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Gli accodi sulla pesca tra Marocco ed UE: un passo ulteriore per la collaborazione tra le due sponde del Mediterraneo

Nel corso della sessione della commissione mista tra UE e Marocco, incaricata di monitorare l'accordo di partenariato nel settore della pesca sostenibile, tenutasi a Bruxelles si è potuto fare un bilancio dei quattro anni di attuazione del protocollo di pesca del 18 luglio 2019, che scade il 17 luglio di quest'anno.
Aosta, (informazione.it - comunicati stampa - non profit)

Nel corso della sessione della commissione mista tra UE e Marocco, incaricata di monitorare l'accordo di partenariato nel settore della pesca sostenibile, tenutasi  a Bruxelles si è potuto fare un bilancio dei quattro anni di attuazione del protocollo di pesca del 18 luglio 2019, che scade il 17 luglio di quest'anno.

Un'accordo importante dal punto di vista economico e politico. L' accordo sulla pesca, riafferma anche l' area di pesca del Regno e quindi i suoi confini marittimi . Questo accordo , rappresenta un punto importante non solo nel quadro della pesca ma, anche pone le basi per ulteriori sviluppi.

Nello scorso mese di Marzo , il capo della politica estera dell’UE Josep Borrell in Marocco, il commissario europeo per l’allargamento e la politica europea di vicinato, Oliver Varhelyi, era arrivati  nella capitale marocchina Rabat per incontrare Nasser Bourita, ministro degli affari esteri della nazione nordafricana. 

Non è solo una questione economica, ma anche etica. Sviluppare accordi sulla produzione di idrogeno verde in Marocco sarebbe un atto di grande valore morale. Infatti, come dimostrano le recenti prese di posizioni degli organismi finanziari, il Marocco, è una Nazione che non presenta “zone grige” , che collabora con le istituzioni finaziarie ed economiche secondo parametri di trasparenza.

Questo impone a tutti nuove scelte. Infatti, non si tratta di una coversione solo ecologica, ma anche morale. Dobbiamo avvicinarci alle nazioni che non fomentano il separatismo nelle zone vicine , scegliere nazioni stabili ed innovative nel piano energetico , che stanno lanciando piani per l’idrogeno verde, per il solare e il termo solare. Scegliere nazioni che non sono mentalmente legate alla alla guerra fredda, scegliere nazioni ( e ve ne sono anche nel mondo arabo) dove si svolgono elezioni libere e democratiche, dove si lavora (faccio solo l’esempio del Marocco che studio in modo approfondito) dove non vi è repressione del dissenso e si lavora per l’africa e non nella logica della contrapposizione.

Marco Baratto

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