Sì alle vaccinazioni obbligatorie ai minori, Meritocrazia Italia: sia anche un modo per responsabilizzare lo Stato
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L'esperienza della pandemia ha lasciato non poche ombre sulla sicurezza dei vaccini. L'introduzione dei vaccini covid comeprofilassi non obbligatoria ma comunque indispensabile per godere di diritti fondamentali e libertà costituzionali ha nutrito le fila dei c.dd. no-vax.
Meritocrazia Italia, dopo essersi a lungo interrogata in merito alla sicurezza degli stessi e sugli effetti collaterali e reazioni avverse che alcuni riconducono alla somministrazione, senza dimenticare di affrontare la spinosa questione della risarcibilità delle lesioni e dei decessi attribuiti a vaccini medesimi, ha chiesto massimo rigore e trasparenza nell’accertamento della verità agli organi inquirenti.
Questa questione, però, non è sovrapponibile a quella relativa all'obbligo vaccinale per i bambini per patologie quali tetano, difterite, pertosse, poliomielite, morbillo, varicella, parotite, rosolia, epatite B, haemophilus influenzae.
Non si dimentichi che grazie ad attente politiche di prevenzione e alla introduzione della vaccinazione di massa è stato possibile debellare (o comunque relegare a pochi casi sporadici) malattie gravissime, capaci di procurare lesioni permanenti severe ed addirittura la morte dei piccoli pazienti quali la poliomielite, il tetano, la difterite o il morbillo, per citarne alcune.
Oggi la politica torna ad interrogarsi in ordine alla opportunità di imporre la vaccinazione dei minori anche contro la volontà dei genitori per i seguenti patogeni: rosolia, varicella, parotite, morbillo. Proprio quando i pediatri tornano a chiedere di alzare l’attenzione sulla vaccinazione dopo l’aumento preoccupante di casi di morbillo in Europa.
L’eliminazione dell’obbligo vaccinale, da un lato potrebbe responsabilizzazione i genitori, chiamati ad effettuare una scelta fondamentale per la salute dei propri figli, dall'altro potrebbe essere fraintesa, insinuando dubbi in ordine alla sicurezza della profilassi vaccinale.
Meritocrazia Italia ricorda che la vaccinazione è rivolta non soltanto alla tutela di chi vi si sottopone, che dovrebbe maturare maggiore capacità di resilienza in caso di contagio, ma anche alla tutela della collettività, grazie alla ormai nota “immunità di gregge”, che si ottiene solo quando una comunità beneficia di una percentuale particolarmente alta di vaccinati capace di evitare la diffusione dei virus e proteggere anche quegli individui che, per patologia o caratteristiche intrinseche non possono sottoporsi alla vaccinazione oppure che, seppur vaccinati, non hanno sviluppato antigeni.
Quella della vaccinazione non è una scelta esclusivamente individuale, ma rientra a pieno titolo nelle politiche sanitarie di ogni Paese.
È vero che anche i vaccini più sicuri hanno causato alcune rarissime reazioni avverse, ben prima del covid. Un rischio, però, statisticamente trascurabile, forse il prezzo da pagare per il benessere di tutti.
Meritocrazia Italia si esprime convintamente a favore della obbligatorietà di tali vaccini, anche affinché eventuali reazioni avverse o effetti collaterali rientrino nella responsabilità dello Stato, chiamato al dovuto risarcimento.
Stop war.
Roma, lì 30 Ottobre 2024
Meritocrazia Italia
Il Presidente Walter Mauriello
Ufficio Stampa
Nicola Barbatelli
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