Grandi Interpreti a Bologna Festival. Isabelle Faust violino, Anne Katharina Schreiber violino, Antoine Tamestit viola, Jean-Guihen Queyras violoncello Alexander Melnikov fortepiano

Maratona Schumann, Domenica 5 novembre 2023 ore 12 / ore 16 / ore 21, Teatro Auditorium Manzoni
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GRANDI INTERPRETI a BOLOGNA FESTIVAL

 

Maratona Schumann con Isabelle Faust

 

Domenica 5 novembre ore 12, ore 16, ore 21, Teatro Auditorium Manzoni, la rassegna Grandi Interpreti di Bologna Festival propone un appuntamento d’eccezione: la MARATONA SCHUMANN con la violinista Isabelle Faust e un gruppo di rinomati cameristi. Nell’arco della giornata in tre diversi concerti, sotto l’egida della violinista Isabelle Faust, alcuni tra i maggiori interpreti di oggi quali Anne Katharina Schreiber (violino), Antoine Tamestit (viola), Jean-Guihen Queyras violoncello, Alexander Melnikov (fortepiano) si alternano in duo, in trio, in quartetto e in quintetto nell’esecuzione dei grandi capolavori della produzione cameristica di Robert Schumann.

 

Nel concerto delle ore 12 suoneranno in duo con Alexander Melnikov al fortepiano, Isabelle Faust, Antoine Tamestit e Jean-Guihen Queyras. In programma Drei Fantasiestücke (Tre pezzi di fantasia) op.73 per violoncello e pianoforte, Märchenbilder (Illustrazioni di fiabe) op.113 per viola e pianoforte e la Sonata op. 105 per violino e pianoforte. Due lavori legati ad una dimensione di libera immaginazione, tra passionalità e intima delicatezza, ci introducono nell’universo poetico della Sonata per violino op.105, pagina composta nel 1851 – nell’ultima fase creativa di Schumann – a tratti venata di quella spiritualità inquieta e vibrante tipica dello stile compositivo schumanniano.

Nel concerto delle ore 16 si ascoltano il Trio op.80, pagina “immediata e amichevole” nelle parole dello stesso Schumann, e il Quartetto per archi op.41 n.1 che incarna appieno quell’ideale romantico del far musica tra amici nella piacevolezza dell’intimità domestica. La maratona si conclude con il concerto delle ore 21 che vede riuniti tutti i musicisti nel Quintetto op.44, opera tra le più significative della produzione cameristica di Schumann, dove “elementi quasi sinfonici” si innestano sullo stile dialogico dei 5 strumenti. “Splendido, pieno di vigore e freschezza”: così nelle parole della moglie Clara Schumann, dedicataria e prima interprete di questo capolavoro.

 

GRANDI INTERPRETI

 

 

Isabelle Faust violino

Anne Katharina Schreiber violino

Antoine Tamestit viola

Jean-Guihen Queyras violoncello

Alexander Melnikov fortepiano

 

MARATONA SCHUMANN

concerto ore 12

Robert Schumann Fantasiestücke op.73 per violoncello e pianoforte

Robert Schumann Märchenbilder op.113 per viola e pianoforte

Robert Schumann Sonata per violino e pianoforte in la minore op.105

 

concerto ore 16

Robert Schumann Trio per violino, violoncello e pianoforte in fa maggiore op.80

Robert Schumann Quartetto per archi in la minore op.41 n.1

 

concerto ore 21

Robert Schumann Quartetto per pianoforte e archi in mi bemolle maggiore op.47

Robert Schumann Quintetto per pianoforte e archi in mi bemolle maggiore op.44

 

All-in-one-day. Tutto in un giorno. Da mezzogiorno a (quasi) mezzanotte i grandi capolavori della musica da camera di Robert Schumann. Un’idea nuova, una sfida, un’esperienza immersiva. Protagonisti di questa maratona suddivisa in tre tappe, cinque dei maggiori interpreti del nostro tempo. Centro di gravità, inevitabilmente, il fortepiano di Alexander Melnikov, cinquantenne pianista russo discepolo di Sviatoslav Richter, all’altro polo il violino potente e delicato di Isabelle Faust. A unire i due estremi tre voci di sicura esperienza e reciproca intesa: il violino di Anne Katharina Schreiber, la viola di Antoine Tamestit e il violoncello di Jean-Guihen Queyras.

 

BIOGRAFIE ARTISTI

Isabelle Faust. 

Interprete di grande versatilità, capace di affrontare le tecniche e gli stili più diversi, sempre alla ricerca dell’essenza dei brani prescelti, Isabelle Faust ha un repertorio che si estende dalla musica antica alla letteratura classica, dalle avanguardie del Novecento alla musica contemporanea. Nei suoi programmi trovano spazio i Concerti per violino di Bach, Mozart, Beethoven e Mendelssohn come i Kafka Fragmente di Kurtág o prime esecuzioni di opere di Péter Eötvös, Brett Dean, Ondřej Adámek e Rune Glerup. Quest’anno, nel centenario della nascita di György Ligeti, insieme all’orchestra Les Siècles diretta da François-Xavier Roth presenta diversi programmi che pongono in connessione la musica di Ligeti con quella di Mozart. Giovanissima, ha vinto il Concorso Leopold Mozart e il Concorso Paganini, avviando subito una brillante carriera che l’ha vista collaborare con le orchestre e i direttori di maggior rilievo. Ha suonato con i Berliner Philharmoniker, Münchner Philharmoniker, Chamber Orchestra of Europe, Orchestre de Paris, Orchestre des Champs-Élysées, Orchestra of the Age of Enlightenment, English Baroque Soloists, NHK Symphony Orchestra, Mahler Chamber Orchestra, Les Siècles. Claudio Abbado, Frans Brüggen, Bernard Haitink, John Eliot Gardiner, Philippe Herreweghe, Daniel Harding, Mariss Jansons, Andris Nelsons, Jukka-Pekka Saraste, François-Xavier Roth e Klaus Mäkelä sono solo alcuni dei direttori con cui ha collaborato.

Anne Katharina Schreiber. 

Artista partner della Freiburger Barockorchester, la violinista Anne Katharina Schreiber è entrata a far parte dell’orchestra nel 1988, mentre studiava con Rainer Kussmaul a Friburgo. Konzertmeister, solista e camerista specializzata tanto nel repertorio barocco quanto nella musica del Novecento e contemporanea, collabora abitualmente con diversi ensemble – tra cui Academy for Early Music, Collegium Vocale Gent, Ensemble Recherche, Orchestra da Camera di Basilea – e con direttori di riferimento quali René Jacobs, Pablo Heras-Casado, Markus Creed e Philippe Herreweghe. Sin dagli inizia della sua carriera ha dedicato parte della sua attività alla musica da camera: per vent’anni ha collaborato con il Trio Vivente tenendo concerti e registrando opere di Haydn e Schubert, i trii con pianoforte di Fanny e Felix Mendelssohn e opere di compositori “dimenticati”, come il romantico Emilie Mayer. 

Antoine Tamestit. 

Tra i maggiori violisti dell’odierna scena musicale internazionale, Antoine Tamestit è interprete di grande intensità espressiva, virtuoso dalle impareggiabili doti tecniche e dalle molteplici sfumature di suono. Nato a Parigi, ha studiato con Jean Sulem, Jesse Levine e Tabea Zimmermann. Premiato in diversi concorsi internazionali – William Primrose Competition (2001), ARD di Monaco (2004), Credit Suisse Young Artist Award (2008), Paul-Hindemith-Preis (2022) – è stato artista “in residenza” della London Symphony Orchestra e della Staatskapelle Dresden, alla Philharmonie di Colonia e, in questa stagione, al Festival Internazionale Primavera di Praga. Il suo repertorio spazia dalle opere barocche alla musica contemporanea, cui si dedica con particolare interesse, spesso suonando composizioni in prima esecuzione assoluta. Tra queste si distinguono Viola Concerto di Jörg Widmann, La nuit des chants di Thierry Escaich, il Concerto per due viole di Bruno Mantovani, Sakura di Gérard Tamestit, Remnants of Songs e Weariness Heals Wounds di Olga Neuwirth, Psalmodija di Marko Nikodijevich e il Concerto per viola di Francesco Filidei, opere a lui dedicate.

Antoine Tamestit suona una viola del 1672, la prima viola costruita da Antonio Stradivari, su gentile concessione della Habisreutinger Foundation.

 

Jean-Guihen Queyras.

 Solista e ricercato camerista, il violoncellista Jean-Guihen Queyras è interprete appassionato tanto del repertorio antico quanto della musica d’oggi, concentrato nella ricerca di un armonico equilibrio tra le motivazioni profonde del compositore, dell’artista e del pubblico: una “filosofia” interpretativa maturata negli anni della sua stretta collaborazione con Pierre Boulez come violoncello solista dell’Ensemble Intercontemporain. Musicista versatile, con una tecnica impeccabile e un suono di accattivante chiarezza, collabora con direttori quali Iván Fischer, Philippe Herreweghe, Yannick Nézet-Séguin, John Eliot Gardiner, Roger Norrington, con rinomati ensemble di musica antica come l’Akademie für Alte Musik o la Freiburger Barockorchester e con titolate orchestre sinfoniche, tra cui Gewandhausorchester Leipzig, Orchestre de Paris, London Symphony Orchestra, Philharmonia Orchestra, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, Mahler Chamber Orchestra, Cleveland Orchestra e Philadelphia Orchestra. Ha eseguito in prima assoluta opere di Gilbert Amy, Peter Eötvös, Ivan Fedele, Michael Jarrell, Thomas Larcher, Bruno Mantovani, Tristan Murail, Johannes-Maria Staud. Fondatore del Quatuor Arcanto, suona abitualmente in trio con Isabelle Faust e Alexander Melnikov e in duo con Alexandre Tharaud, prediletto tra i vari pianisti. Importante e pluripremiata anche la sua attività discografica: ha registrato il Concerto per violoncello op.129 di Schumann e i Concerti per violoncello di Elgar, Dvořák, Schoeller e Amy, oltre all’integrale dei Trio con pianoforte di Schumann insieme a Isabelle Faust e Alexander Melnikov. 

Jean-Guihen Queyras suona un violoncello Gioffredo Cappa del 1696 su gentile concessione della Mécénat Musical Société Générale.

 

Alexander Melnikov. 

Iniziati gli studi all’età di sei anni, Alexander Melnikov si diploma al Conservatorio di Mosca con Lev Naumov e si perfeziona con Elisso Virsaladze alla Hochschüle di Monaco; importante, per la sua formazione musicale, l’incontro con Sviatoslav Richter. Nel 1989 vince il Concorso Schumann di Zwickau e nel 1991 il Reine Elisabeth di Bruxelles. Interessato alle prassi esecutive filologiche approfondisce lo studio del repertorio antico con maestri come Andreas Staier e Alexei Lubimov. Come fortepianista collabora abitualmente con Akademie für Alte Musik Berlin, Concerto Köln, Freiburger Barockorchester, Orchestre des Champs-Elysées e MusicAeterna. 

Informazioni e biglietti online www.bolognafestival.it

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