Successo per gli eventi organizzati dalla showgirl Margot Ferrari

Nelle ultime settimane il mood in Calabria si è fatto particolarmente glamour grazie a degli eventi organizzati da Margot Ferrari, che hanno avuto uno straordinario successo.

La showgirl, che abbiamo appena rivisto in tv accanto a Valerio Merola per la finale di "Bravissima" (andata in onda su Canale Italia e Sky 913), si sta infatti dedicando a questa nuova attività che è iniziata per gioco ma la sta appassionando molto: nel mese di aprile ha realizzato al Fondaco di Davoli Marina eventi con ospiti Valerio Merola e Mauro Marin, ma anche Miriana Trevisan, mentre al T Bone di Soverato ne ha organizzato uno con special guest Emanuela Titocchia. E questo è solo l'inizio: c'è molto altro che bolle in pentola. 

D'altra parte non c'è da stupirsi, dato che negli anni Margot Ferrari ha dimostrato di essere una donna e un'artista instancabile, mossa dalla voglia di fare nuove esperienze e di affrontare nuove sfide professionali in grado di farla crescere anche a livello personale.

«Sono calabrese nata a Soverato e il mio sogno, fin dalla tenera età, è sempre stato quello di fare la showgirl: mi piacevano programmi come “Non è la Rai” e uno dei miei idoli era Lorella Cuccarini, una showgirl completa. Io da bambina ero timida e insicura, ma ho imparato a sbloccarmi davanti alla telecamera» - racconta Margot, che nel corso degli anni ha costruito una carriera invidiabile.

In tv ha condotto svariati programmi su canali locali e non solo, basti pensare alla già citata esperienza a “Bravissima”: «Valerio Merola mi ha dato questa bellissima opportunità di mettermi in gioco perché a visto in me un potenziale» - spiega
Ha poi lavorato per nove anni in teatro e il suo talento per la recitazione l'ha portata anche a girare un film dal titolo “A pranzo la domenica”, diretto da Maria Sellitti e con protagonista Lorenza Indovina, che uscirà prossimamente al cinema.

E non dimentichiamo la sua carriera musicale: Margot ha pubblicato diversi singoli tra cui “Ci vorrebbe un'app”, diventato un vero e proprio tormentone.