Esce il nuovo report su lavoro sicurezza mortalità del Os osservatorio sicurezza Cafisc

Report su lavoro sicurezza mortalità. Quanti sono le morti sul lavoro in Italia? Abbiamo voluto presentare questo Report, come OS OSSERVATORIO SICUREZZA nell’ambito delle molte iniziative del CAFISC, centro di alta formazione investigativa strategica e criminologica, dell’associazione CAFISC EJ UPECEJ E le sue molte attività culturali formative artistiche e sociali.
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Roma, (informazione.it - comunicati stampa - società)



Os osservatorio sicurezza Presenta il Report su Lavoro sicurezza e mortalità  Quanti sono le morti sul lavoro in Italia? Abbiamo voluto presentare questo Report, come OS OSSERVATORIO SICUREZZA nell’ambito delle molte iniziative del CAFISC, centro di alta formazione investigativa strategica e criminologica, dell’associazione CAFISC EJ UPECEJ E le sue molte attività culturali formative artistiche e sociali. Al fine di fornire uno sguardo obiettivo e reale, su un fenomeno che negli anni segue un’onda variabile negli anni, nonostante le migliorie in ambito di sicurezza, che dagli anni cinquanta ad oggi, il mondo del lavoro a compiuto. Ma dato che purtroppo stiamo parlano di persone che si alzano la mattina per andare onestamente a compiere il proprio servizio lavorativo….. è bene sempre tenere alta l’attenzione.

Della comunità, delle istutuzioni, dei sindacati delle aziende e degli stessi lavoratori.Secondo l’articolo 4 della Costituzione Italiana:“LA REPUBBLICA RICONOSCE A TUTTI I CITTADINI IL DIRITTO AL LAVORO E PROMUOVE LE CONDIZIONI CHE RENDANO EFFETTIVO QUESTO DIRITTO. OGNI CITTADINO HA IL DOVERE DI SVOLGERE, SECONDO LE PROPRIE POSSIBILITÀ E LA PROPRIA SCELTA, UN'ATTIVITÀ O UNA FUNZIONE CHE CONCORRA AL PROGRESSO MATERIALE O SPIRITUALE DELLA SOCIETÀ”.Compiono un’azione riconosciuta per diritto e di cui sono garantite le condizioni, affinché tale diritto sia effettivo. Oltre ad essere ritenuto un dovere da svolgere, secondo le proprie possibilità e scelte, operando lavorativamente affinché la società migliori, grazie al suo lavoro e pertanto anche lui personalmente. In quanto facente parte alla società .

Allora, proprio per quanto sin qui sottolineato parafrasando l’articolo 4, perché si muore sul lavoro?Lo stato che vede come un dovere il lavoro come può e deve garantire la persona sul suo posto di lavoro?E come può garantirla se non anche facendo rispettare le regole di sicurezza, curare la formazione e la prevenzione monitorare l’operato di imprese e aziende?Inoltre, date recenti testimonianze che hanno sconvolto l’opinione pubblica,riguardo casi di sfruttamento di lavoratori immigrati e senza permesso di soggiorno a cui non è garantito neppure il diritto alla vita..

E che vengono scaricati come merce avariata davanti a casa e privi di assistenza e abbandonati dopo lo sfruttamento massivo fino al decesso..non è anche questo un’aspetto di quel mondo del lavoro che uccide?Il lavoro nero che stà fuori delle statistiche, forse non uccide e anche con enorme brutalità?Ecco il Report , nasce nel porsi queste domande e vuole fornire qualche risposta.Analizzando i numeri, facendo paragoni su sicurezza, lavoro e decessi, negli anni, per capire oggi cosa offra, in termini di sicurezza, il mondo del lavoro.E anche cosa ne pensano i sindacati, intervistando i sindacati, nello specifico la sigla della CISL Filca, rappresentata da due Segretari regionali per il Lazio e la Calabria.


Dove leggere il report completo:
https://www.cafisc.it/2024/07/21/sicurezza-lavoro-e-mortalita-esce-il-report-dellos-osservatorio-sicurezza/

Per maggiori informazioni
Ufficio Stampa
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