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La situazione dei migranti in Algeria: il silenzio assordante dell'Europa

Oggi, Algeri, a causa della situazione di crisi tra Ucraina e Russia, gode di extrapofitti nel settore energetico, sarebbe giusto chiedere con forza che questi guadagni siano destinati alla popolazione algerina, priva di ogni risorsa , anche basilare, ed una politica dell'accoglienza e della gestione dei flussi migratori come attuatata in Nazioni vicine
Torino, (informazione.it - comunicati stampa - non profit)

Border Forensics è un'agenzia che mobilita metodi innovativi di analisi spaziale e visiva per indagare sulle pratiche di violenza di confine, ovunque questa violenza possa aver luogo. Lavorando in collaborazione con le comunità di migranti e gruppi non governativi, miriamo a promuovere e difendere la dignità e i diritti dei migranti e a promuovere la giustizia della mobilità. I suoi finanziatori non solo le solite fondazioni ma istituzioni pubbliche svizzere e centri di ricerca che hanno a cuore la situazione dei diritti umani.

Per questo, avvalendosi anche di foto satellitari si può documentare il calvario dei migranti espulsi dall'Algeria . Già il 30 marzo scorso anche o Alarmephone Sahara, aveva documentato le condizioni di almeno 1277 persone , costrette a rimanere nel deserto senza acqua ne cibo . Sempre secondo altri fonti ,  tra gennaio e marzo di quest'anno, le autorità algerine hanno espulso più di 10.000 migranti. Il governo algerino sta intensificando una pratica illegale, (respingimenti) che mette a rischio la vita delle persone in transito. Le autorità algerine giustificano questa pratica sulla base di un accordo bilaterale tra Algeria e Niger risalente al 2014: tuttavia, parallelamente alla deportazione di persone dal Niger in convogli ufficiali, cittadini di altra origine vengono deportati in convogli non ufficiali e lasciati nel mezzo del deserto vicino al confine con il Niger.

Oggi, Algeri, a causa della situazione di crisi tra Ucraina e Russia, gode di extrapofitti nel settore energetico, sarebbe giusto chiedere con forza che questi guadagni siano destinati alla popolazione algerina, priva di ogni risorsa , anche basilare, ed una politica dell'accoglienza e della gestione dei flussi migratori come attuatata in Nazioni vicine 

Marco Baratto