#NuovoCieloNuovaTerra Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale

Il progetto della Stagione 2023/2024. Dopo gli ottimi risultati dell’anno teatrale appena concluso, che ha registrato nel complesso 140.000 spettatori migliorando il livello della Stagione pre Covid 2018/19, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale offre un’anticipazione delle produzioni e coproduzioni che saranno realizzate nel 2023/24, in attesa delle conferenze stampa e delle presentazioni ai docenti e al pubblico previste a Modena, Bologna e Cesena.
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Forlì, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

 

 Dopo gli ottimi risultati dell’anno teatrale appena concluso, che ha registrato nel complesso 140.000 spettatori migliorando il livello della Stagione pre Covid 2018/19, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale offre un’anticipazione delle produzioni e coproduzioni che saranno realizzate nel 2023/24, in attesa delle conferenze stampa e delle presentazioni ai docenti e al pubblico previste a Modena, Bologna e Cesena rispettivamente il 5, 6, 7 e il 19, 20, 21 settembre, quando si illustreranno i cartelloni del sistema teatrale ERT.

 

UN PROLOGO

#Testori

Nel centenario della nascita, ERT dedica a Giovanni Testori un focus con due produzioni: Maddalene (da Giotto a Bacon), uno spettacolo di e con Valter Malosti, Lamberto Curtoni al violoncello e le musiche originali di Carlo Boccadoro, e Due Lai (Erodiàs - Mater strangosciàs), nuovo progetto a cura di Sandro Lombardi per Anna Della Rosa (produzione ERT con Compagnia Lombardi-Tiezzi e Centro Teatrale Santa Cristina). Si aggiunge Luchino, Visconti secondo Testori, una serata (2 ottobre a Modena) a cura di Giovanni Agosti, in cui uno straordinario Umberto Orsini, dopo la prima milanese dello scorso maggio, torna ad interpretare Luchino, la biografia scritta da Giovanni Testori ritrovata dagli eredi ed edita da Feltrinelli nel 2022. Un racconto, tra cinema e teatro, dell’incontro tra due protagonisti della cultura del Novecento, che l’attore ha incrociato in importanti snodi della sua traiettoria artistica. Umberto Orsini ed ERT devolveranno il cachet e l’incasso della serata in favore della popolazione dell’Emilia-Romagna colpita dall’alluvione lo scorso maggio. 

 

NUOVE PRODUZIONI E CO-PRODUZIONI

Frankenstein (a love story) è il nuovo spettacolo di Motus, storico gruppo fondato da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, prodotto da ERT con TPE – Festival delle Colline Torinesi, Kunstencentrum VIERNULVIER e Kampnagel che debutta a Bologna il 13 e 14 ottobre, inaugurando la Stagione. Il testo, composto dalla studiosa e attivista Ilenia Caleo, si ispira alla struttura a scatole cinesi del libro di Mary Shelley. In scena Silvia Calderoni. Il tema della “progenie mostruosa” che l’autrice ha ideato per prima, facendo un balzo dal romanzo gotico alla fondazione di quello fantascientifico, è stato poi ripensato da molti studiosi contemporanei nella filosofia postumana. Cellule che si autorigenerano fuori dal corpo umano, tecnologie di hackeraggio della riproduzione e Intelligenze Artificiali in rivolta. È qui che questo lavoro cerca di stare, sul confine fra i mondi, fra le cuciture di carni e pelli diverse.

 

Valter Malosti dirige Antonio e Cleopatra, spettacolo che lo vede interpretare con Anna Della Rosa i due straripanti protagonisti della grande tragedia scritta da William Shakespeare tra il 1607 e il 1608, e che debutta al Teatro Storchi di Modena il 10 gennaio e sarà, nel corso della Stagione, sui palcoscenici di molte città, fra cui Bologna (17-21 gennaio), Milano, Torino, Genova, Venezia, Napoli. Una produzione ERT con Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini, Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, LAC Lugano Arte e Cultura.

 

«A Modena è attesa la prima nazionale (27 e 28 gennaio) del nuovo testo di Pascal Rambert, fra i più acclamati drammaturghi europei, vicino a ERT fin dalla produzione di Clôture de l'amour, che dopo Architecture (ospite a VIE Festival nel 2020) presenta Mon absente (una coproduzione internazionale che vede ERT in sinergia con Châteauvallon-Liberté, scène nationale, TNS - Théâtre National de Strasbourg, ExtraPôle Provence Alpes Côte d'Azur*, La Criée-Théâtre National de Marseille, Théâtre Gymnase-Bernardine, Théâtre National de Nice).  

Dopo aver affrontato negli anni la tragedia classica, con Fedra Federico Tiezzi torna al mito greco, dirigendo sul palco Elena Ghiaurov nella versione italiana del drammaturgo Fabrizio Sinisi dal testo di Jean Racine, scritto nel 1677 a partire da Ippolito di Euripide e Fedra di Seneca: un dramma borghese, quasi un Ibsen ante-litteram imbevuto di giansenismo e filosofia morale. Una coproduzione ERT con ATP Teatri di Pistoia – Centro di Produzione Teatrale, Compagnia Lombardi-Tiezzi, il cui debutto in prima assoluta è atteso a Cesena dall’11 al 14 aprile, poi a Modena dal 18 al 21 aprile. 

 

Les fleurs è l’ultima creazione di Balletto Civile e Michela Lucenti, prodotta da ERT in collaborazione con la Compagnia, in prima assoluta al Teatro Arena del Sole di Bologna (dal 7 al 17 dicembre): una performance sul linguaggio poetico e sull’impatto rivoluzionario che i versi possono consegnare al corpo “politico” del danzatore, il mezzo d’espressione con cui si racconta nel dialogo con la società civile. Attingendo alla poesia di Charles Baudelaire, il collettivo porta in scena la condizione “funambola” dell’artista, le paure, i fallimenti e la gioia che prova conquistando la libertà nell’arte. «Ci guadagniamo la possibilità di mostrarci su un palco perché bruciamo le nostre esistenze in modo totale» scrive Balletto Civile. Les fleurs è «un inno a fare le valigie, ai compagni di viaggio, agli emarginati, al resistere». 

 

Jacopo Gassmann, Premio ANCT (Associazione Nazionale dei Critici di Teatro) per la regia nel 2020, esplora con intensità e gusto del rischio, fin dall’inizio della sua carriera, la nuova drammaturgia internazionale: per la Stagione 23/24 affronta The City di Martin Crimp, una coproduzione di ERT con LAC Lugano Arte e Cultura, Teatro Stabile del Veneto, Teatro dell’Elfo, TPE – Teatro Piemonte Europa. The City è una commedia nera, inquieta, kafkiana, incentrata sul potere del linguaggio. In programma a Bologna dal 14 al 17 marzo.

 

Nanni Moretti debutta alla regia teatrale con Diari d’amore da Natalia Ginzburg, scegliendo gli atti unici Fragola e Panna e Dialogo. Lo spettacolo, che vede tra gli interpreti Valerio Binasco e Daria Deflorian, è in programma all’Arena del Sole di Bologna dal 31 ottobre al 5 novembre e al Teatro Storchi di Modena dall’8 al 12 novembre. Una coproduzione ERT con Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Carnezzeria Srls, LAC Lugano Arte e Cultura, Châteauvallon-Liberté scène nationale, TNP Théâtre National Populaire à Villeurbanne, La Criée - Théâtre National de Marseille, Maison de la Culture d’Amiens.

 

Stéphane Braunschweig, direttore artistico dell’Odéon – Théâtre de l’Europe, tra i principali registi della scena teatrale contemporanea, approfondisce il suo legame con la scrittura di Luigi Pirandello e firma la regia de La vita che ti diedi, che ERT coproduce con il Teatro Stabile di Torino, in calendario a Bologna dal 9 al 12 maggio. Daria Deflorian e Federica Fracassi interpretano il testo più struggente del Premio Nobel siciliano sul tema della maternità e del lutto. 

 

Il gruppo ErosAntEros di Davide Sacco e Agata Tomšič inaugura una collaborazione con la band cult slovena Laibach (collettivo di artisti multidisciplinari noto a livello internazionale soprattutto per la sua musica industrial), e torna a un classico teatrale del Novecento, Santa Giovanna dei Macelli di Bertolt Brecht, con una rilettura filtrata dalla realtà contemporanea. Lo spettacolo, frutto di una coproduzione ERT, Slovensko Mladinsko Gledališče, TNL – Théâtre National du Luxembourg, Teatro Stabile di Bolzano, ErosAntEros – POLIS Teatro Festival, è in prima assoluta al Teatro Arena del Sole di Bologna dal 18 al 21 aprile: in scena un gruppo di interpreti di tre nazionalità e quattro lingue (italiano, sloveno, tedesco e inglese). Economia, speculazione finanziaria, sfruttamento dei lavoratori, sono i temi al centro del dramma, scritto in seguito al crollo della borsa di New York del 1929: temi urticanti anche oggi, nell’era della “permacrisi” fatta di conflitti internazionali, mancanza di diritti e precarietà del lavoro.

 

Tratto dalla trilogia Wordstar(s) di Vitaliano Trevisan (edita da Sironi nel 2004), il testo teatrale Scandisk debutta a Bologna il 6 febbraio (in scena fino al 18), diretto da Jacopo Squizzato, giovane autore, attore e regista veronese formatosi al Piccolo Teatro di Milano e allo Stabile di Torino, già premiato nell’ambito di Tramedautore e tra i finalisti del Bando Registi Under 30 alla Biennale Teatro di Venezia 2017.

Autore di romanzi, racconti, drammaturgie e sceneggiature, Trevisan, scomparso all’inizio del 2022, è stato uno dei protagonisti del panorama letterario degli ultimi venti anni, con la sua raffinata scrittura-bisturi che ha fatto emergere con nitore e crudezza il lato più scuro dell’immaginario della sua terra d’origine, il Nordest. In Scandisk gli operai di un magazzino di prodotti metallici, mentre spostano e riordinano pile di bancali, progettano un “colpo” che dovrebbe permettere loro di cambiare radicalmente vita, eliminare gli errori e fare tabula rasa.

 

Veronica Cruciani, attrice e regista da sempre molto attenta alle questioni sociali, Premio della Critica e Premio Hystrio, dirige l’icona pop del transgender Eva Robin’s e due talentuose attrici quali Beatrice Vecchione e Matilde Vigna, nell’opera di Jean Genet Le serve (coproduzione ERT con CMC – Nidodiragno, Teatro Stabile di Bolzano). Liberamente ispirata a un fatto di cronaca che scosse l’opinione pubblica francese negli anni Trenta, la storia delle due sorelle domestiche, Claire e Solange, e del loro rapporto di amore e odio nei confronti della padrona, l’elegante Madame, è trasposta in una città europea contemporanea, focalizzandosi sui temi del potere e del genere. L’allestimento va in scena in prima assoluta al Teatro Arena del Sole di Bologna dall’1 al 4 febbraio 2024 e successivamente a Castelfranco Emilia (11 febbraio).

Roberto Latini sceglie Romeo e Giulietta, nella sua versione Giulietta e Romeo, per costruire un concerto scenico dal dramma di Shakespeare, letto come una manifestazione fuggevole dell’amore nella vita dei due adolescenti: «quella di Romeo e Giulietta non è la tragedia dell’amore: spiegata l’ala, l’amore resta in volo, comunque, in qualche modo; è la tragedia dell’occasione dell’amore, della vita dentro l’avvenire; la tragedia del futuro mancato». Il regista e attore due volte Premio Ubu compone insieme al sound designer e suo collaboratore storico Gianluca Misiti cinque quadri musicali, popolati dalle parole che i due protagonisti si scambiano nelle poche scene in cui compaiono insieme. Lo spettacolo debutta a Modena dal 31 ottobre al 12 novembre.

 

ERT continua a sostenere il lavoro di Matilde Vigna, classe 1988, due Premi Ubu nel 2016 e nel 2019 come interprete. Dopo il debutto alla regia e alla drammaturgia con Una riga nera al piano di sopra, va in scena in prima assoluta il suo nuovo allestimento L’ultima figlia (una produzione ERT e La Corte Ospitale) dal 28 novembre al 10 dicembre a Bologna. Un delicato lavoro che, a partire dalla perdita della madre, indaga la solitudine di una generazione, quella di chi oggi ha poco meno di 40 anni e non ha figli. Attraversando la grottesca burocrazia post mortem, lo spettacolo racconta responsabilità che emergono e un dolore che divora tutto e riporta all’infanzia.

I testi di Una riga nera al piano di sopra e L’ultima figlia saranno pubblicati nella collana Linea edita da ERT e Luca Sossella.

 

Emanuele Aldrovandi, autore di opere tradotte in 10 lingue e regista per il teatro e il cinema (Nastro d’argento 2021 con il cortometraggio Bataclan) presenta con ERT, Associazione Teatrale Autori Vivi, Teatro Stabile di Torino e Teatro Carcano il suo nuovo testo, 

A novembre due i lavori del Teatro dei Venti a Modena: dal 16 al 19 Giulio Cesare e, dopo l’anteprima dello scorso maggio a Castelfranco Emilia, dal 23 al 26 la prima assoluta di Amleto. Entrambi gli spettacoli, che ERT realizza in coproduzione con Teatro dei Venti, sono parte di una trilogia dedicata a Shakespeare e prodotta nelle carceri di Castelfranco Emilia e Modena. Amleto segna il primo esperimento di professionalizzazione dei detenuti nell’ambito del progetto europeo AHOS All Hands On Stage, a cui aderiscono per 30 mesi organizzazioni e Istituti Penitenziari di 5 paesi (Italia, Germania, Polonia, Romania e Serbia) per coinvolgere i carcerati in processi di inserimento lavorativo nell’ambito tecnico dello spettacolo dal vivo.

 

Nel centenario dalla nascita di Italo Calvino, Mario Perrotta, premio Ubu 2022 come miglior nuovo testo / scrittura drammaturgia per Dei figli, gli rende omaggio con Come una specie di vertigine, Il Nano, Calvino, la libertà (coproduzione ERT con Permàr / Compagnia Mario Perrotta).

 

#LAVORO

PRODUZIONI E CO-PRODUZIONI IN TOURNÉE 

Aspettando Godot del maestro greco Theodoros Terzopoulos arriva nei teatri ERT di Cesena (dal 18 al 21 gennaio) e Bologna (dal 15 al 18 febbraio), toccando alcune città in Italia (fra cui Piacenza, Cagliari, Prato, Bari, Milano) e all’estero (in Cina a Wuzhen e in Grecia ad Atene). Con un cast d’eccezione composto da Paolo Musio, Stefano Randisi, Enzo Vetrano, oltre che dai giovanissimi Giulio Germano Cervi e Rocco Ancarola, Terzopoulos crea un vivo dialogo tra la contemporaneità e il dramma beckettiano.

 

Dopo il debutto a VIE Festival 2022, torna in scena Il Ministero della Solitudine, dal 16 al 19 novembre a Bologna, proseguendo poi a Roma, Viterbo, Rimini e Milano. Con la regia di Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni, 

Accabadora, dal romanzo di Michela Murgia (Premio Campiello 2010), fa tappa a Cesena il 4 e 5 novembre e l’8 novembre a Castelfranco Emilia. La regista Veronica Cruciani affida lo straordinario monologo per voce femminile al talento e all’intensità di Anna Della Rosa e alla drammaturga Carlotta Corradi per la traduzione scenica del libro.

 

Uno sguardo dal ponte di Arthur Miller (tradotto per l’occasione da Masolino D’Amico), l’ultimo allestimento di Massimo Popolizio, dopo il successo a Modena sarà nei teatri ERT di Cesena (il 18 e 19 novembre) e Bologna (dal 29 novembre al 3 dicembre). 

 

ALTA FORMAZIONE / SCUOLA DI TEATRO IOLANDA GAZZERRO* 

La Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro diretta da Valter Malosti ha inaugurato nella Stagione 2022/2023 una nuova fase con un progetto formativo strutturato in quattro percorsi di Alta formazione professionale gratuiti cofinanziati dal Fondo sociale europeo e dalla Regione Emilia-Romagna.

Ufficio Stampa
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