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Droga a Cagliari: nei centri sociali controlli e prevenzione non esistono

Interessante incontro dei volontari di Mondo Libero dalla Droga durante una iniziativa di prevenzione alla Facoltà di Lettere e Filosofia. Particolarmente interessante l’incontro con quattro studenti, due ragazzi e due ragazze, che volentieri hanno dialogato con i volontari raccontando esperienze personali nel mondo della droga.
Cagliari, (informazione.it - comunicati stampa - fiere ed eventi)

 

Per i volontari di Mondo Libero dalla Droga non è raro che durante le iniziative di prevenzione si facciano incontri con persone interessate, dai quali scaturiscono interessanti dibattiti e scambi di idee. È successo nella serata di ieri, lunedì 25 novembre, all’ingresso della Facoltà di Lettere e Filosofia a Cagliari dove i volontari hanno distribuito ai ragazzi e docenti centinaia di opuscoli informativi sugli effetti causati dalle sostanze stupefacenti.

Particolarmente interessante l’incontro con quattro studenti, due ragazzi e due ragazze, che volentieri hanno dialogato con i volontari raccontando esperienze personali nel mondo della droga. “Purtroppo, ho fatto uso di droghe anche pesanti, fino a toccare il fondo – ha dichiarato E. una ragazza iscritta alla facoltà di Psicologia – per fortuna ne sono uscita grazie all’aiuto di tante persone e alla voglia di volerne uscire. È facile cadere in quel mondo quando si vive in un ambiente degradato e in mezzo a tante difficoltà economiche. Si fa uso di droghe anche pesanti per sfuggire alla realtà e per “adeguarsi all’ambiente”. Frequentavo i centri sociali – racconta ancora E. – in quell’ambiente non esiste nessuna prevenzione né controlli. Frequento ancora ambienti dove si trova facilmente la droga, ma non ne faccio più uso. Apprezzo molto il vostro lavoro di informazione che ritengo molto utile per informare chi ancora non ci è caduto. - ha proseguito E. chiedendo ai volontari di poter avere altri opuscoli informativi su eroina e cocaina.

Una testimonianza dalla quale emerge la voglia di comunicare la propria esperienza di vita, quasi a mettere in guardia gli amici da un pericolo sempre incombente.  

Di altro tenore e parere l’opinione di F. amica di E. anch’essa iscritta a Psicologia che ha espresso un punto di vista diverso dalla sua amica. Infatti, ha affermato, “fare uso di droga non dipende dallo status sociale, dall’essere ricchi o poveri o dall’ambiente degradato in cui uno vive, che sicuramente possono essere delle concause ma, a mio parere, non sono determinanti. Vivere in un ambiente familiare sano ti tiene lontano da quel mondo – ha proseguito F. - ma è fondamentale ricercare dentro sé stessi la propria identità spirituale, non tanto come religione o credo di appartenenza, ma come spiritualità che è l’essenza stessa dell’Essere umano”. Una riflessione inaspettata che denota una maturità non comune per una ragazza così giovane, che i volontari hanno apprezzato e condiviso appieno nel contenuto e ha fatto emergere punti di vista diversi tra giovani dello stesso gruppo, sicuramente provenienti da esperienze di vita diverse.

Questi momenti di confronto confermano quanto siano importanti per la prevenzione iniziative basate in primo luogo sull’informazione perché, come scriveva il filosofo L. Ron Hubbard: “l’arma più efficace nella guerra contro la droga è l’istruzione” e, aggiungono i volontari, il confronto, per far sì che l’esperienza di ciascuno possa essere d’aiuto ed esempio agli altri.

Oltre alla distribuzione di ieri presso l’Università, sabato 23 novembre una iniziativa è stata fatta a La Maddalena e, nella giornata di martedì 26, i gruppi dei volontari delle rispettive città distribuiranno centinaia di libretti informativi a Olbia, Monserrato e Nuoro coinvolgendo cittadini ed esercenti delle comunità interessate.

Info: www.noalladroga.it  

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