FRANCO BANCHI: "TARIC a Rignano: giochi fatti altrove e cittadini grandi dimenticati”
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“ Non c'è cosa peggiore che illudere i cittadini che si sta dando un'informazione preventiva ed ancora aperta su una novità decisiva per le loro abitudini e soprattutto tasche. Invece i giochi sono tutti già fatti altrove”.
Inizia così una nota di Franco Banchi, Presidente del PTE, sull'imminente introduzione della TARIC (ovvero della Tariffa Rifiuti Corrispettiva) anche nel Comune di Rignano Sull'Arno.
Ma Banchi non contesta solo il metodo adottato dal Comune e dall'Alia per “comunicare a cose praticamente fatte” la decisione presa ( con assemblee pubbliche finali di pura forma ), ma va molto diretto sui punti problematici e critici che si aprono per i cittadini.
“La prima questione, dagli esiti tutti da sperimentare, è il passaggio diretto e completo ad Alia della gestione della tariffa, senza nessun'altra mediazione. E visto che, come noto, l'obiettivo dichiarato della tariffa è coprire integralmente tutti i costi del servizio integrato ( gestione rifiuti, spazzamento e lavaggio strade, raccolta rifiuti giacenti su aree pubbliche, compreso spese di esercizio ed investimento) nutriamo seri dubbi che, come sbandierato ai quattro venti, si riesca a trovare un equilibrio virtuoso tra aumento di produzione del differenziato e diminuzione tariffe per gli utenti”.
Il Presidente del movimento dei Popolari Toscani Europei definisce al riguardo “molto fumose” le griglie aziendali che dettagliano “il gioco delle possibili punizioni e premi alle famiglie”: aumento per chi non differenzia abbastanza i rifiuti; invarianza per chi differenzia nella media; diminuzione per chi arriva, se abbiamo ben capito, sopra l'80%”.
“La sensazione è che, come da qualche anno succede sempre più frequentemente, gli amministratori comunali tendano a scaricare ad altri la gestione di servizi delicati per gli utenti, con il rischio che vada a sparire la mediazione pubblica tra Comune, l'ente più vicino ai cittadini, e comunità degli utenti”.