelle terre dei Malaspina".
- "Tutela e valorizzazione dei piccoli borghi italiani". Pierachille Lanfranchi - Vicepresidente nazionale ANCI - "I borghi più belli d’Italia".
- "Il patriota Gerolamo Di San Pietro nelle carte dei processi politici per i moti piemontesi del 1821".
Dr. Saverio Almini - Collaboratore dell'Università degli Studi di Pavia nell'ambito della pubblicazione di cataloghi dei beni culturali e Docente di Progettazione, organizzazione e gestione di beni e servizi culturali. Coordinatore della sezione "Archivi storici" del portale regionale dei beni culturali della Lombardia.
- "Storia dei giardini all'Italiana". Mario Allodi - Architetto e paesaggista, direttore della Civica Scuola Arte e Messaggio di Milano.
- "Metodi innovativi di coltivazione della vite, introdotti negli anni '50 dall'Avv. Massimo Di San Pietro Rati Opizzoni". Mario Maffi - Enologo e perito agrario, grande conoscitore dell'Oltrepò Pavese.
- Moderatrice Mirella Vilardi - giornalista e scrittrice - redattrice della rivista "Oltre".
Al termine buffet con prodotti del territorio. Degustazione Riesling a cura del Movimento Turismo del Vino Lombardo.
Ore 16.00 - Giardini di Villa Di San Pietro Laboratori di giardinaggio riservati ai bambini.
Ore 17.30 - Cortile del castello Marchesi Rovereto
Leggende su Nazzano ed i suoi abitanti, trascritte dal M° Miglia. Letture a cura di Gino Bartalena - attore - "lettore ufficiale" della Divina Commedia per la Società Dantesca di Firenze.
Intermezzi musicali a cura di Giovanni Ardizzone - collaboratore dell’Orchestra La Verdi di Milano e dell’Orchestra Sinfonica di Savona.
Organizzazione, prenotazioni e informazioni: Ass. Occasioni di Festa. Tel. 0383 944720
Ufficio stampa e promozione: Agenzia Promoemozioni – Rosita Viola tel. 3496418980 – e-mail info@promoemozioni.biz
Rocca Susella – settembre 2011
Per maggiori informazioni
Ufficio Stampa
Rosita Viola
Agenzia Promoemozioni
loc. Giarone, 8
27052 Rocca Susella (Pavia) Italia
info@promoemozioni.biz
0383940664
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