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Arte e Cultura

Casa Artusi di Forlimpopoli in missione in Francia

Ospite dell’istituto Italiano di Cultura di Lione e della Cité Internationale de la Gastronomie
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

 

 Si è svolta lo scorso fine settimana la missione che ha portato la direttrice di Casa Artusi Chiara Galbiati in missione a Lione per inaugurare la mostra dedicata a Pellegrino Artusi nel corso della settimana dedicata all’enogastronomia italiana. 
Tanti gli appuntamenti previsti: all’Istituto Italiano di Cultura e nella prestigiosa cornice del Grand Hotel Dieu.
 
Proprio presso la Cité Internationale de la Gastronomie di Lione la console generale Chiara Petracca ha introdotto la giornata dedicata alla cucina italiana ponendo l’accento sulla recente candidatura a Patrimonio Culturale Immateriale Unesco.

”La ricchezza gastronomica del nostro Paese - ha dichiarato Galbiati - è fondata sulla diversità e Pellegrino Artusi ha compreso, prima e più di altri, questa importante verità. Ha così creato un'opera che mette insieme le differenze italiane nelle materie prime e nei modi di cucinare lo stesso piatto perché, Artusi ce lo ricorda spesso, la cucina è un atto di cura e di amore”.

A seguire Alberto Capatti, professore universitario, scrittore e membro del comitato scientifico di Casa Artusi ha presentato il suo libro: “Manger italien: Histoire d'un art de vivre, du XXe siècle à nos jours”.

La storia della cucina italiana è un campo che mantiene un singolare rapporto con il passato, recente e antico, critico e debitore, legato a un pensiero che può ancora orientare il consumo. Da questo punto di vista, l'analisi del vegetarianismo fin dalla sua nascita all'inizio del XX secolo a Firenze permette di comprenderne l'influenza sia sull'alimentazione odierna che sugli sviluppi sociali, culturali e perfino ideologici. Viene così svelato il mistero dell'identità vegetariana di una cucina a base di pasta, verdure, frutta e formaggi. Analizzare l'impatto di questo fenomeno negli ultimi settant'anni permette di conoscere meglio un Paese che ha conosciuto una crescita folgorante nel dopoguerra e, soprattutto, una diffusione mondiale di uno dei gioielli della sua gastronomia: la pizza. Ripercorrendo tutta la storia recente della cucina italiana dal XX secolo ai giorni nostri, questo libro solleva il velo su una ricca gastronomia, divenuta imprescindibile in tutto il mondo negli ultimi decenni.

Introduzione all’intervento di capasti da parte di Agnes Giboreau Direttore del Centro di ricerca e innovazione dell’istituto Lyfe. 

A seguire è stata inaugurata la mostra dedicata a Pellegrino Artusi e all’Unità d’Italia con un breve intervento  della direttrice Chiara Galbiati 
A conclusione della giornata un focus di Gabriella Morini (ricercatrice di Scienza del gusto e della nutrizione dell’Università di Pollenzo) autrice di numerosi articoli scientifici per riviste internazionali sul tema del gusto.

Ufficio Stampa
Giancarlo Garoia
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