Nuovo modello di sicurezza

Ci sono doppi Uffici territoriali, doppie volanti, doppi Reparti Prevenzione Crimine, doppi Reparti Mobili, doppie Polizie Scientifiche, doppi cinofili, doppi Reparti a Cavallo, doppie Caserme, doppie utenze, doppi affitti, doppie dotazioni, doppi veicoli e mezzi, doppie dotazioni tecnologiche, doppie Sale Operative, doppi… doppi di tutto, in tutto e per tutto con risultati disastrosi che non riescono a strappare il Cittadino dalle grinfie della criminalità
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Napoli, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

Lettera aperta

Preg.mo  Presidente della Repubblica
Prof. Sergio MATTARELLA, Roma

Preg.mo Presidente del Senato
Avv. Ignazio LA RUSSA, Roma

Preg.mo        Presidente della Camera dei Deputati
On.le Lorenzo FONTANA, Roma

Preg.mo Presidente del Consiglio dei Ministri
On.le Giorgia MELONI, Roma

Pregg.mi Ministri, Senatori e Deputati della Repubblica


Oggetto: Sicurezza nelle Città – urgenza di un nuovo modello.


On. Presidente della Repubblica, On. Presidente del Senato, On. Presidente della Camera, On. Presidente del Consiglio, Onn.li Ministri, Onn.li Senatori e Onn.li Deputati

l’attuale modello di Sicurezza è, da decenni, oltremodo obsoleto e costosissimo.

Abbiamo Forze di Polizia a “competenza generale” duplicate nei compiti, come per la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri.

Ci sono doppi Uffici territoriali, doppie volanti, doppi Reparti Prevenzione Crimine, doppi Reparti Mobili, doppie Polizie Scientifiche, doppi cinofili, doppi Reparti a Cavallo, doppie Caserme, doppie utenze, doppi affitti, doppie dotazioni, doppi veicoli e mezzi, doppie dotazioni tecnologiche, doppie Sale Operative, doppi… doppi di tutto, in tutto e per tutto con  risultati disastrosi che non riescono a strappare il Cittadino dalle grinfie della criminalità e che per questo implora continuamente aiuto.

Il tutto con spaventose doppie catene di comando che assorbono più del 50% delle risorse destinate all’Ordine e alla Sicurezza Pubblica.

A questa voragine di soldi pubblici si aggiungono le Polizia Municipali e Locali che potrebbero essere assorbite, insieme ai Comandi Stazione, stante le loro specializzazioni, a colmare gli spaventosi vuoti per le attività di Polizia Stradale, o dai Commissariati per il controllo del territorio ormai inesistente per la gravissima e pluriennale  carenza di personale.

Se solo si calcolano le tre diverse catene di Comando già parliamo di miliardi e miliardi di euro risparmiati che potrebbero essere investiti nel mantenere un ottimo e moderno modello di sicurezza civile, presente in ogni Città d’Italia, anche nelle Città cd. sperdute, con un coordinamento reale concreto, efficace, aggiornato e costantemente online con un controllo reale e concreto di ogni parte della Repubblica Italiana in tempo reale.

E’ oltremodo ovvio lo spreco di questo oceano di danaro pubblico che, con questo modello oltremodo obsoleto, aggrappato a logiche ormai fuori dalla vita reale, non basterà né ora e ne mai, quindi si continua con personale eternamente insufficiente, mezzi eternamente pochi, dotazioni eternamente scarse, Prefetture in perenne difficoltà nel reperire risorse, etc etc etc etc

Un voragine senza fine che, da decenni, ancora rincorre i tempi ma che, con l’unificazione, sarebbe  ancor più avanti dei tempi e costantemente pregnante e presente nelle attività di prevenzione dei reati e di reale e capillare controllo del territorio con almeno tre volanti a turno sul territorio.

Così la criminalità non avrebbe spazio ed ossigeno per potere essere padrona di interi rioni e parti di Città ed il Cittadino, a cui tutto l’apparato sicurezza è dedicato, sarebbe libero di vivere la sua Città e la sua vita sia privata che professionale.

Mentre il cittadino grida e invoca sicurezza da decenni, ancora non si decide di adottare il modello di una unica Polizia che, con le attuali eccezionali risorse economiche,  non sarebbe nemmeno bisognevole di aumenti o adeguamenti per contratti, acquisti delle carenti e triple divise e di tutto quanto necessario per realizzare questo efficace modello di sicurezza ancora non adeguato ai tempi e alla criminalità che si evolve sempre più conquistando spazi sempre più grandi tanto da intaccare finanche le Istituzioni.

On. Presidente della Repubblica, On. Presidente del Senato, On. Presidente della Camera, On. Presidente del Consiglio, Onn.li Ministri, Onn.li Senatori e Onn.li Deputati

la storia di alcuni Corpi è oltremodo nota, come per l’antichissimo Corpo Forestale dello Stato, accorpato inspiegabilmente ad un corpo militare ! I boschi, i fiumi i territori sono ormai terre di nessuno, senza alcuna prevenzione e tempestivo intervento, la tutela e sicurezza dei cittadini è ad evidente rischio !       

Se questa decisione fosse stata presa ai tempi del Generale dei Carabinieri, Presidente del Co.ce.r., Antonio PAPPALARDO, quella sicurezza avrebbe, da decenni, garantito un solido e duraturo sviluppo della Repubblica Italiana.

Rammentiamo che l’Italia è l’unico paese in Europa ad avere due polizie di cui una militare che non potrebbe svolgere funzioni di autorità di Pubblica Sicurezza, rammentiamo che tutte le Istituzioni sono necessarie ma ognuno di essa deve svolgere compiti attinenti alle proprie caratteristiche, se ad ordinamento civile o militare; nell’anno 2015, l’Europa ci chiese di adeguarci a quello che esiste in tutti i paesi europei ma l’Italia come sempre ha continuato ad essere un paese a sé, e poi ci si lamenta quando l’Europa ci chiede di essere europei !        

Auspicando in un Vostro Onorevole risolutore intervento, si porgono deferenti saluti. 

Originale custodito agli atti
Napoli, 18 maggio 2023


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