ANITA di Gilberto Cappelli per l'apertura della 78.ma Stagione Lirica Sperimentale di Spoleto.Marco Angius alla direzione dell’Ensemble Calamani Regia e scene di Andrea Stanisci, costumi di Clelia De Angelis, luci di Eva Bruno
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Una data sulla parete, 8 Agosto 1849, una pccola mano che affiora dal terreno : è quella di Anita Gabaldi, morta 4 giorni prima e sepolta in grande fretta dai contadini romagnoli e da Giuseppe Garibaldi in fuga verso Venezia.
Una scena drammatica, semplicmente scarna, con- il coro al lato sinistro su due fila e, sulla parete a destra, quella data a nostra futura memoria.
" Anita", la prima opera lirica di Gilberto Cappelli, sensibile interprete di questa vita breve ma intensa di Anita Garbaldi: una vita di grande umanità, di lotta e di ideali, che torna oggi, con grande merito, alla nostra com-passione.
Tutto mostra una dolorosa pienezza, un segno forte e complesso: Gilberto Cappelli si fa testimone di una storia oggi quasi dimenticata.
Il suo è un ritmo incalzante e di rara intensità espressionista, vista come proiezione dei sentimenti dall'interno verso l'esterno, risolto con un segno musicale allo stesso tempo leggero e possente.
Così come nei suoi disegni che ci acolgono all'ingresso del Teatro Caio Melisso di Spoleto, dove ANITA vede la sua prima assoluta.
Sono alcuni dipinti dove Cappelli, con un uso evocativo e simbolico di colori densi (il giallo, il blu, il viola, il rosso aspro) ci introduce la metafora tragica e palpitante della vita di Anita e Giuseppe Garibaldi e che ci accompagnerà per tutta l'opera.
Un atto, breve ma di grande intensità, con la regia e le scene di Andrea Stanisci, i costumi di Clelia De Angelis e le luci di Eva Bruno.
Con il maestro Marco Angius perfetto alla direzione dell’Ensemble Calamani del Teatro Lirico Sperimentale. e del
Coro del Teatro Lirico Sperimentale preparato dal maestro Mauro Presazzi.
Un testo essenziale, le voci dolenti e incisive dei due interpreti Chiara Guerra e Alberto Petricca e le musiche suggeriscono una atmosfera di alta spiritualità ma anche di grande volontà di lotta, alla quale tutto il coro si rende partecipe, spettatore da un lato di questa tragica "Ultima Cena", e, dall'altro, attore tn una storia di solidarietà che varca i confini della nazioni
Dal Brasile, con la lotta degli "straccioni", all'Uuruguay, e poi a Nizza, e poi la Repubblica Romana, fino alla fuga nelle valli del Po: Anita "ripercorre e rinnova per noi il dramma dei drammi", con l'ultimo figlio idealmente in braccio, fino alla morte.
ANITA
Musica di Gilberto Cappelli composta su commissione del Teatro Lirico Sperimentaledi Spoleto.
Libretto di Raffaella Sintoni e Andrea Cappelli.
Marco Angius alla direzione dell’Ensemble Calamani del Teatro Lirico Sperimentale.
Regia e scene di Andrea Stanisci, costumi di Clelia De Angelis, luci di Eva Bruno.
Coro del Teatro Lirico Sperimentale preparato dal maestro Mauro Presazzi.
Nella parte di Anita si alternano Chiara Guerra, Kristyna Kustkovà e Rosa Vingiani; in quella di Garibaldi Marco Gazzini e Alberto Petricca.
Maestri collaboratori: Dahyun Kang, Pablo Salido Pulido, Lorenzo Tomasini e Antonio Vicentini. Personale tecnico e organizzativo del Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli” di Spoleto.