SETTORE HOME RESTAURANT: LA FIPE CONTINUA A DIFFONDERE FAKE NEWSSETTORE HOME RESTAURANT: LA FIPE CONTINUA A DIFFONDERE FAKE NEWS

Gaetano Campolo Ceo della Home restaurant Hotel punta il dito contro la FIPE: Siamo Esercizi Privati da vostro Statuto non siamo di vostra competenza.

Una storia che ha radici ormai storiche e ripresa ancora oggi sempre dalla diffusione di informazioni false da parte della FIPE oggi 7 Dicembre 2023 attraverso una nota stampa. 

Già nel lontano 2017 la Fipe ha pressato il Governo Italiano con il fine di promuovere la ddl Home Restaurant 26/47 fortunatamente giudicata dall'Antitrust scellerata e discriminatoria ad Aprile della stesso anno. 

La reazione della FIPE è stata contro la pronuncia dell'Autorità Garante comunicando alla stampa che l'Antitrust si sbaglia. Eppure non è così ed anche la sentenza del Giudice di San Miniato, nel 2020, lo dimostra tanto che ha condannato il Comune a risarcire l'Home Restaurant in quanto in assenza di legge vale il Parere del Ministero dell'Interno del febbraio 2019 richiesto ed ottenuto dalla Home Restaurant Hotel che conferma la possibilità di svolgere Home Restaurant grazie alla tutela riconosciuta dall'articolo 41 della Costituzione anche se limitati a 5 mila euro annui netti come previsto per privati ed amatoriali.
La Confcommercio sta diffondendo notizie false in giro per l'Italia tanto che, nel Giugno 2023, abbiamo depositato presso le Autorità in due città diverse, con un testimone truffato, le prove anche audio che Confcommercio fa eseguire pratiche costose a privati per svolgere Home Restaurant, in alcuni casi facendo anche fare ristrutturazione casa con regole che nemmeno i ristoranti classici devono rispettare sulla base sempre di nessuna legge nazionale. Nonostante tutto la Confcommercio di Reggio Calabria ha anche risposto recentemente al nostro quesito confermando che la loro Associazione non tratta questo genere di attività in quanto attività private. Si chiede dunque Gaetano Campolo Ceo della Home restaurant Hotel srl, come è possibile che oggi 7 Dicembre la FIPE  pubblica una nota stampa titolata: HOME RESTAURANT AGGIORNAMENTI ED AZIONI FEDERALI, il cui contenuto assolutamente diffamatorio parla ancora di licenza di somministrazione che per i privati occasionali non può esistere e sopratutto non potrà mai esistere per il settore Home Restaurant in quanto non vi è stoccaggio di merce ma di parla di prodotti acquistati e venduti in giornata e non ad un pubblico indistinto bensì ad un pubblico distinto e definito e sopratutto non viene svolta in modo continuativo ma massimo tre giorni a settimana. 

Ancor più grave è la pubblicazione di una parte del contenuto della Conferenza Stato Regioni a noi segretate come da email ricevuta attraverso PEC, non fosse che a capo della Conferenza Stato Regioni vi è Massimiliano Fedriga Presidente della Regione FVg che tramite Massimo Giordano ex dirigente della Confcommercio per 14 anni, ha emanato una legge regionale anticostituzionale nel 2023 inserendola nel Mercato Commercio mentre il settore Home Restaurant fa parte del Mercato Concorrenza.

Insomma gli organi federali della FIPE, diffondendo queste notizie false e fuorvianti, confondono ancora di più gli italiani che in migliaia ci contattano a volte disperati o truffati da varie Confcommercio.  Bloccare il settore Home Restaurant in Italia culla delle startup di questo settore cui siti madre sono tutti made in Italy vuol dire bloccare il settore a livello non solo Nazionale ma sopratutto a livello Internazionale essendo noi piattaforme scoperte di Diritti e Dignità. Inutile dire che già il settore è vittima di uno sciacallaggio di piattaforme illegali ed inutili sono la nostre denunce perché sono piattaforme sotto il controllo della FIPE "pappa e ciccia" con molti dirigenti di Autorità dello Stato. 

Se per il Governo non vi è attenzione a questa annosa questione per la FIPE siamo il loro più importante pensiero che li accompagna prima dell’Immacolata Concezione, chiosa incredulo Gaetano Campolo. 

La Home Restaurant Hotel srl ha dato mandato al suo legale diffidando la FIPE ,attraverso PEC, la rimozione immediata della nota stampa con conseguente esposto a tutte le Autorità Competenti e segnalazione alla Commissione Europea conclude la nota stampa.