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Temporary e Fractional Management: 20 anni di progetti in 30 paesi e 6 continenti
Il gruppo internazionale SMW Senior Management Worldwide, che opera nel temporary/interim e fractional management, compie 20 anni: è stato infatti fondato nel 2004 da Francia, Germania, UK e dall’italiana Temporary Management & Capital Advisors, guidata da Maurizio Quarta.
Nel corso degli anni, nell’ottica di supportare con temporary manager locali grandi gruppi e PMI nei processi di internazionalizzazione, il gruppo è cresciuto con nuovi partner: in occasione del ventennale, sono stati annunciati nuovi partner in Brasile, Kazakhstan e Africa (Centrale + Tunisia), grazie ai quali è arrivato a 30 il numero dei paesi nei quali è presente direttamente, in 6 continenti.
La logica di crescita e di sviluppo è sempre stata quella di venire incontro alle logiche e alle tendenze in atto nella domanda delle imprese, con uno spettro di paesi il più “qualificato” possibile piuttosto che quella di riempire di bandierine una mappa del mondo,.
Guardando il recente “Rapporto indagine internazionalizzazione 2023 - Riposizionamento e nuove geografie per le imprese lombarde” di Confindustria Lombardia e Assolombarda”, che ha interessato 1.002 aziende lombarde, espressione di circa un quarto dell’export totale nazionale (con una crescita di oltre il 27% rispetto ai valori pre-COVID), e le quattro top ten evidenziate, possiamo notare che il gruppo è presente in tutti primi 10 paesi per
- Vendite : Francia, Germania, Spagna, USA, UK, Svizzera, Polonia, Cina, Olanda e Belgio
- sedi commerciali : USA, Germania, Francia, Spagna, Cina, UK, India, Polonia, Emirati Arabi, Brasile
- sedi produttive : Cina, Usa, Germania, Francia, India, Spagna, Brasile, UK, Romania, Tunisia
- paesi prospect 2023-25 : USA, Germania, Francia, Emirati, Australia, Brasile, Canada, Spagna, Cina, UK.
Presenza qualificata significa anche cogliere il potenziale di sviluppo di aree che in questo momento si stanno segnalando come particolarmente interessanti: il Kazakhstan, destinatario di forti investimenti europei ed italiani legati anche a considerazioni di natura geopolitica piuttosto che l’Arabia Saudita, con il suo piano VISION 2030 che prevede ingenti investimenti per ridurre sensibilmente la dipendenza della sua economia dal petrolio, e l’Africa destinataria del Piano Mattei.
La risposta delle aziende alla possibilità di operare con temporary manager locali è decisamente positiva, in quanto molto più competitivi in termini di costi rispetto all’utilizzo di espatriati, e molto più efficaci, data la conoscenza di “usi e costumi”, sistema giuridico, metodi di gestione, lingua e più rapidi nella presa di contatto con il problema e con la locale filiale.
Utilizzo di temporary manager locali
Specialmente con le PMI si lavora nella fase di pre-acquisizione, ovvero di identificazione e selezione dei possibili target per un investimento diretto o una JV. Attraverso manager esperti dello specifico settore è più veloce la parte di identificazione dei possibili target, così come i primi contatti preliminari con la proprietà, oltre ad un più efficace ed efficiente assessment del management. Il contributo del temporary può limitarsi alla sola fase esplorativa e pre-negoziale, ma talvolta si estende alla fase negoziale vera e propria e alle prime fasi di gestione dopo la conclusione del deal, come soluzione ponte per preparare l’ingresso di un manager, sempre locale, su base permanente o semi-permanente.
In situazioni di post merger/post acquisition, l’azienda che realizza l’operazione spesso provvede da subito a mettere sotto controllo alcuni aspetti chiave della gestione (es. con un temporary manager in area Finance e/o Operations.
Se invece l’azienda ha già un’attività all’estero, si ricorre al temporary management per specifiche tematiche legate alla gestione corrente né più né meno come in Italia (es. roll out internazionale di un sistema ERP, ottimizzazione di alcune funzioni chiave, tipicamente Finance, HR e Operations, operazioni straordinarie).
In occasione del ventennale, Temporary Management & Capital Advisors ha anche annunciato ufficialmente l’ingresso nel gruppo di management di Stefano Vergani, in qualità di Board Advisor. A parte un significativo percorso manageriale in aziende multinazionali, Vergani conosce molto bene anche il mondo delle PMI avendo creato e gestito per molti anni l’associazione di imprese AISOM. Consigliere in aziende nazionali e multinazionali, ha ruoli anche nel segmento del non profit. Nel suo nuovo ruolo svilupperà il tema delle nuove professioni della compliance.
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