Ambiente
PREVENZIONE e messa in SICUREZZA DEL TERRITORIO ecco le indicazioni del geologo Domenico Angelone, presidente del C.T.O. Sicurezza del Territorio di Rete Italia APS e Segretario del Consiglio Nazionale dei Geologi
Autore: Sergio Sambi
Sul tema della PREVENZIONE ed in relazione alla messa in sicurezza del territorio, si rende indispensabile, per ogni programma di pianificazione o di intervento sul costruito, la definizione preliminare dei caratteri geologici, morfologici, geotecnici e sismici dell’area in cui l’opera si inserisce.
Successivamente verrà definito dai componenti del gruppo di progettazione, coordinati dal responsabile della progettazione, ognuno per le proprie competenze e in maniera sinergica, il piano complessivo delle indagini, delle prove e del monitoraggio.
Tenuto conto del tipo di opera o intervento, il piano delle indagini è commisurato alle criticità e complessità geologiche e geotecniche individuate, alle tecnologie e modalità costruttive previste, ai modelli di calcolo adottati, ivi compresi il piano monitoraggio pre e post operam.
Per gli edifici strategici, per le scuole edifici pubblici ed edifici di culto è necessario stilare un “libretto del rischio”, inteso come una certificazione omnicomprensiva di tutti i rischi naturali ed antropici a cui è esposto l’edificio, come ad esempio sismico, frana, alluvione, incendio, inquinamento sub aereo (vicinanza a fonti di metalli pesanti e/o particelle aerodisperse), amianto, radon, elettromagnetico etc... impiegando allo scopo diverse professionalità ciascuna per le proprie competenze.
I rappresentanti di questa categoria di tecnici aderenti al Comitato Tecnico Operativo dei settori Sicurezza del Territorio e Coordinamento Alluvionati e Terremotati di Rete Italia APS, che saranno parte attiva nel raffronto con la Pubblica Amministrazione e coordinati continuamente all’interno del C.T.O. dai presidenti dei
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