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Privacy degli utenti: Panda Security fa luce sui trend del 2023 ma anche sui rischi di una semplice riparazione dei nostri device

Sarà capitato a tutti di dover portare un pc o un laptop in assistenza e sicuramente ogni utente avrà pensato “guarderanno i miei file e le mie foto?”. Purtroppo, secondo un’indagine condotta dall’Università di Guelph, in Canada, la risposta in molti casi è Sì, sia per chi si rivolge ad un negozio di informatica locale sia per chi si rivolge al servizio di assistenza di una catena o del produttore del computer.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - information technology)

Sarà capitato a tutti di dover portare un pc o un laptop in assistenza e sicuramente ogni utente avrà pensato “guarderanno i miei file e le mie foto?”. Purtroppo, secondo un’indagine condotta dall’Università di Guelph, in Canada, la risposta in molti casi è Sì, sia per chi si rivolge ad un negozio di informatica locale sia per chi si rivolge al servizio di assistenza di una catena o del produttore del computer.

Nello specifico, le violazioni della privacy rilevate dalla ricerca riguardano i dati privati che quasi mai hanno a che fare con il problema del pc, ad esempio spesso i tecnici guardano i file e i dati personali dei clienti (6 su 16) e a volte li copiano su dispositivi esterni (2 su 16). Inoltre, nella maggior parte dei casi, la violazione è compiuta per ricercare video e foto di contenuti intimi o di natura sessuale, specialmente nel caso in cui l’utente sia donna.

Queste gravi violazioni sono avvenute con la stessa frequenza nei negozi locali e nelle grandi catene ma soprattutto essendo condotte da tecnici specializzati spesso è anche difficile rilevare segnali di tale attività criminale

Dato che non è possibile sapere quando si avrà bisogno di assistenza tecnica, è bene seguire delle norme di sicurezza che proteggano sempre i dati e che riducano il rischio di una violazione della privacy. Di seguito alcuni consigli di Panda Security per proteggere i dati personali sul computer:

  1. Verificare in rete opinioni e recensioni di un negozio locale per verificare la reputazione del tecnico. In caso di sospetti, rivolgersi all’assistenza del produttore del dispositivo.
  2. Se è possibile ancora accedere ai dati e utilizzare il computer prima di portarlo a riparare fare un backup dei dati e rimuovere i file più critici.
  3. Rimuovere tutti i dispositivi di archiviazione esterna.
  4. Utilizzare un software di crittografia per protegge i file
  5. Nei casi più estremi, utilizzare un software di cancellazione sicura per eliminare tutti i dati personali dal computer (dopo aver fatto il backup) e le tracce delle ultime attività online.
  6. Non condividere le password se non è necessario per effettuare la riparazione.

Con questi consigli non vogliamo intendere che ogni volta che si usufruisce di un servizio di assistenza i dati saranno violati, ma è bene sensibilizzare gli utenti in relazione a questo rischio. Inoltre, lo studio porta alla luce un elemento importante: manca una legislazione che tuteli la privacy di chi porta un dispositivo informatico a riparare.

Siamo consci che la protezione dei dati privati al 100% è impossibile da ottenere; tuttavia, mitigare i rischi come quelli appena descritti e tutelare la privacy della vita digitale di ogni utente inizia a rappresentare un concreto obiettivo per i governi di tutto il mondo, dal momento che la maggior parte dei siti e servizi online si sostenta ancora con la pubblicità e la raccolta/vendita di dati personali.

Recentemente, l’Europa ha emanato nuove leggi sul trattamento dei dati personali e per la tutela della privacy dei consumatori per limitare gli abusi delle Big Tech e dei data broker, che per anni hanno approfittato del vuoto legislativo per raccogliere, utilizzare e rivendere i dati di milioni di persone.

Davanti a questa prospettiva Panda Security ha elaborato un elenco di previsioni che riguardano la privacy degli utenti per il 2023:

·       Più leggi a tutela del consumatore

Nel 2023 entreranno in vigore nuove leggi nazionali e internazionali a tutela della privacy del consumatore e, nello specifico, sul trattamento dei dati personali, come il GDPR europeo o il CCSA della California.

·       Privacy più protetta sui dispositivi mobili

Google ha annunciato che lancerà Privacy Sandbox per Android  ad aprile 2023, ossia un insieme di tecnologie create da Google per sostituire i cookie (che verranno ritirati nel 2024) e raccogliere dati basati sui modelli di previsione dell’intelligenza artificiale. In questo modo, le persone che navigano e utilizzano la rete Google non verranno più tracciate direttamente.

·       Sempre più persone acquisteranno un’assicurazione sulla privacy

La maggior parte delle assicurazioni contro le violazioni della privacy e delle norme del GDPR è pensata per aziende e liberi professionisti, ma l’aumento di data leak e violazioni degli ultimi anni ha sensibilizzato anche i privati. Per questo motivo, è possibile prevedere che nel 2023 le compagnie di assicurazioni inizieranno a offrire più soluzioni pensate per tutelare i singoli utenti e le persone online.

·       Le aziende italiane saranno più rispettose della privacy dei clienti

Due novità importanti per il futuro del nostro paese: lo sviluppo delle certificazioni di cybersecurity e gli aiuti per la digitalizzazione provenienti dal PNRR.

Alla luce di questi due elementi, si prevede che nel 2023 le aziende italiane avranno più strumenti per proteggere i dati personali dei clienti nel rispetto del GDPR e delle normative nazionali, tra cui:

  • Siti web più protetti da attacchi cyber
  • Più opzioni di controllo sui propri dati a disposizione degli utenti
  • Informazioni più chiare e più accessibili per gestire le preferenze sulla privacy
  • Aziende private e pubbliche più resilienti contro attacchi ransomware
  • Esperienza utente più incentrata sulla privacy

·       Il settore pubblico dovrà difendere meglio i dati dei cittadini, altrimenti le conseguenze potrebbero essere catastrofiche

L’aumento delle interconnessioni tra sistemi informatici personali, reti pubbliche, dispositivi IoT e identità digitali fa sì che la vita digitale delle persone sia sempre più indipendente e completa, ma comporta nuovi rischi per le persone. Per questo la Pubblica Amministrazione dovrà intensificare i propri sforzi per proteggere i dati delle persone e garantire la continuità dei servizi in caso di cyberattacco. Il risultato non è affatto scontato, perché il perimetro di sicurezza della PA è enorme, complesso e difficile da monitorare, ma soprattutto perché alla fine quasi tutti gli attacchi iniziano con un errore umano, che in parte esula dalla capacità di controllo delle organizzazioni.

In conclusione, i cambiamenti normativi e l’impegno da parte di organizzazioni pubbliche e private fanno pensare che nel 2023 la privacy online sarà più protetta e le persone avranno più strumenti per controllare direttamente come vengono trattati i loro dati personali. La conseguenza indiretta di questi processi è che i singoli utenti sono sempre più coscienti dei rischi per la privacy, per cui speriamo che si instauri un circolo virtuoso tra governi e PA da un lato e i cittadini dall’altro, che porti a un futuro più incentrato sulla privacy. Non dimenticando che tutto parte dall’adozione di una serie di buone pratiche quotidiane, come accade quando dobbiamo portare a far riparare i nostri device.

Buona navigazione e buona protezione dei dati personali!

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