Giordano Bruno era un Rosacroce?

Presentato a Napoli "RUBEDO. Giordano Bruno e il segreto dei Rosacroce", il romanzo storico di Guido del Giudice.
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Napoli, (informazione.it - comunicati stampa - economia)

C’era grande attesa per l’uscita del romanzo storico di Guido del Giudice. L’autore, noto per i suoi studi sul filosofo Nolano, aveva annunciato da tempo l’intenzione di presentare, in forma romanzata, il frutto delle sue ricerche sui rapporti tra Giordano Bruno e la confraternita dei Rosacroce. Un legame che era stato soltanto ipotizzato da Frances Yates ne “L’illuminismo dei Rosacroce” e al quale hanno dato consistenza proprio le ricerche effettuate, soprattutto in Svizzera, dallo studioso napoletano. Abbiamo rivolto qualche domanda a Del Giudice, in occasione della presentazione del libro.

  1. La sua ampia produzione era stata finora di tipo prevalentemente saggistico. A che si deve stavolta la scelta della forma narrativa?
  2. La mia ricostruzione dei numerosi collegamenti tra Giordano Bruno e noti esponenti del movimento rosacrociano, pur delineando con ragionevole certezza questi contatti, mancava tuttavia di testimonianze dirette o documentarie tali da poter esaminare la questione dal punto di vista rigorosamente scientifico. Soltanto la forma narrativa poteva consentirmi di integrare la realtà storica con quel briciolo di immaginazione necessario per ricostruire la vicenda.
  3. Il cambio di stile le ha creato difficoltà?
  4. L’esigenza di mantenermi il più possibile aderente ai fatti e ai personaggi storici può aver rallentato, in alcuni passaggi, il ritmo narrativo tipico del romanzo, ma penso che, per gli amanti del genere, questo si possa tramutare in uno stimolo all’approfondimento.
  5. Come mai ha scelto di pubblicare il romanzo in maniera indipendente su Amazon libri?
  6. Sono un sostenitore del web come strumento di diffusione culturale, pur con tutti i suoi limiti. Ho creato venticinque anni fa il primo sito internet interamente dedicato alla vita e al pensiero di Giordano Bruno. Da allora la mia attività di diffusione, oltre ai libri, agli articoli e ai convegni, si è svolta soprattutto attraverso i social. Questa scelta mi è sembrata perciò opportuna, in un momento di profonda crisi dell’editoria classica.
  7. A giudicare dal successo registrato nelle prime settimane di vendite, i fatti le stanno dando ragione.
  8. Si, sono molto soddisfatto perché è un libro che mi sta particolarmente a cuore. Ho studiato a lungo i personaggi e visitato i luoghi in cui agiscono. Spero che il lettore avverta la stessa emozione che ho provato io nel descrivere la storia come se l’avessi vissuta personalmente.
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