Economia
Aprilia. Latina. Arresti ad Aprilia e d’intorni: ‘ndrangheta e criminalità organizzata con politici collusi e “a servizio”. La destra impera
“Purtroppo da anni, con altri, come ad esempio la “Rete No Bavaglio e Libera” denunciamo, con azioni pubbliche di lotta e con la nostra analisi proposta a cittadini e istituzioni, oltre che a forze politiche e sociali, che le organizzazioni mafiose si sono impossessate del territorio a sud della capitale, si veda lo scioglimento per mafia dei comuni di Anzio e Nettuno, ed ora l’operazione della direzione investigativa Antimafia. – dichiara Sonia Pecorilli, segretaria del Partito Comunista Italiano Federazione provinciale di Latina – La stessa DIA con questi arresti seguiti all’indagine, ha certificato la presenza di un sodalizio criminale operante nella città di Aprilia. Come riportato da “Rete No Bavaglio”, “dagli atti dell’inchiesta della direzione distrettuale antimafia capitolina sono emersi presunti legami e condizionamenti fra alcuni politici del territorio ed alcune organizzazioni criminali locali di ‘ndrangheta trapiantate sui territori di Aprilia e Pomezia, dove esercitavano un potere intimidatorio, arrivando anche a condizionare il voto elettorale”.
“E’ quindi un livello altissimo di occupazione del territorio e di parte dello Stato – aggiunge Bruno Barbona, segretario regionale PCI Lazio – che è stato possibile grazie a corruzione e malaffare. Esattamente i cardini contro i quali i comunisti da sempre, come dall’insegnamento ed indirizzo politico impresso da Enrico Berlinguer circa la questione morale, si sono, in passato, e confermano oggi, il proprio impegno prioritario. Al pari, ad esempio, della questione antifascista. Non sembri un caso – continua Barbona – che i successi elettorali della destra, col sospetto, oggetto di indagine, ottenuti in cambio di collusione con la criminalità, avvengano proprio qui. E che la guardia abbassata di chi potrebbe e dovrebbe essere sulla difesa della costituzione e sullo spartiacque dell’antifascismo, è arrivato (come nel caso del PD europeo) ad equiparare fascismo e comunismo! Sono, questi comportamenti – chiosa il segretario comunista – quelli che danno il via libera alle incursioni che ledono lo Stato repubblicano nato dalla Resistenza, che ledono le prime cellule democratiche che sono i comuni, che ledono il buon governo consegnandolo a malaffare, a corruzione, alla ‘drangheta”.
“Per questo, - aggiunge Sonia Pecorilli – mentre la modalità principe scelta da corrotti e criminalità sono le mani in pasta e le azioni di intimidazioni, minacce e aggressioni, noi comunisti, abbiamo scelto di contrastare tutto ciò con la proposta politica alternativa, chiamando a raccolta le molte forze sane e la quantità di cittadini che non solo non hanno nulla a che vedere con questo, ma vogliono proprio debellare tutto ciò. Inoltre, opereremo sempre unitamente a molti altri soggetti politici e sociali affinchè nessun silenzio si impadronisca della vita quotidiana di Aprilia e della provincia di Latina. Così come del Lazio d’Italia e dell’Europa – conclude la dirigente comunista - visto che magari da questo territorio ci si aspetta che chi ha usufruito del frutto avvelenato dei voti di ‘ndrangheta potrebbe pure avanzare richieste per incarichi nella UE. Non si deve abbassare la guardia e come comunisti ringraziamo tanta parte sana e attiva dell’informazione promuove e diffonde la cultura della legalità e dell’antimafia sociale, in tutti gli ambiti della società”.
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