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Economia

Il Guano influenza Negativamente L'Economia dei Comuni Italiani

Il prof. Paolo Albonetti, Zoologo dell’Università degli Studi di Genova, Dip.to di Scienze della Terra dell'Ambiente e della Vita spiga come la presenza massiccia di colombi di città può portare a problematiche ambientali e igieniche, tra cui l'accumulo di guano. Questo fenomeno, apparentemente banale, ha ripercussioni economiche non trascurabili sui bilanci dei Comuni italiani, influenzando diversi settori.
26/8/2024, (informazione.it - comunicati stampa - economia)

I colombi, da sempre presenti nelle nostre città, contribuiscono in modo significativo all'ecosistema urbano. Tuttavia, la loro presenza massiccia può portare a problematiche ambientali e igieniche, tra cui l'accumulo di guano. Questo fenomeno, apparentemente banale, ha ripercussioni economiche non trascurabili sui bilanci dei Comuni italiani, influenzando diversi settori.

 L'impatto del guano sull'economia locale:

 

Turismo: L'aumento del numero dei colombi comporta un'inevitabile crescita della quantità di guano negli spazi pubblici che incide negativamente sulla presenza turistica, allontanandola a causa del cattivo odore, dell'aspetto sgradevole e del pericolo di scivolate. I Monumenti, le facciate degli edifici e pavimentazioni risultano deturpati a tal punto da non essere più di interesse.

 

Commercio: Negozi e attività commerciali, dehors situati in zone con forte presenza di colombi, possono subire perdite economiche a causa della diminuzione dei clienti, oltre a causare un danno di immagine con vetrine, tende e arredi esterni sporchi, scoraggiando la visita e la sosta dei visitatori.

 

Salute pubblica: L'accumulo di guano e le carcasse di colombi morti possono causare la proliferazione di patologie dovute all’attività di batteri, funghi e virus   che possono compromettere la salute pubblica.

Alcune delle circa 60 malattie che possono rappresentare un rischio, anche se non mortali, sono sicuramente importanti e invalidanti.

Tra le malattie facilmente riscontrabili c’è la ''Salmonellosi'', trasmessa appunto dal batterio della Salmonella i cui sintomi si avvertono a livello gastro intestinale con diarrea, vomito, dolori gastrici e addominali, febbre e scompensi di temperatura.

Un altro batterio reperibile negli escrementi dei colombi è” l’Escherichia Coli'' i cui effetti insorgono dopo un periodo di incubazione di circa quattro giorni, con febbre, nausea, diarrea e sangue nelle feci, senso di affaticamento e forti dolori addominali.

''L‘Ornitosi o Psittacosi'' si manifesta dopo alcune settimane di incubazione, con febbre alta, abbondante sudorazione, cefalea, mialgia, nausea e vomito. Dopo circa cinque giorni compare una sintomatologia a livello polmonare caratterizzata da tosse secca.

''La Candidosi'' è un’infezione da funghi che colpisce la pelle, le unghie e le mucose della bocca.

''La Criptococcosi'', nella forma più grave può causare la perdita della vista e deficit motori. In genere si manifesta con tosse, polmonite, dolore addominale, nausea, cefalea, febbre, demenza, offuscamento della vista.

 

Manutenzione del patrimonio artistico: La rimozione del guano e la pulizia dei monumenti richiedono ingenti risorse economiche. L'azione corrosiva del guano danneggia le superfici, richiedendo interventi di restauro costosi e complessi.

 

In un articolo apparso sul quotidiano La Stampa dal titolo Il super-piccione si mangia i monumenti. Allarme a Venezia: becco e artigli forano il marmo” si legge: [...] i colombi, nutriti dalle orde di turisti che ormai assediano Venezia sono una colonia agguerrita che devasta i monumenti, entra in chiese, loggiati e cortili, fa i nidi nelle fessure e sui cornicioni, intacca con il guano micidiale la pietra e il ferro, fa marcire i travi, sfregia le parti sporgenti delle statue – nasi, mani e piedi – affilandosi il becco. I colombi mangiano anche la pietra perché – pare – favorisce la digestione [...]”.

 

Nelle relazioni tecniche presentate dall’allora Soprintendente al Sindaco di Venezia si precisava che il guano di colombo ricco di acido urico e materiali organici derivanti dall’attività digestiva non aggredisce la pietra integra bensì quelle con microfessure causate da pioggia, vento ed escursioni termiche nelle quali possono facilmente operare batteri e parassiti in grado di produrre acidi e gas.  Tale acidità con ph 3,5 – 4,0 è tamponata dal calcio carbonato delle superfici marmoree aggredite e la formazione di sali solubili di calcio che vengono successivamente disciolti ed allontanati dagli agenti atmosferici. L’attività diffusa di stuccature per risanare le microfessure tende nel tempo a creare superfici a macchia di leopardo con conseguente alterazione cromatica ed estetica dei monumenti

 

https://www.ilrestodelcarlino.it/ancona/cronaca/chi-lha-fatta-su-renata-il-piccione-ma-ce-la-strategia-anti-guano-229d99ff

Questo è un articolo con il quale il Comune di Bologna comunica di avere stanziato 50.000€ per eseguire gli interventi manutentori necessari alla pulizia dei murales dalle tracce del guano.  Una cifra enorme e un intervento inutile perché l’esperienza insegna che il problema, se non se ne elimina la causa, si ripresenterà.

 

 Soluzioni per un equilibrio sostenibile:

Per affrontare il problema del guano e più in generale del sovraffollamento dei colombi in città in modo efficace ed etico, è necessario valutare diverse soluzioni e scegliere quelle più adatte al contesto specifico.

 

 Falchi: L'utilizzo dei falchi per diminuire il numero dei  colombi in città è considerato una possibile soluzione ma è poco efficace e spesso controproducente. I colombi sono stanziali in una zona cittadina perché in quel luogo svolgono la loro attività di nidificazione e riproduttiva grazie all’alimentazione spontanea che trovano. Il rapace senz’altro impaurisce il colombo che si allontana per ritornare però subito dopo appena il pericolo scompare perché l’istinto naturale è quello di accudire la nidiata.   Oggettivamente è una pratica che non offre riscontri numerici in grado di stabilirne un successo in tempi medio lunghi come accade per qualsiasi attività di contenimento di fauna urbana e selvatica.  

Ovistop/Farmaco antifecondativo: Questo farmaco medico-veterinario approvato dal Ministero della Salute , somministrata ai colombi attraverso il cibo, riduce la fertilità delle uova, diminuendo gradualmente la popolazione.  

 

Recentemente a Cremona, l'utilizzo dell'Ovistop ha portato a una riduzione del 31% della popolazione di colombi, dimostrando la sua efficacia e confermando che può rappresentare un’ottima soluzione al problema.

 


https://www.laprovinciacr.it/news/cronaca/452820/piccioni-popolazione-diminuita-del-31-ma-i-falchi-vanno-in-pensione.html?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTEAAR10IpWr-QsVY_ynRekwKTruA3bcCWovulBFxdIDN6clf48cWynilr15QpE_aem_0kIEx2gD_LqOwxpjKhFIFw

 

Altre soluzioni: Esistono altri tipi di interventi per limitare la presenza di colombi quali quelli ambientali attraverso un’attenta raccolta dei rifiuti urbani e gli interventi fisici e meccanici come le reti, gli aghi e i cavi elettrici che impediscono la sosta e l’accesso nei siti indesiderati.   

 

 Conclusioni:

Si può affermare che il guano dei colombi ha un impatto significativo sul bilancio delle casse dei Comuni italiani dovuto a spese per interventi che richiedono un approccio integrato e sostenibile per prevenire il danno e porvi rimedio. L'utilizzo di prodotti antifecondativi, come l'Ovistop, in combinazione con altre misure fisiche e meccaniche, si dimostra una soluzione efficace e rispettosa del benessere della fauna urbana. Alla base di tutto ciò occorre l’attenzione dei cittadini che adeguatamente informati siano in grado di collaborare e svolgere un’azione limitante la presenza dell’avifauna in città con comportamenti appropriati   e una conoscenza derivante dall’analisi puntuale del problema attraverso l’elaborazione di progetti operativi multidisciplinari effettuati da esperti sotto la regia dei Comuni e delle ASL.

 

Ufficio Stampa
Marco Pellizzari
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marcopellizzari61@gmail.com