Fitet Sardegna: Cronache Pongistiche Paralimpiche del 14 aprile 2021

Muove la classifica anche il Tennistavolo Sassari (Manuela Casu, Maurizio Scanu) che raccoglie tre punti frutto di un successo, un pareggio e una sconfitta. Continua a fare esperienza il duo del Tennistavolo Quartu che perde tutte le gare ma mostra importanti miglioramenti.
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SERIE A2 PARALIMPICA (CLASSE 1 -5)

Seconda volta per gli infaticabili pongisti paralimpici che a distanza di quindici giorni si rivedono in Puglia, stavolta a Casamassima (Bari), per dare vita ad un altro animatissimo concentramento.

Nel campionato riservato ai “seduti” il Tennistavolo Norbello, composto da Giammarco Mereu e Daniel Maris si mette in luce vincendo la gara spareggio per la seconda piazza contro il Circolo Etneo. Mancano ancora due gare da disputare nel terzo concentramento previsto l’8 e il 9 maggio a Mascalucia (Catania) e le chances per raggiungere la massima serie sono parecchie.

Muove la classifica anche il Tennistavolo Sassari (Manuela Casu, Maurizio Scanu) che raccoglie tre punti frutto di un successo, un pareggio e una sconfitta.

Continua a fare esperienza il duo del Tennistavolo Quartu che perde tutte le gare ma mostra importanti miglioramenti.

Daniel Maris (Tennistavolo Norbello): “Siamo reduci da trasferte pesanti non solo per il viaggio ma anche per le restrizioni e le limitazioni di movimento. Da un lato psicologico, emotivo e anche fisico penso che ci abbiano messo duramente alla prova. Nonostante tutto, in questa ultima gara, siamo riusciti ad ottenere dei risultati positivi e ne siamo veramente contenti perché per la prima volta si è visto un gruppo autentico. Infatti, non è stato l’individuo che ha formato la squadra ma viceversa. L’essere stati uniti, trascorrendo il soggiorno sempre assieme, consigliandoci a vicenda e vivendo l’esperienza intensamente ci ha sicuramente rigenerati. L’emozione ha raggiunto livelli altissimi ma nonostante tutto ce l’abbiamo messa tutta. La crescita che si è registrata in questo concentramento, proprio nel tennistavolo in senso stretto, la definirei una meraviglia. E tutto ciò non sarebbe stato possibile senza l’aiuto dei nostri tecnici Ana Brzan ed Eliseo Litterio ai quali non so trovare gli aggettivi più idonei per definirli, ma sarebbero tutti positivi perché hanno dato il meglio di loro facendo funzionare tutto alla perfezione. Per quanto concerne il gioco espresso penso che possiamo fare molto di più, ma considerato il periodo di restrizioni e di conseguenza i pochissimi allenamenti effettuati, posso dire che abbiamo fatto comunque grandi cose, dandoci l’opportunità di essere motivati e allo stesso tempo divertiti. Questa indimenticabile esperienza sicuramente ci aiuterà per la nostra vita pongistica futura, ma soprattutto per la vita tutti i giorni perché mettendoci in discussione abbiamo capito tante cose”.  

Manuela Casu (Tennistavolo Sassari): “Il bilancio di queste due giornate di concentramento a Casamassima, sul fronte della socializzazione, dei rapporti umani e della gioia di ritrovarsi insieme ai compagni di squadra e agli avversari, che con l’andar del tempo diventano volti familiari, è più che positivo. Lo sport è vita soprattutto per questo, perché́ ha il potere di farci apprezzare le cose genuine e semplici che offre. La fortuna di vivere esperienze così ricche di valori non ha prezzo e per questa opportunità ringrazio di cuore il Tennistavolo Sassari. Per natura sono una persona molto critica, esigente e obiettiva e questo aspetto mi porta ad affermare che tanti nostri avversari sono atleti completi, preparati tecnicamente ed emotivamente. Io sto lavorando su entrambi questi fronti, e riconosco che dal punto di vista della competizione e dell’approccio alla gara ho da fare tantissimo ancora, perché́ il timore di sbagliare e dell’avversario mette in ombra le mie capacità e potenzialità e questa inesperienza stavolta mi ha fatto versare qualche lacrimuccia. Ma sono, sempre per natura, anche molto intollerante al piangersi addosso e quindi dico “oggi è un nuovo giorno” e da qui si riparte per raggiungere l’obiettivo prefissato: far bene sfruttando le armi a disposizione e che devo immancabilmente far crescere. Ho da migliorare tanto perché́ devo misurarmi con atleti di classi superiori, che sono sicuramente in maggioranza rispetto a quelli di classi basse come la mia. Mi dispiace tanto che la componente femminile sia una percentuale bassissima: solo tre ragazze a competere in queste giornate. Approfitto quindi di questo spazio per invitare più persone possibili ad avvicinarsi a questa disciplina sportiva, che ha il pregio di essere particolarmente inclusiva. E sono certa che prendendo tra le mani la racchetta sarà subito amore”.

Ana Brzan (Tecnico Tennistavolo Quartu): “Le speranze di poter fare qualcosa di buono contro i super favoriti del Nerviano erano veramente ridotte al lumicino. Anche se in realtà la capolista ha schierato una formazione rimaneggiata con Allegra Magenta che ha sostituito Andrea Galli. Nonostante la secca sconfitta, Luca Bulla e Giancarlo Cossu hanno vissuto l’esperienza con meno tensioni e questo ha permesso loro di giocare un pochino più spensierati rispetto alle gare d’esordio. Soprattutto Giancarlo sta prendendo maggiore confidenza con la competizione e ciò mi fa molto piacere. Anche contro il Tennistavolo Sassari hanno dovuto fare i conti con una Manuela Casu decisamente superiore a loro. La nota positiva arriva dal Cossu che ha vinto un set contro Maurizio Scanu e secondo me poteva starci qualcosina in più, però va benissimo così. Mi dispiace per il Bulla che è sempre molto teso e non riesce ad esprimersi con lo stesso rendimento esibito in allenamento. Sono comunque fiera di loro, questa trasferta è stata davvero molto produttiva”.

SERIE A2 PARALIMPICA (CLASSE 6 -10)

Tra gli atleti in piedi sardi, anche loro ritrovatisi a Casamassima, si stanno mettendo in luce quelli tesserati nella Saetta Quartu (Pietro Ghiani e Romano Monni): attualmente occupano saldamente la seconda piazza anche se lontani dalla vetta di ben quattro lunghezze, con una Polisportiva Colognola ai Colli che viaggia a punteggio pieno. Tennistavolo Norbello (Francesco Sanna e mauro Mereu) e Tennistavolo Sassari (Gianni Sanna e Leonardo Spadavecchia) occupano rispettivamente penultimo e ultimo posto ma la gioia delle due squadre è commovente perché esperienze di questo tipo non vanno interpretate solo dal punto di vista agonistico.

Mauro Locci (tecnico La Saetta Quartu): “La prima partita è stata ostica, gli avversari (Circolo Etneo) erano agguerriti e non regalavano nulla. Romano Monni e Pietro Ghiani sono stati molto attenti e mantenendo la concentrazione hanno portato a casa la partita. Contro l’Olimpicus non era facile perché per provare a vincere bisogna battere il fortissimo Raimondo Alecci. Escono fuori delle belle partite, soprattutto Ghiani-Alecci con il nostro portacolori che impensierisce Raimondo soprattutto nel primo set finito ai vantaggi. Terza e ultima partita del concentramento pugliese contro Sassari, seconda vittoria senza grossi patemi”.

Agnese Maccioni (presidente La Saetta Quartu): “Come società siamo soddisfatti dell'andamento del campionato. I ragazzi stanno dando il massimo, considerando le difficoltà negli allenamenti, non avendo ancora purtroppo la palestra a disposizione. Nonostante tutto, in attesa di dare costanza al loro lavoro, mi fa piacere constatare che non si arrendono”.

Mauro Mereu (Tennistavolo Norbello): “Dei tre impegni affrontati in un solo giorno, sicuramente quello più impegnativo è stato contro i padroni di casa del Casamassima, rivelatasi compagine troppo forte. Ma a parte tutto per me non esistono gare facili perché nel complesso ho avuto a che fare con avversari di grande esperienza e bravura. Rispetto al primo concentramento non credo di essere migliorato, un sacco di acciacchi mi hanno impedito di raggiungere un discreto stato di forma. Il desiderio di migliorare è grande ma se le condizioni fisiche non migliorano non posso fare previsioni ottimistiche. E poi anche le restrizioni per la pandemia non mi stanno aiutando nella pratica costante degli allenamenti Per fortuna ho un compagno di squadra, Francesco Sanna, con cui vado molto d’accordo perché è una persona equilibrata e non smette mai di incoraggiarmi. Anche lui sta facendo i conti con una condizione precaria ma a mio avviso sta migliorando tantissimo. E poi ho potuto contare su un tecnico molto preparato come Eliseo Litterio che dà sempre i consigli giusti ma difficilmente applicabili visti gli avversari di gran lunga superiori. Non posso dimenticarmi della mia allenatrice Ana Brzan, davvero molto brava sia come motivatrice, sia come tecnico in senso stretto. Con Eliseo forma una coppia veramente moto istruttiva, sono due persone speciali. Concludo dicendo che sono stato molto fortunato nel trovare una persona come Simone Carrucciu che mi ha fatto solo del bene e sono molto orgoglioso di vestire la maglia giallo blu”.

Leonardo Spadavecchia (Tennistavolo Sassari): “Per me è stato un piacere essere tra i protagonisti del concentramento pugliese. Anche se non ho portato punti, ho riacquistato quell’autostima che avevo perso a Verona l’anno scorso. Mi manca un’adeguata preparazione fisica. La tendenza è confermare o trovare paralimpici di bassa classe con meno handicap, probabilmente per una questione di risultati; fa male constatare questa anomalia. Perché non fare torneo suddiviso per classi? In tal modo, verrebbero valorizzate tutte le "anomalie". Polemiche a parte, sono stato bene ed ho socializzato subito con tutti. Ringrazio il Tennistavolo Sassari per avermi incluso nella squadra, che ho rispettato dando il massimo del mio impegno, anche se reduce da 21 operazioni (l’ultima il 16 dicembre u.s.). Ho onorato la maglia, che ricorderò sempre. La mia società è di esempio a molte squadre che pensano solo al puro risultato. È stata un’esperienza meravigliosa, non solo per quello che ho ricevuto dal prendervi parte e di condividere momenti di gioia con tante persone ma anche e soprattutto per la possibilità che ho avuto di coronare con la pratica i sacrifici fatti, per l’accoglienza ricevuta e per l’importanza che lo sport ha nel promuovere l’integrazione sociale di tante persone con disabilità”

 

 

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