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Women4Inclusion: Fujifilm oltre le barriere culturali, sociali e di genere

In occasione del Global Diversity Awareness Month Fujifilm Europe presenta Women4Inclusion, un progetto dedicato alla promozione del dialogo su diversità, equità e inclusione.
Ratingen, Germania, (informazione.it - comunicati stampa - editoria e media)

Una vera e propria esperienza sociologica sulla Diversità e l’Inclusione firmata Fujifilm Europe, un progetto innovativo e articolato che va oltre il percorso editoriale. L’idea centrale è una visione estesa della libertà di pensiero e di espressione dell’unicità di ogni persona. Fujifilm esplora come le storie di persone provenienti da culture e contesti diversi possano influenzare la comprensione collettiva di temi cruciali quali l'equità e la valorizzazione delle differenze.

Il progetto mira a creare una piattaforma globale per raccogliere esperienze e incoraggiare una riflessione profonda, toccando aspetti fondamentali della consapevolezza e della comprensione. Uno spazio fisico e virtuale dove i contributi individuali possono evolversi e generare cambiamenti concreti nella società e nel mondo del business, stimolando un dialogo che arricchisce la visione collettiva.

Women4Inclusion rappresenta l’evoluzione naturale di Women4Women, progetto editoriale corporate di Fujifilm che, oltre alla prospettiva femminile all'interno dell’azienda, dà voce a donne provenienti da contesti personali e professionali diversi, ampliando il dialogo oltre i confini della multinazionale. Con Women4Inclusion, il progetto si espande ulteriormente includendo temi legati all’inclusione e alla diversità, dando voce a donne e uomini che promuovono questa cultura su scala globale.

È proprio nel mese di ottobre, Global Diversity Awarness Month, che Fujifilm presenta Women4Inclusion, un viaggio attraverso 29 storie provenienti da tutto il mondo, dal Brasile, al Giappone, dagli Stati Uniti all’Europa. Questa raccolta di racconti prende vita attraverso le fotografie scattate da Valentina Tamborra, fotoreporter di fama internazionale e Ambassador di Fujifilm, e dall’agenzia Cultura Creative, che da anni celebra la diversità.

All’interno delle 191 pagine, ogni storia diventa un tassello di una più ampia ricerca collettiva, volta a comprendere come le diversità possano arricchire non solo le persone, ma anche le organizzazioni e le comunità in cui vivono.

Implementare la diversità, l’equità e l’inclusione all’interno di un’azienda non è un compito facile. Richiede un cambiamento culturale, l’abbattimento di abitudini radicate e la sfida a prospettive distorte. Richiede un impegno continuo e azioni costanti per migliorare la rappresentazione e le esperienze dei gruppi emarginati.” - Afferma Luana Porfido, European Head of Corporate Communication and ESG Management FUJIFILM Europe GmbH. – “Sebbene le organizzazioni possano incontrare ostacoli lungo questo percorso, promuovere una forza lavoro e una società più inclusiva e diversificata è essenziale per il progresso.”

 

Le diverse voci all’interno di Fujifilm si uniscono attraverso i vari contributi presenti in Women4Inclusion.

Andreas Hahn, Product Compliance Coordinator and Environment, Quality and Regulatory Corporate Division (EQR) del Dipartimento Europeo ESG in Germania, racconta come trae ispirazione dalla Generazione Z che lotta per un mondo più libero e inclusivo: “Il silenzio non è più un’opzione. Noi siamo il cambiamento!”. Tatjana Nielsen, Program Quality Manager FUJIFILM Diosynth Biotechnologies in Danimarca, è una donna di 54 anni che si impegna costantemente per crescere, sia a livello personale sia professionale. Nel corso della sua carriera ha deciso di impegnarsi per “fare la differenza”, soprattutto di fronte a progetti aziendali sempre più complessi. Racconta come, nel corso di un processo di ristrutturazione dell’organigramma, sia riuscita a non lasciare indietro nessun collaboratore e a essere un supporto presente e motivante per tutti.

In Polonia, quattro fotografe di talento Dorota Kaszuba, Karolina Jonderko, Silvia Pogoda ed Ewa Meissner hanno lanciato i workshop di fotografia “Women4Women”, dedicati alle donne, per condividere competenze, esperienze e promuovere la diversità di genere nella comunità artistica.

Fujifilm ha deciso di iniziare un percorso per l’inclusione e la diversità che affonda le proprie radici nel purpose aziendale: “Giving our world more smiles” attraverso innovazioni responsabili e sostenibili guardando avanti, non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche umano, contribuendo ad un impatto positivo sulla società.

Promuovendo un ambiente di lavoro diversificato e inclusivo, l’azienda crea uno spazio dove ogni individuo può contribuire al meglio delle proprie capacità, portando nuove idee e prospettive che arricchiscono l’organizzazione nel suo insieme.

Tra i contributi esterni a Women4Inclusion spicca Marina Marinetti, Condirettore del magazine Economy, che, insieme alle sue colleghe, ha ideato il progetto Herconomy. Due volte l’anno la rivista si trasforma per dare voce alle donne e promuovere le aziende che integrano inclusione e parità di genere nei loro modelli di business.  Fujifilm ha creduto fin da subito in questa iniziativa, partecipando a più edizioni e raccontando gli sforzi, le iniziative e i progressi raggiunti.

Non solo, il Prof. Dr. Mark Oette è a capo del reparto di Medicina Interna presso l’Ospedale Augustinerinnen di Colonia dal 2008. Nel 2020 ha fondato un’organizzazione no-profit che fornisce assistenza medica di base a persone che non hanno un accesso adeguato al sistema sanitario standard. CAYA sta per “Come As You Are” (Vieni come sei), perché tutti sono i benvenuti, senza restrizioni sull’accesso. “Il nostro impegno si basa sul fatto che in Germania diverse categorie di persone ricevono cure mediche inesistenti o insufficienti. Questo vale, ad esempio, per persone senza fissa dimora, senza assicurazione sanitaria, senza uno status di residenza definito, rifugiati e altri che non riescono a stabilire una continuità di cura nel sistema sanitario.”

E ancora Francesca Sforza, giornalista del quotidiano La Stampa e responsabile dell’inserto letterario Tuttolibri e del domenicale Specchio, evidenzia come l’avvento di Internet rappresenti “la prima grande esperienza di inclusione collettiva delle masse globali” che ha portato ad un cambiamento radicale nella vita delle persone e al rafforzamento dei concetti di inclusione, diversità e uguaglianza.

Per maggiori informazioni
Ufficio Stampa
Gaia Palma
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