Gaetano Donizetti "Lucia di Lammermoor" allo Sferisterio di Macerata

Direttore Jordi Bernàcer Regia Jean-Louis Grinda Repliche 14, 17 e 19 Agosto 2023. "Lucia di Lammermoor" di Donizetti è un’opera dal tessuto compatto e drammatico, in cui vivono emozioni forti e contrastanti che attraversano libretto e partitura.
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Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

Lucia di Lammermoor di Donizetti è un’opera dal tessuto compatto e drammatico, in cui vivono emozioni forti e contrastanti che attraversano libretto e partitura.

Con la sua musica Donizetti fa affiorare di volta in volta gli “affetti” che si muovono negli animi dei personaggi e la diversità tra il mondo femminile di Lucia, costellato dal succedersi di diversi sentimenti e quello maschile, caratterizzato dalla sete di potere, distruzione e odio.

Tratto da "La sposa di Lammermoo" un romanzo storico di Walter Scott pubblicato nel 1819, è ambientato in Scozia durante il regno della regina Anna (1702-1714). Il romanzo narra della relazione amorosa tra Lucy Ashton e Edgar Ravenswood, nemico della sua famiglia. Scott indicò che la trama si basava su fatti realmente accaduti. La sposa di Lammermoor e Una leggenda di Montrose vennero pubblicati insieme e formano la terza serie di Tales of my Landlord.
Da questo romanzo Salvadore Cammarano trasse il libretto per Lucia di Lammermoor, del 1835, di Gaetano Donizetti.

il risultato è una scena teatralmente fortissima, di un espressionismo solo in parte calcolato.

Nella “Lucia di Lammermoor” di Macerata tutto richiama l'idea  e l'ambiente originale (la Scozia): il videomapping che proietta le immagini sia a terra che sul muro dello Sferisterio,  la presenza della “scena della torre” e la cosiddetta “scena della pazzia”,accompagnata dalla musica della glassarmonica, conosciuta anche come armonica a bicchieri, che Donizetti aveva previsto nella partitura dell’opera.

Strumento già collegato alla follia, la glassarmonica accompagna la perdita della ragione della protagonista. A suonare lo strumento, il tedesco Sascha Reckert.

«L’ombra da Scott passò rapidamente a Donizetti, che cominciò a manifestare i primi sintomi di follia proprio mentre stava lavorando alla Lucia. Attraverso Donizetti è arrivata a Flaubert e alla sua Madame Bovary, la quale, dopo aver visto a teatro la Lucia di Lammermoor, diventa quasi pazza di desiderio per un giovane amante e imbocca una strada simile a quella di Lucia, che la porterà alla rovina»

Nelle pagine iniziali del capitolo XV della II parte di Madame Bovary, Gustave Flaubert, inserisce la descrizione della rappresentazione della Lucia di Lammermoor, che facilita lo sviluppo della trama, «getta luce, retrospettivamente e potenzialmente, sul carattere della protagonista e ci presenta un commento critico dell'opera donizettiana.

 

Lo spettacolo porta sul palcoscenico dello Sferisterio un vero e proprio angolo di Romanticismo letterario, nel quale è messa in luce la struggente vicenda di Miss Lucia, che soccombe al cinismo di chi osteggia per interesse personale i suoi sentimenti. L’ambientazione originale scozzese sarà riprodotta in scena attraverso la tecnica del videomapping sia sul pavimento che sul muro dello Sferisterio.

 

Due le particolarità di questa edizione musicale della Lucia a Macerata: la presenza della cosiddetta "scena della torre" spesso tagliata e poi la scelta di accompagnare la celebre "scena della pazzia" con la glassarmonica, strumento di rara esecuzione che Donizetti stesso aveva previsto in partitura per caratterizzare timbricamente la perdita della ragione della protagonista, e che spesso viene invece sostituito dal flauto. A suonare la glassarmonica è il tedesco Sascha Reckert uno dei pochissimi interpreti oggi in attività.

La regia dello spettacolo è di Jean-Louis Grinda, le scene di Rudy Sabounghi, i costumi di Jorge Jara, il video design di Étienne Guiol con la realizzazione di Malo Lacroix e le luci di Laurent Castaingt.

 

Nel cast interpreti belcantisti di fama internazionale come Ruth Iniesta (Lucia), Dmitry Korchak (Edgardo) e Davide Luciano (Enrico), Mirco Palazzo (Raimondo) guidati da Jordi Bernàcer. Completano il cast Paolo Antognetti (Arturo), Natalia Gavrilan (Alisa) e Gianluca Sorrentino (Normanno). In buca la FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana, il Coro Lirico Marchigiano "Vincenzo Bellini" diretto da Martino Faggiani e la Banda Salvadei.

Un capitolo fondamentale nel dramma di Emma Bovary/ Lucia,  che si reca con il marito per la prima volta all’Opéra di Rouen,  che diventa una guida nell'ascolto e visione dell'opera donizettiana.

La memoria e le immagini di Emma sono così descritte:

 "All'angolo delle strade vicine, giganteschi manifesti ripetevano in caratteri barocchi: Lucia di Lammermoor... Lagardy... Opéra... ecc ...... Intanto si accesero le luci dell'orchestra. Il lampadario discese dal soffitto, riversando con lo scintillio delle sfaccettature del cristallo una subitanea gaiezza nella sala. Poi entrarono i musicisti, uno dopo l'altro, e da principio vi fu un gran baillamme di suoni, di bassi ronfanti, di violini stridenti, di squilli di trombe e di pigolii di flauti e pifferi. Si sentirono tre colpi sul palcoscenico, i timpani cominciarono a rullare, gli ottoni lanciarono degli accordi, e il sipario, alzandosi, mostrò un paesaggio.

Rappresentava un crocevia in un bosco, a sinistra una fontana era ombreggiata da una quercia. Alcuni contadini e alcuni signorotti di campagna con la caratteristica sciarpa scozzese sulla spalla, cantavano insieme una canzone di caccia; sopraggiunse un capitano che invocava l'angelo del male levando al cielo le braccia; comparve un altro personaggio; se ne andarono tutt'e due e i cacciatori ripresero a cantare.

Emma si risentiva immersa nell'atmosfera delle sue letture giovanili, in pieno Walter Scott. Le sembrava di sentire, attraverso la nebbia, il suono delle cornamuse scozzesi echeggiare sulle brughiere. Del resto, il ricordo del romanzo le facilitava la comprensione del libretto, ed Emma seguiva l'intreccio frase per frase mentre inafferrabili pensieri le tornavano alla mente, subito dispersi da raffiche di musica"...

Gaetano Donizetti
Lucia di Lammermoor
Dramma tragico in due parti e tre atti
Libretto di Salvadore Cammarano sul romanzo The Bride of Lammermoor di Walter Scott
In lingua originale con sopratitoli in italiano e in inglese.

  • Direttore Jordi Bernàcer
  • Regia Jean-Louis Grinda
  • Scene Rudy Sabounghi
  • Costumi Jorge Jara
  • Video design Étienne Guiol
  • Realizzazione video Malo Lacroix
  • Luci Laurent Castaingt
  • Assistente alla regia Vanessa D'Ayral de Serignac.

 

  • Lord Enrico Ashton  Davide Luciano
  • Miss Lucia Ruth Iniesta
  • Sir Edgardo di Ravenswood Dmitry Korchak
  • Lord Arturo Bucklaw Paolo Antognetti
  • Raimondo Bidebent Mirco Palazzi
  • Alisa Natalia Gavrilan
  • Normanno  Gianluca Sorrentino

FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana

Coro lirico marchigiano “Vincenzo Bellini”
Maestro del coro Martino Faggiani

Banda Salvadei

Nuovo allestimento in coproduzione con le Chorégies d’Orange

 

 

  • Repliche
  • Lunedi 14 Agosto ore  21:00
  • Giovedi 17 Agosto ore 21:00
  • Sabato 19 Agosto  ore 21:00
Ufficio Stampa