Claudio Elliott, autore per ragazzi, il suo dialogo con la giovinezza passa per l'insegnamento.
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Claudio Elliott, nato a Griffith in Australia, ha studiato presso Federico II Napoli, laureandosi nel 1972.
Già docente di lettere alle scuole medie è scrittore per ragazzi con diverse case editrici del settore scolastico, tra cui Salani - Le Monnier, Raffaello, La Medusa e Medusa[1]. Ha vissuto a Firenze e Napoli e attualmente vive e insegna lettere a Potenza, benché di tanto in tanto emigri in istituzioni scolastiche poste in varie città italiane da cui è invitato per incontrare i suoi giovani lettori.
Personalmente, l’ho conosciuto proprio a Napoli, in quella bella età in cui l’amicizia, quando nasce, non si spegne neanche col tempo e la lontananza.
Riscontravo in lui intelligenza, spirito critico e ironico, che all’epoca ritrovavo in alcuni autori inglesi e/o americani, quali: Oscar Wild, Ken Follett, Stephen King ed Ernest Hemingway e altri ed ho rilevato poi, nella sua letteratura.
Scrivere libri per l’infanzia e i ragazzi non è facile ed evidentemente tale scrittura gli si confà, altrimenti non avrebbe trovato spazio con due o tre editori fissi, che hanno pubblicato “sulla fiducia”, dopo che il primo lavoro, "Game over", ha avuto risonanza tale da attirare l’attenzione di un’editor della casa editrice Le Monnier, la quale, complimentandosi, si propose di seguire l'editing del romanzo, con l’intenzione di leggerne altri.
Questa la motivazione per cui Claudio Elliott ha tre romanzi con Le Monnier.
A seguito dell’incipit di carriera, che gli ha procurato un curriculum prestigioso, dopo i primi incontri in alcune scuole, è stato contattato da altri editori (Raffaello e La Medusa, molto presenti nelle scuole).
Le vendite dei suoi lavori gli danno soddisfazione e gli si sono prospettati anche incontri on line, sia in Italia sia all’estero, allo scopo di presentarli.
Il nostro romanziere ha precisato che, dopo la pandemia, le cose sono un po' cambiate: si legge meno e si vende di meno. Questo ho potuto costatarlo anch’io con i miei libri.
Ho faticato a trovare immagini che lo ritraggono perché, come ci ha confidato, non ama farsi fotografare, però ho rubato alcune sue immagini anche con il suo pubblico preferito: i giovanissimi.
É un dato certo che il settore della letteratura per l’infanzia e i ragazzi,
nonostante le difficoltà e la crisi degli ultimi anni, abbia resistito e si ponga come motore trainante della produzione libraria.
Claudio Elliott vi si è inserito con intelligenza rendendosi conto che i racconti e le storie per bambini e giovani lettori hanno subito un’evoluzione incredibile, circa dagli anni ’80 del secolo scorso.
Ha avuto anche un’esperienza con una sua casa editrice: il Salice.
Sono tanti gli scrittori che si sono inseriti in questo percorso, tra cui alcuni motivati e capaci, altri mossi piuttosto dall’idea che scrivere per giovani e giovanissimi fosse più facile, meno impegnativo e, convinti che il pubblico di riferimento, data l’età, fosse più accondiscendente.
Invece scrivere per bambini e ragazzi non è per niente semplice.
Il nostro autore si è reso conto che la scrittura per i più piccoli è un mondo a parte, e richiede anche competenze e studi di approfondimento particolari per cui si é applicato anche alla conoscenza dell’evoluzione del genere della fiaba. Certamente ha compreso che la scrittura per bambini ha regole rigide e che la sua struttura è molto importante per cui studiare la fiaba fornisce elementi utili.
Elliott sapeva che, decidendo di scrivere libri per ragazzi – o per bambini – stava scegliendo di rivolgersi a un pubblico molto particolare che lui conosceva a fondo, giacché insegnante proprio con i giovani delle scuole medie.
Ha compreso che i gusti, le abitudini, il linguaggio e persino la vita, sono molto cambiati rispetto alla nostra infanzia e persino a quella dei nostri figli. Difatti i bambini moderni hanno un immaginario diverso da quello che è appartenuto ai loro genitori e a noi che apparteniamo alla generazione dei nonni.
Senz’altro un autore per ragazzi deve formarsi attraverso corsi, letture e approfondimenti, allo scopo di affinare le basi tecniche della scrittura in senso lato e di quella per bambini in particolare, e il nostro autore ha anche il merito di essere molto motivato.
Credo che abbia una sorta di vocazione alla scrittura per giovani e un’attitudine specifica nei confronti del mondo dell’infanzia, per cui lo sente vicino emotivamente e soprattutto, lo ha frequentato da insegnante e ancora lo frequenta, ogni volta che è invitato a leggere uno dei suoi lavori nelle scuole. Ritengo inoltre che sappia ascoltare come parlano i ragazzi, osservare come si muovono, su che cosa s’interrogano, che cosa desiderano, giacché quello che scrive deve essere in grado di intercettare i loro gusti e curiosità.
Il nostro autore ben conosce le opere letterarie di tutti i tempi e la padronanza con la lingua inglese gli avrà permesso di spaziare oltre gli autori italiani e oltre le modeste traduzioni degli autori americani e inglesi.
Personalmente ho cominciato a leggere molto presto, assiduamente e avevo i miei amori, come Piccole donne (Little Women) che è il più famoso romanzo di Louisa May Alcott, o I tre moschettieri, di Alexandre Dumas, e certamente non avrà ignorato, ad esempio, autori come Gianni Rodari, Roald Dahl o la Pippi Calzelunghe di Astrid Lindgren e Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll. Che sono tra i classici della letteratura per l’infanzia.
occorre non dimenticare che i libri per bambini e ragazzi si sono trasformati nel corso del tempo, sono cambiati i contenuti, i formati, le vesti grafiche, il linguaggio.
La conoscenza delle novità editoriali nazionali e straniere è fondamentale per chi intende cimentarsi in quest’ambito.
Neanche è facile colpire nel segno, poiché i bambini o le bambine di 4-5 anni sono molto diversi da quelli di 8 o 9 anni, anche se sono pochi gli anni che li separano. Gli studiosi di psicologia infantile ci fanno comprendere che in quei pochi anni che li distanziano, a quell’età, si verifica una trasformazione profonda in termini di autonomia, competenze e proprietà linguistiche. Di tutto questo Claudio Elliott dimostra di avere una grande padronanza. Basta leggere i suoi lavori per capirlo.
Innanzi tutto costruisce bene i personaggi. Protagonisti cui i ragazzi si affezionano, in cui s’identificano, e sono lieti di rincontrarli.
Elliott dimostra di avere la padronanza delle tecniche narrative, di essere in grado di proporre anche problematiche complesse del mondo d’oggi, e conduce un lavoro attento sulla forma. Le sue storie sono originali e lui sembra ben capace di risvegliare, nello scrivere, la sua parte giovane, dell’infanzia che ancora dimora in lui, cosa di cui ci si rende capaci soltanto quando si padroneggia l’immaginario, il fantastico in cui anche noi adulti di tanto in tanto amiamo fare ritorno.
TITOLI E TEMATICHE
Game over (2001, ed. Le Monnier, Firenze); I-II media (videogiochi)
Le due vite di Aya (2001, ed. Le Monnier, Firenze); I-II media (civiltà precolombiane);
Quattro parole dal passato (2003, Medusa editrice, Napoli); I-II media (caccia alle streghe, medioevo); Il tesoro dei briganti (2004, Medusa editrice, Napoli); III media- biennio sup. (brigantaggio);
Giovanna d’Arco: i lupi e il vento (2005, Medusa editrice, Napoli); I-II media;
L’ultimo canto del faraone (2007, Le Monnier, Firenze); I media (Tutankhamon); Birillo alla scoperta del mondo (2005, Edizioni Il Rubino, Napoli); I media (fantasia);
Mistero a New York (pseudonimo Alexander Moore) (2005, Edizioni Il Rubino, Napoli); III media;
La poliziotta bionda e con gli occhiali (2005, La Medusa editrice, Marsala, Trapani); II – III media (fantasia);
Il barcone della speranza – immigrazione clandestina - (2006, Raffaello editrice, Ancona); III media e biennio superiori;
Storia dell’iceberg che affondò il Titanic – album illustrato (Lavieri, Caserta, 2006);
La Grande Caccia al Dinosauro Viola (2007, La Medusa edit, Marsala, TP) I media, (fantasia);
I Giorni della Tartaruga - disagio giovanile e bullismo- (2009, Raffaello editrice, Ancona) III media e biennio superiori;
Il mistero del manoscritto scomparso (2010, La Medusa editrice, Marsala, TP) I – II media (la ricerca del manoscritto della Divina Commedia, periodo mediceo); Agguato nel buio (illustrato, per bambini) (2011, Ardea editrice, Napoli) (fantasia); L’Eneide, riduzione per ragazzi (illustrata) (2011, Raffaello editrice, Ancona) I media ed elementari;
Il mistero corre su Internet (2012, La Medusa editrice, Marsala, TP) I-II-III media
Cleopatra, la Regina delle Regine (biografia illustrata per bambini) (2012, Raffaello editrice, Ancona) I media ed elementari; Mia sorella è cambiata – una storia di anoressia- (2013, La Medusa editrice, Marsala, TP) III media e biennio superiori; Il mistero della leggenda perduta (2015, La Medusa ed., Marsala) III media – biennio superiori (La scomparsa del monaciello, personaggio del folklore meridionale); La canzone del bosco ferito (2016, La Medusa, Marsala) (Ambiente); Il torrente e il drago (2017, La Medusa, Marsala) (Ambiente); Nel mezzo del cammin (La Divina Commedia per ragazzi) (2017, Raffaello); L’isola di plastica (2019, La Medusa, Marsala) (Ambiente); Il guardiano delle nuvole (2022, La Medusa, Marsala) (Ambiente)
Storie e controstorie (2022, Edigrafema, Matera): la storia di una ragazzina che porta per mano il lettore attraverso i racconti, quasi un manuale di scrittura.
Bianca Fasano,giornalista e scrittrice.
[1] [1] (nota: Medusa e La Medusa sono editori diversi, la prima è di Napoli, la seconda è di Marsala; per quest’ultima Claudio Elliott dirige la collana Focus Attualità e la collana Storia & Mistero)