Payback, prime sentenze TAR attese a fine febbraio 2025. Broya de Lucia: "Test cruciale per magistratura italiana"
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"Le prime sentenze del TAR sul payback dispositivi medici, attese a partire dal 25 febbraio 2025, rappresentano un banco di prova della qualità e dell’indipendenza della magistratura italiana".
Lo dichiara Gennaro Broya de Lucia (nella foto), presidente di Conflavoro PMI Sanità, auspicando che "l’annullamento dei provvedimenti regionali possa condurre ad una completa revisione di questo meccanismo anche alla luce delle chiare indicazioni, espresse dalla Corte Costituzionale, circa l'esistenza di criticità strutturali dell'istituto". Tali criticità, osserva ancora Broya de Lucia: "richiamano i numerosi casi in cui il prelievo supera persino tutti i ricavi aziendali, in palese contrasto con i principi del nostro ordinamento e, direi, civiltà giuridica e con il diritto euro-unitario, oltre che con il buon senso".
Per il presidente di Conflavoro PMI Sanità: "il ricorso continuativo a uno strumento straordinario non consente di ritenere il payback una misura eccezionale, elemento che, seppur con evidenti forzature, avrebbe potuto farlo considerare conforme a Costituzione".
Per questo, "attendiamo che, prima delle udienze al TAR, il Governo intervenga per cancellare questo errore normativo che costituisce una grave minaccia per la sostenibilità del settore, l’occupazione, la salute dei cittadini e la credibilità stessa del Paese", conclude Broya de Lucia.