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Carlo Spinelli (Italia dei Diritti), mettiamo le persone comuni al centro della politica italiana per dire no ai vari Vannacci

"Il male dell'Italia non sono gli immigrati, i transgendere o le coppie di fatto ma chi intende la politica come il generale Vannacci". Sintetizza così la propria nota stampa il responsabile per la Politica Interna del movimento Italia dei Diritti prendendo spunto da quanto sta succedendo all'interno del movimento Il Mondo al Contrario sul quale penderebbero denunce di minacce e pressioni con successive espulsioni
Roma, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

Roma 01 ottobre 2024: Con una nota stampa il responsabile nazionale per la Politica Interna del movimento Italia dei Diritti Carlo Spinelli torna a parlare dell'eurodeputato Vannacci alla luce delle notizie che in questi giorni hanno scosso il  movimento che fa riferimento allo stesso generale e che è in procinto di diventare un vero e proprio soggetto politico: "La candidatura e la successiva elezione al parlamento europeo del generale Vannacci ha fatto molto discutere durante la campagna elettorale, ma non si è fermata li. Dopo la sua elezione al Parlamento Europeo era stato nominato Vice Presidente del gruppo di estrema destra Patrioti, incarico poi sospeso perché, a quanto si dice, personaggio scomodo.

La sua candidatura ha fatto molto comodo a Salvini visto la mole di voti che il generale ha smosso e che di fatto ha evitato il tracollo elettorale del carroccio, una candidatura imposta dal leader leghista che ha dato i suoi frutti. Certo adesso la popolarità del generale Vannacci si è un po sgonfiata anche se le sue dichiarazioni fanno sempre discutere - prosegue Spinelli - ma le ultime notizie che parlano di dimissioni e di espulsioni dal suo movimento hanno riportato a galla un certo modo di fare lontano dalla politica quella vera, quella che si riconosce in uno spirito democratico, di integrazione e di eguaglianza.

Quanto affermato a esempio dal coordinatore del nord-ovest del mondo al contrario, il movimento che fa capo appunto a Vannacci, se accertato è sicuramente molto grave. La sua espulsione dal movimento pare sia stata molto movimentata ( gioco di parole voluto ) condita da minacce e pressioni che non fanno certo bene alla politica quella vera tant'è che lo stesso ormai ex coordinatore del nord-ovest pare abbia presentato una denuncia relativa a questo episodio. Ma non solo espulsioni ma anche dimissioni volontarie che vedono protagonisti pezzi grossi del movimento come il vice Presidente nazionale, fidato di Vannacci, che ha rimesso l'incarico nelle mani del Presidente.

Questo fa pensare a una gestione del movimento che potrebbe fare da campanello d'allarme per quello che sembrerebbe essere il modo di fare politica di un partito che nascerebbe da questo movimento perchè potrebbe spostare ancora più a destra l'asse politico italiano in quanto sono convinto - va avanti ancora l'esponente IdD - che riuscirà a prendere molti consensi tra l'elettorato italiano. Infatti potrebbe diventare un punto di riferimento per i nostalgici e per quelle persone che continuano a pensare che il male dell'Italia sono gli immigrati, gli omosessuali, i transgender e chi più ne ha più ne metta.

Se a questo ci aggiungiamo che ormai la maggior parte degli italiani disertano le urne, si rischia che l'estrema destra esprima una forza elettorale pericolosa per l'Italia. Noi come Italia dei Diritti ci siamo sempre messi in contrapposizione con questi soggetti politici o pseudo tali tant'è che abbiamo avuto il coraggio di candidare nelle nostre liste, anche con candidature di peso, transgender e omosessuali, abbiamo sostenuto candidature di persone di colore e lottiamo da sempre per l'integrazione e il rispetto dei diritti di tutti, che siano bianchi, neri o turchini, che amino persone dell'altro sesso o dello stesso, che siano autosufficienti o disabili, cosa che invece latita in quelle formazioni come quella del generale Vannacci una persona che la stessa destra europea reputa scomoda.

Non voglio giudicare quanto succede all'interno del movimento di Vannacci, ma mi sento di dire che, se i modi di fare sono quelli che le cronache politiche di questi giorni stanno descrivendo, e che devono comunque essere accertati, allora l'allarme di cosa potrebbe succedere in caso di successo elettorale di questi soggetti politici, scatta inevitabilmente. In chiusura - conclude Carlo Spinelli - mi rivolgo a tutte quelle forze politiche che fanno della democrazia il loro principio, di tornare a fare politica tra la gente, di recuperare la fiducia dell'elettorato italiano e di emarginare quelle forze politiche che richiamano a una gestione che nel passato ha causato solo dolore. Italia dei Diritti si pone al centro di un progetto che va verso questa direzione, partendo dalla gente comune che magari molti politici di nome snobbano, ma che noi siamo disposti ad ascoltare e a rendere protagonisti della politica italiana. Il popolo deve essere l'attore principale della vita politica italiana, questa è la parte che gli spetta e questo è il ruolo che noi gli offriamo".

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