Il FAKE NEWS FESTIVAL 2024, l’unico festival in Italia sulle fake news con 4 anteprime a Ronchi dei Legionari, Campoformido, Cormons e Pordenone

Da Napoleone a Trump, tra comunicazione politica, propaganda e disinformazione. Dall’amianto che uccide ai confini reali e virtuali, fino alla caduta delle certezze in un mondo al suo punto critico. Tra gli ospiti il regista Ivan Gergolet, il consulente in comunicazione e public affairs Roberto Race, l’inviato di guerra Andrea Romoli, la comunicatrice della scienza Agnese Baini e molti altri
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Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - società)

Napoleone voterebbe Donald Trump o Kamala Harris? Quanti operai hanno lavorato per anni inalando l’amianto senza che nessuno si preoccupasse di difenderli? Che significato hanno e come si superano i confini, reali o virtuali, locali o internazionali? Cosa accade quando si arriva al punto massimo di tensione per la scienza, un Paese, una comunità, o una persona? Sono solo alcune delle domande a cui il Fake News Festival cercherà di dare risposta con l’aiuto di giornalisti, registi, esperti di comunicazione, scienza e cultura in quattro incontri di avvicinamento all’edizione 2024 del primo e unico festival in Italia dedicato al fenomeno delle fake news, in programma a Udine dal 14 al 17 novembre e organizzato dall’associazione Prisma APS con il sostegno di Regione FVG #IOSONOFRIULIVENEZIAGIULIA, Fondazione Friuli, Fondazione Paolo Petrucco e Camera di Commercio di Pordenone-Udine, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Udine e il patrocinio dell’Università degli Studi di Udine e dell’Ordine dei Giornalisti Fvg.

 

Il primo appuntamento è per domenica 13 ottobre alle 18 all’auditorium Casa della Cultura a Ronchi dei Legionari. “Morire di amianto: le storie e il film sulla polvere che uccide” sarà il tema dell’incontro con Ivan Gergolet, regista che vanta numerosi premi, tra cui il Premio Civitas Vitae alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2014, per il suo lungometraggio d’esordio “Dancing with Maria” poi nominato come miglior documentario europeo agli European Film Awards del 2015. Dialogherà con lui Daniele Tibaldi, giornalista freelance, content creator, fotografo e collaboratore del quotidiano on-line “Il Goriziano”. L’incontro culminerà con la proiezione del film “L’uomo senza colpe”, pellicola che ha vinto il Premio Ettore Scola alla Miglior Regia, il Premio alla Regia al Festival del Film Sloveno, il Premio Giovani e il Premio Miglior Attrice al Gallio Film Festival. L’evento è realizzato in collaborazione con l’Associazione culturale Leali delle Notizie APS nell’ambito della rassegna “Oltre il Festival” e prevede crediti per i giornalisti.

 

Sabato 19 ottobre alle 18 a Campoformido, nella sala polifunzionale Geatti, sarà invece la volta di “Napoleone vota Trump? Comunicazione politica e fake news attraverso due secoli”. Su invito di Paolo Mosanghini, giornalista vicedirettore del “Messaggero Veneto”, risponderanno a una domanda in bilico tra storia e attualità Roberto Race (giornalista e consulente in comunicazione e “public affairs”, autore di “Napoleone il comunicatore: passare alla storia non solo con le armi”),  Marco Cucchini (politologo di formazione, consulente politico e per la comunicazione, docente al Liceo “C. Percoto” di Udine e all’Università degli Studi di Udine), Salvatore Borghese (analista politico e consulente di comunicazione per l’agenzia Quorum/Youtrend) e Rick Lazio (ex membro della Camera dei Rappresentanti USA, politico e avvocato statunitense). Perché oggi il campo di battaglia della comunicazione politica, da Napoleone alla campagna elettorale americana, è ancora il più ambito e importante da conquistare, tra disinformazione e manipolazioni della verità.

 

“Sei personaggi in cerca di confine” è il titolo della serata-evento di sabato 2 novembre, ospitata nella sala civica comunale di Cormons alle 20.30 e organizzata in collaborazione con il festival dell’informazione “Il mondo fuori”. Esistono confini che sono visibili: una montagna, un fiume, un cartello. E altri che sono nascosti ai nostri occhi, chiusi in oggetti tascabili, da portare dietro in ogni cambiamento della vita. Mara Fella (fotografa indipendente che affronta temi sociali come la migrazione, le identità femminili e le relazioni intergenerazionali), Gian Paolo Polesini (critico cinematografico e televisivo per il Messaggero Veneto che ora si occupa di interviste a personaggi del cinema, del teatro e della tv), Andrea Romoli (giornalista e inviato di guerra del Tg2 RAI, autore di numerose pubblicazioni e vincitore del premio Aqui storia), Romina Kocina (direttore del GECT GO – Gruppo Europea di Cooperazione Territoriale partner della Capitale Europea della Cultura 2025), Maria Lipone (sociologa e counselor, si occupa da anni di formazione per ragazzi e adulti, anche assieme all’Associazione Media Educazione Comunità), Fabiana Martini (giornalista, si occupa di migrazioni, pari opportunità, hate speech e salute mentale, è coordinatrice dell’associazione “Articolo 21 liberi di…” in Fvg e segretaria del Premio giornalistico internazionale “Marco Luchetta”), guidati da Daniela Larocca (giornalista della redazione web del “Messaggero Veneto” di Udine, vicecaposervizio con delega ai progetti speciali digitali per il gruppo Nem), racconteranno che valore ha e come si supera la frontiera, vera o virtuale, vicina o lontana. Sei voci di una storia unica, una storia di confine, raccontata con parole, immagini e oggetti.

 

Un altro appuntamento dal format innovativo, “Il punto critico”, in programma mercoledì 6 novembre alle 18.30, all’auditorium della Casa dello Studente Antonio Zanussi di Pordenone chiuderà le anteprime del Festival. Sul palco saliranno giornalisti, comunicatori della scienza ed attivisti che con le loro storie cercheranno di rispondere alla domanda: qual è il punto critico per una persona, una comunità, un Paese? E cosa avviene quando nel mondo locale, in quello geopolitico o nella strettissima sfera privata, si arriva a un punto massimo di tensione? Interverranno, tra gli altri, Antonio Bacci (giornalista caporedattore centrale al “Messaggero Veneto” dopo oltre trent’anni di lavoro alla redazione di Pordenone), Agnese Baini (comunicatrice della scienza, lavora alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste, occupandosi di comunicazione della scienza e inclusione) e Joe Casini (imprenditore, consulente e divulgatore, autore di Mondo Complesso). E non mancheranno le sorprese. L’evento è realizzato in collaborazione con l’IRSE – Istituto Regionale di Studi Europei del Friuli Venezia Giulia e Mondo Complesso.

 

Il Fake News Festival è organizzato dall’associazione Prisma APS. Si ringraziano PrimaCassa – Credito Cooperativo FVG (mecenate), Bluenergy (mecenate), Centro Commerciale Città Fiera, Coop, Oro Caffè, MyNet, Simtech, Astoria Hotel, Autonord Fioretto assieme a Unicar, Carini e Prontoauto, Goccia di Carnia.

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Il programma del Fake News Festival verrà svelato a fine ottobre. Per maggiori informazioni: www.fakenewsfestival.it o [email protected].

 

Ufficio Stampa
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