Luca Dal Fabbro (Iren): in Italia ci vuole troppo tempo per autorizzare gli impianti di recupero

Materie prime, ne ha parlato il Presidente Luca Dal Fabbro: Iren è stata la prima ad occuparsi di materiali rari. Fondamentale concentrarsi sulle esigenze italiane, quindi chiarire sulla qualifica end of waste e accelerare le procedure autorizzative
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Torino, (informazione.it - comunicati stampa - economia)

Nel suo intervento in Commissione Industria al Senato, il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro ha affrontato il tema dei materiali rari, evidenziando l’importanza del riciclo delle materie prime e di procedure autorizzative più veloci. Nel frattempo, Iren sta lavorando ad impianti specifici per il recupero di materiali rari con l’ausilio di idrometallurgia e intelligenza artificiale.

Luca Dal Fabbro (Iren): in Italia ci vuole troppo tempo per autorizzare gli impianti di recupero

Luca Dal Fabbro: in Italia la raccolta Raee è inferiore alla media UE

Iren è stata tra le prime multiutility ad occuparsi dei materiali rari. La società presieduta da Luca Dal Fabbro ha infatti in cantiere la realizzazione di impianti specifici per il loro recupero e a marzo 2023 ha presentato uno studio sulle materie critiche insieme ad Ambrosetti. In tutto sono 34 le materie critiche, 16 quelle strategiche. Di queste, 4-5 sono essenziali per l’industria italiana. Alla luce dei dati emersi, Luca Dal Fabbro ha evidenziato il ruolo centrale del riciclo: “Indubbiamente l’aspetto importante è che il potenziale del riciclo è essenziale per recuperare quanto è possibile. Oggi l’Italia manca della capacità impiantistica quasi totalmente per poter estrarre materie prime strategiche”. Nel nostro Paese, la raccolta dei Raee è significativamente inferiore rispetto all’Europa: 34% contro il 47%. Inoltre, il 90% dei materiali recuperati dai Raee viene esportato, per essere poi lavorato al di fuori dei confini italiani.

Luca Dal Fabbro: chiarire la qualifica dell’end of waste e intervenire sulle procedure autorizzative

Sono due i principali nodi da scogliere, secondo il Presidente di Iren: la qualifica dell’end of waste, dato che “spesso mancano specifiche norme che lo caratterizzano cioè cosa fare del prodotto lavorato”, e le tempistiche autorizzative “estremamente lunghe”. Attualmente, per realizzare un impianto di recupero in Italia ci vogliono in media 4 anni e mezzo, di cui “il 60% è assorbito dall’iter autorizzativo”, mentre in altri Paesi come la Francia ci si impiega la metà del tempo. Ecco perché Luca Dal Fabbro propone di accelerare le procedure autorizzative e fornire chiarimenti sulla qualifica dell’end of waste. Infine ha aggiunto: “Per garantire i flussi di ingresso bisogna poi che il legislatore preveda incentivi dei sistemi di raccolta. Per realizzare una filiera è necessario sostenere poi la ricerca e l’Italia potrebbe capitanare alcune di queste ricerche. Infine ci vogliono le risorse: pensate che per quanta richiesta c’è il progetto Faro per il recupero dei Raee ha visto stanziati 150 milioni e richieste per 500. Significa che l’Italia ha un’industria in grado di proporre. E se c’è il quadro regolatorio penso che il nostro Paese possa avere una posizione di forza nel sistema europeo”.

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