Mons. Romeo in occasione dell’assemblea del Clero ha presentati i suoi nuovi collaboratori

Saranno sei e non più tre i Vicari Episcopali territoriali dell’Arcidiocesi di Palermo.
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, (informazione.it - comunicati stampa - non profit) Lo ha annunciato stamani nella casa diocesana di Baida, l’Arcivescovo di Palermo mons. Paolo Romeo, in occasione della consueta riunione mensile del Clero. “Ho ascoltato sia il Consiglio presbiterale, sia il Consiglio pastorale, nonché i miei più stretti collaboratori – ha spiegato a circa 150 presbiteri diocesani, religiosi e diaconi – e da più parti è emersa la necessità di assicurare una cura più capillare di come avvenuto adesso. Non è più possibile infatti, che un vicario abbia in carico una popolazione di oltre 350.000 persone, ecco allora che per garantire una migliore e più efficacia pastorale i Vicari Episcopali saranno sei, di cui quattro per le zone urbane della città di Palermo e due per le zone extraurbane dei paesi di cui uno per la zona marina ed uno per la zona montana”.

Dopo la riflessione sul tema: “Un presbiterio in comunione per una comunità in missione”, che è stata tenuta dall’Arcivescovo della diocesi di Rossano Cariati, mons. Santo Marcianò, è toccato al Vescovo ausiliare mons. Carmelo Cuttitta illustrare ai presenti il nuovo organigramma dei vicariati e presentare i nuovi vicari episcopali territoriali: 1° vicariato mons. Giovanni Oliva, 2° vicariato padre Roberto Zambolin msc, 3° vicariato mons. Giuseppe Oliveri, 4° vicariato don Michele Polizzi, 5° vicariato mons. Carlo Di Vita, 6° vicariato don Antonio Todaro. Nella stessa circostanza mons. Cuttitta ha comunicato pure altre nomine: padre Giuseppe Turco osa, vicario episcopale per la Vita consacrata e mons. Giovanni Muratore, delegato arcivescovile per gli istituti di Vita consacrata di diritto diocesano, nonché penitenziere Arcivescovile per la Diocesi.

“I sacerdoti sono in numero minore rispetto alle necessità della nostra diocesi che conta 178 parrocchie – ha aggiunto l’Arcivescovo – ecco perché chiedo a tutti un ulteriore impegno nella pastorale vocazionale”. Al termine l’Arcivescovo ha pure invitato i presbiteri alla preghiera per la beatificazione di padre Pino Puglisi, la cui Congregazione delle cause dei santi deve compiere ulteriori approfondimenti. “La Congregazione ha bisogno di luce da parte dello Spirito Santo – ha continuato Romeo – e noi presbiteri dobbiamo sentirci impegnati a pregare e a non stare con le mani in mano. Dobbiamo fornire qualche elemento in più per dare un’aggiunta di informazioni. Dobbiamo pregare intensamente perché il Signore ci aiuti ad aprire questa strada”.

Intanto il prossimo 23 ottobre i presbiteri saranno chiamati alle urne per eleggere i rappresentanti in seno al nuovo Consiglio Presbiterale che resterà in carica un quinquennio.
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Ufficio Stampa
diac. Pino Grasso
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