Comunicati Stampa
Non Profit

VITILIGINE: FINALMENTE SULLA VIA DELLA CURA

Un grande passo avanti verso la cura della vitiligine, considerata una delle malattie con i più bassi indici di qualità della vita e che in Italia colpisce quasi 1 milione di persone: è stato pubblicato il 21 agosto 2020 dalla prestigiosa “Frontiers in Medicine” il risultato della nuova ricerca dell’Università degli Studi di Padova, coordinata dal Dottor Matteo Bordignon, medico dermatologo e ricercatore di fama internazionale, da anni dedito alla ricerca sulla vitiligine.
Vicenza, (informazione.it - comunicati stampa - non profit)

E' stato pubblicato il 21 agosto 2020 dalla prestigiosa “Frontiers in Medicine” il risultato della nuova ricerca dell’Università degli Studi di Padova, coordinata dal Dottor Matteo Bordignon, medico dermatologo e ricercatore di fama internazionale, da anni dedito alla ricerca sulla vitiligine nonché direttore scientifico della neonata Associazione Difesa Pazienti con Vitiligine (ADIVIT), con cui si dimostra per prima volta al mondo come l'iniezione di una singola proteina nella coda di topo riesca a far sviluppare la malattia, senza nessun ruolo del sistema immunitario. Si tratta di una vera e propria rivoluzione: l'intuizione di qualche anno fa dello stesso Bordignon trova totale conferma sperimentale anche nello sviluppo del modello animale, spalancando le porte a nuove possibilità terapeutiche finora ritenute non praticabili.

La vitiligine è una malattia della pelle che si manifesta con la formazione di chiazze cutanee acromiche in vari distretti corporei. Non ci sono dati sicuri sul numero di persone affette: si stima che colpisca circa l’0,5-2% della popolazione mondiale, quasi 100 milioni di persone, cifra sicuramente sottostimata, visto che molti pazienti rinunciano alle cure, ancora poco efficaci. Nonostante sia considerata una patologia solo di tipo “estetico”, è tra le malattie con i più bassi indici di qualità della vita, per l’impatto psicologico “devastante” che causa nei pazienti, socialmente a disagio nelle relazioni, sia nella vita professionale che privata. Tra le sue "vittime illustri" anche Michael Jackson, Mara Maionchi, Francesco Cossiga, Kasia Smutniak, Luca Onestini.

 Il Dottor Matteo Bordignon, medico dermatologo e ricercatore di fama internazionale, è da sempre in prima linea nella ricerca di una cura per la vitiligine e coordina un gruppo multidisciplinare di ricerca dell’Università degli Studi di Padova. Dopo la sua prima pubblicazione sul tema nel “Journal of Dermatological Science” (una delle riviste più autorevoli nel campo della ricerca dermatologica), in cui si identificava per la prima volta una particolare proteina denominata MIA (acronimo per Melanoma Inhibitory Activity) come possibile reale causa dell’espressione clinica della patologia, lo studio del gruppo di ricerca italiano aggiunge ora un ulteriore fondamentale tassello per giungere ad una cura: “Abbiamo precedentemente dimostrato che una proteina chiamata MIA è presente nella pelle dei pazienti affetti da vitiligine e che agisce minando l’adesività dei melanocitici (le cellule che producono la melanina, il naturale pigmento della nostra pelle)” – afferma il Dottor Bordignon – “Tale proteina agisce tramite la rottura delle molecole di adesione tra i melanociti (le cosiddette integrine) e la membrana basale (la struttura che separa l’epidermide dal derma e su cui si appoggiano i melanociti) e provoca il distacco completo delle cellule pigmentate, le quali, senza attivare le sentinelle immunitarie dell’organismo, abbandonano la parte di pelle interessata, privandola del tutto della melanina e creando di conseguenza le macchie bianche”.
“Questo nuovo studio” - prosegue il Dottor Bordignon - “dimostra in modo inequivocabile e per la prima volta al mondo il ruolo chiave di tale proteina nella genesi della malattia poiché siamo riusciti a riprodurre un modello animale di vitiligine mediante l’iniezione di tale proteina nella coda di topo”. Nel dettaglio dello studio sperimentale, venti topi pigmentati sono stati scelti per gli esperimenti e hanno ricevuto iniezioni nella coda di soluzione salina (gruppo di controllo) o di soluzione salina + proteina MIA in concentrazione 1% (gruppo trattato). Il gruppo di controllo non ha mostrato alcun segno di depigmentazione. Il gruppo trattato ha mostrato, invece, zone nette di depigmentazione completa nelle aree interessate dall’iniezione, con la comparsa di macchie bianche e sbiancamento del pelo. L'esame istologico della coda nella zona trattata ha evidenziato l'assenza di melanociti, senza alcun coinvolgimento del sistema immunitario, confermando il distacco del melanocita ad opera della sola proteina MIA. Questi dati, assieme alla precedente osservazione della presenza della proteina MIA nei pazienti affetti da vitiligine, confermano il ruolo chiave di tale sostanza nella genesi della vitiligine.

Quali possono essere i risvolti terapeutici di tale scoperta?

“Le conseguenze di tale studio ai fini terapeutici sono enormi” - spiega il dottor Bordignon – “poiché è la conferma definitiva che la cura di tale patologia non passa esclusivamente per l’inibizione del sistema immunitario, strada che fin qui ha dato pochi risultati in termini di ripigmentazione per i nostri pazienti, ma deve necessariamente coinvolgere il blocco della funzionalità della proteina MIA e lo stimolo dell’adesività dei melanociti. Fin dalle prime osservazioni del ruolo di tale proteina nella vitiligine, ci siamo dedicati allo studio di specifici inibitori che riescano a disinnescare la forza dirompente di tale proteina: con tali attuali evidenze scientifiche, la strada verso nuove possibilità terapeutiche si fa decisamente più spianata e in discesa”.

Per seguire ADIVIT (Associazione Difesa Pazienti con Vitiligine) su Facebook e Instagram. Per maggiori informazioni: associazioneadivit@gmail.com

 

SCHEDA 1: VITILIGINE DATI SINTETICI

Prevalenza della vitiligine nel mondo: tra 0,5 e 2% della popolazione, in Italia: circa 0,7-1 %

Circa 100 milioni di pazienti al mondo, di cui 700mila - 1 milione in Italia
Età media di insorgenza: tra i 10 e i 30 anni. In aumento i casi in età pediatrica.

Forme di vitiligine: non-segmentaria e segmentaria.

La forma non-segmentaria è la più diffusa al mondo ed è la classica forma simmetrica e progressiva che colpisce in particolare volto e arti superiori e inferiori. La forma segmentaria è più rara e colpisce una sola zona del corpo, monolateralmente e stabilmente, senza nessuna tendenza alla progressione.

Terapie ad oggi disponibili: corticosteroidi, altri immunosoppressori topici (inibitori calcineurina), fototerapia UVB, fototerapia UVA+psoraleni, vari antiossidanti da assumere per via orale, metodiche chirurgiche (trapianto di melanociti). Spesso insuccesso terapeutico.

Impatto sociale della patologia: definito da molti studi “devastante”, specie nelle forme più avanzate.

Personaggi famosi affetti da vitiligine: Michael Jackson, Mara Maionchi, Francesco Cossiga, Kasia Smutniak, Luca Onestini.

 

SCHEDA 2: DOTTOR MATTEO BORDIGNON

Il Dottor Matteo Bordignon è medico-chirurgo, specialista in dermatologia e venereologia, dottore di ricerca in biomedicina e scienze immunologiche. Ricercatore di fama internazionale con all’attivo una ventina di pubblicazioni scientifiche, da anni è dedito alla ricerca sulla vitiligine nonché direttore scientifico della neonata Associazione Difesa Pazienti con Vitiligine (ADIVIT). Dopo gli studi classici nella sua città natale di Bassano del Grappa (VI), si è laureato nel 2004 in Medicina e Chirurgia all’Università di Padova con 110/110 e lode e ha ottenuto nel 2009 la specializzazione in Dermatologia e Venereologia. Coordina un gruppo multidisciplinare di ricerca dell’Università degli Studi di Padova. Dopo la sua prima pubblicazione sul “Journal of Dermatological Science”, in cui si identificava per la prima volta una particolare proteina denominata MIA (Melanoma Inhibitory Activity), con il nuovo studio pubblicato ad agosto 2020 sulle riviste scientifiche internazionali ha dimostrato in modo inequivocabile e per la prima volta al mondo il ruolo chiave della proteina MIA nella genesi della malattia, aprendo così la strada a nuove possibilità terapeutiche.

 

 

Per informazioni di carattere scientifico: 
Dr. Matteo Bordignon - matteo.bordignon@gmail.com 
Medico-Chirurgo
Specialista in Dermatologia e Venereologia
Dottore di Ricerca in Biomedicina e Scienze Immunologiche

Per Adivit:
associazioneadivit@gmail.com @adivitiligine #adivit_associazione #adivit


Per contatti con la Stampa, relativi ad interviste o articoli:
Ufficio Stampa ADIVIT
Zelo Networking di Dalla Pozza Lorenza - Tel. 347 2325275 info@zelonetworking.it

Per maggiori informazioni
Contatto
Zelo Networking di Dalla Pozza Lorenza
Zelo Networking di Dalla Pozza Lorenza
Benedetto Croce
36030 Costabissara Italia
dallapozzalorenza@legalmail.it
3472325275
Ufficio Stampa
Lorenza Dalla Pozza
Zelo Networking di Dalla Pozza Lorenza
Benedetto Croce
36030 Costabissara Italia
lorenza.dallapozza@gmail.com
3472325275