RAVENNA FESTIVAL Riccardo Muti direttore Orchestra Giovanile Luigi Cherubini Tamás Varga violoncello

Nino Rota, Manuel De Falla e Maurice Ravel per l'ultimo appuntamento con la musica sinfonica al Pala De Andrè
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Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

Riccardo Mti, l'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini ed il violoncellista Tamas Varga hanno regalato al pubblico che ha riempito il Pala De Andrè per l'ultimo appuntamento con la musica sinfonica del Ravenna Festival, una serata di grande musica, con una scelta molto accurata e del tutto particolare.

 Scelta musicale che ha attraversato il Nino Rota di Fellini e, qui di F.F. Coppola, con il Maestro  Muti e la Orchestra Cherubini (che compie 20 anni: un esempio di impegno di giovani "contro-corrente" che "qualcuno dovrà ricordare"): prima con una suite in otto parti dalla colonna sonora premio Oscar del film Il Padrino di Francis Ford Coppola e, poi, con il  Concerto n. 2  per violoncello, solista Tamas Varga, primo violoncello dei Wiener Philharmoniker.

A Giovanni Rota Rinaldi, più semplicemente Nino Rota (Milano, 3 dicembre 1911 – Roma, 10 aprile 1979), l'omaggio del Ravenna Festival, ad un artista estraneo a correnti di pensiero, tra le molte del Novecento e, soprattutto, a quei clichè di una parte della critica musicale che bollava come ovvia e banale ogni maniera di espressione diretta.

 Di lui, che Muti riconosce come maestro quando frequentava il Conservatorio di Bari, di cui Rota era direttore e dal quale si era sentito incoraggiato a continuare gli studi e ad allargare gli orizzonti culturali. In seguito Muti si perfezionò anche in direzione d’orchestra (a Milano con Franco Caracciolo) e, in ricordo del consiglio simpatetico e spassionato, e molto di più per l’apprezzamento delle musiche di Rota, Muti, nelle sue registrazioni, ha interpretato i due Concerti per pianoforte (1960 e 1973) con la collaborazione di Giorgia Tomassi come solista, mentre nella registrazione più antica ha messo insieme un programma più composito con il Concerto per archi (1964-77), la Suite (1966) dal balletto «La strada» sul film di F. Fellini e i «Ballabili» del Gattopardo, l’omonimo film di L. Visconti. Il cd centrale, del 1997, dedicato a musiche da film, comprese quelle per il Padrino (otto brani) di F. F. Coppola, che valsero a Rota l’Oscar (Academy Award, 1974) per la colonna sonora della parte II, mentre sei pezzi provengono da Prova d’orchestra di Fellini e cinque riguardano Rocco e i suoi fratelli di L. Visconti. La partitura conclusiva, Sinfonia del Gattopardo, indica la fedeltà del Maestro Muti a un momento della vita che gli aveva dato particolari soddisfazioni.   

 Nella serata del Ravenna Festival, a questo Concerto n.2  Tamas Varga ha portato grande raffinatezza ed originalità, concedendo poi come bis, un Adagio composto dal figlio 15enne: ancora un omaggio ai giovani impegnati nella scelta di vita per l'arte e la musica. 
   Nella seconda parte della serata due brani ispirati alla danza: la suite N. 2 da El sombrero de tres picos (Il cappello a tre punte) di Manuel de Falla e il Bolero di Ravel.

 Due perle lasciate da Muti alla gioia ed alla passione dei suoi giovani musicisti.

RAVENNA FESTIVAL

Riccardo Muti direttore
Orchestra Giovanile Luigi Cherubini
Tamás Varga violoncello

Nino Rota
Suite da Il padrino
Concerto per violoncello n. 2

Manuel De Falla
Il cappello a tre punte Suite n. 2

Maurice Ravel
Boléro.

Ufficio Stampa