Mimmo Cascio omaggia una suora di Corleone
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Il cantautore Mimmo Cascio scrisse "Ninno mio" dopo aver visitato la casa - museo della Venerabile Madre Teresa Cortimiglia di Corleone.
Ninno mio narra di un aneddoto su una Madre Teresa Cortimiglia bambina, quando si chiamava ancora col suo nome di battesimo, Biagia.
Alla piccola Biagia le fu regalato un bambolotto di cera raffigurante Gesù Bambino. Lei lo trattava amorevolmente, come se fosse umano: gli cambiava i pannolini, lo vestiva, gli dava da mangiare, e lo chiamava affettuosamente Ninno mio, che significa bambino mio.
Nella canzone canta con Mimmo, Ursula Salvadori, nota cantante trevigiana di musica sacra e jazz.
Il brano è stato inciso nel 2020 e inserito nell' album del cantautore: "Biagia, il merlo e altre storie", pubblicato nello stesso anno. Potete trovare il brano anche sul canale YouTube di Mimmo Cascio.
Vediamo chi fu questa suora che ha ispirato il nostro cantautore di Corleone.
La Venerabile Madre Teresa Cortimiglia nacque a Corleone, in provincia di Palermo e diocesi di Monreale, il 7 febbraio 1867. A undici anni manifestò ai familiari il desiderio di essere religiosa, ma essi si opposero. Nel 1882, quindicenne, emise il voto di perpetua verginità, mentre nel 1891 vestì l’abito delle Clarisse, pur restando a vivere in casa propria. Nel maggio 1895 fu accolta tra le Suore della Misericordia e della Croce, diventando suor Maria Teresa di Gesù. La fondatrice, madre Maria Rosa Zangara (per la quale è in corso la causa di beatificazione) le diede la responsabilità di Superiora locale di varie case del nascente Istituto. Tuttavia, nel 1901, madre Maria Teresa rischiò di morire per aver assunto una dose eccessiva di farmaci e venne riportata in famiglia. Nel corso della convalescenza, comprese di dover fondare un istituto con fini educativi verso le orfane di Corleone, come le aveva suggerito più volte il suo direttore spirituale. Il 19 marzo 1903, insieme a tre Clarisse espulse dal loro monastero, diede vita alle Suore Francescane di Santa Chiara. Madre Maria Teresa affrontò numerose difficoltà per far crescere la sua congregazione, amò le consorelle, servì i poveri. Morì nella casa di Palermo il 1° giugno 1934. È stata dichiarata Venerabile col decreto promulgato il 21 dicembre 1998. I suoi resti mortali riposano dal 1949 nella chiesa di Santa Caterina, annessa alla Casa Madre della sua Congregazione.