Il circo capovolto al Massari di San Giovanni in Marignano (RN)

Sabato 3 Gennaio 2024, ore 21 Liberamente tratto dal romanzo di Milena Magnani di e con Andrea Lupo diretto da Andrea Paolucci
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Al Teatro Massari di San Giovanni in Marignano (RN)

 Sabato 3 Gennaio 2024, ore 21

Il circo capovolto

di Teatro delle Temperie

Due storie parallele ma strettamente intrecciate, quella di Branko e quella di suo nonno Nap’apò, due generazioni di rom in questa Europa in cui le etnie nomadi hanno vissuto e vivono ancora vite separate, vite “a parte”. Una generazione è finita nei campi di concentramento, la successiva nei campi rom alle periferie delle grandi città.


 Sabato 3 Gennaio 2024, ore 21

"Un vortice in cui memoria, appartenenza, sangue si mescolano a guerra, deportazioni,tradimenti, fughe e vendette.Uno spettacolo commovente e travolgente. Favola, confessione,epopea familiare, Storia collettiva. In cui i tragici eventi raccontati acquistano una luceparticolare, tramite il filtro dello sguardo curioso e incantato dei bambini e l'incombentepresenza della magia dello “szerelem”; quell’amore per l’arte che dalle vene della stirpe Hrabalarriva direttamente a quelle degli spettatori, creando una connessione e un’atmosfera unica,che lascia il segno in ognuno."Due storie parallele ma strettamente intrecciate, quella di Branko e quella di suo nonno Nap’apo, duegenerazioni di rom in questa Europa in cui le etnie nomadi hanno vissuto e vivono ancora vite separate,vite “a parte”. Una generazione è finita nei campi di concentramento, la successiva nei campi rom alleperiferie delle grandi citta.Branko Hrabal in fuga dall’Ungheria si rifugia in un campo rom in Italia. Porta con se dieci scatolonicontenenti quel che rimane del famoso circo ereditato da suo nonno.Circo che ha dovuto bruscamente interrompere la sua attività durante la Seconda Guerra Mondiale,quando i nazisti ne hanno prima rinchiuso e poi sterminato tutti gli artisti. Branko non sa che farsene diquesta eredità pesante ed ingombrante. Ma nel campo trova un gruppo di bambini curiosi che loobbligano a raccontare la storia di quel circo, che e la storia della sua famiglia e che è in sintesi la storiadell’Europa da cui tutti discendiamo.Lo spettacolo nasce, prima di tutto, dalla curiosità verso un popolo, quello Rom, che pur vivendoall’interno della nostra comunità, non ne ha mai veramente fatto parte e ha mantenuto nei secoli lapropria identità pur mescolandosi e immergendosi in culture diverse, tra popoli differenti. Le differenzesono il vero filo rosso di questo spettacolo.

Differenze come valori aggiunti e non come ostacoli, noncome limiti invalicabili, non come pretesti per allontanarsi.Differenze come occasioni, come opportunità, come incontri. Differenze fra le persone che vivonoall’interno dei campi; fra chi vive nei campi e chi vive fuori. Differenze fra chi arriva nei campi e chinasce già nei campi e da lì non ha nessuna speranza di andarsene. Differenze fra chi non e neppurepiu in grado di immaginare una differenza per sé, per la propria famiglia, per la propria gente e chiinvece riesce ancora a vedere negli occhi curiosi dei bambini una possibilità di futuro e forse di riscatto" (Andrea Paolucci)

 

IL CIRCO CAPOVOLTO

Liberamente tratto dal romanzo di Milena Magnani

di e con Andrea Lupo
diretto da Andrea Paolucci
musiche originali David Sarnelli
una produzione Teatro delle Temperie
in collaborazione con Teatro dell’Argine
con il sostegno della Provincia di Bologna e della Regione Emilia-Romagna.

RICONOSCIMENTI:

Vincitore del Roma Fringe Festival edizione 2017:
MIGLIOR DRAMMATURGIA, MIGLIOR ATTORE E PREMIO DEL PUBBLICO
Vincitore del Palio Ermo Colle 2020: PREMIO DEL PUBBLICO
Vincitore del Premio Mauro Rostagno 2021: PREMIO DEL PUBBLICO

Ufficio Stampa