Morte sul lavoro ad Anguillara Sabazia (RM). Minadeo (Confintesa Metalmeccanici): “Due morti sul lavoro in una settimana. La strage dei lavoratori continua”.

Confintesa metalmeccanici: "Basta morti sul lavoro, è una strage continua!"
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Anguillara Sabazia, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

E’ morto alle 10.30 di mercoledì 10 Luglio il 60enne Adolfo Tarobelli. La causa del decesso è stato il ribaltamento del camion, di cui era alla guida, nelle cave di basalto di Anguillara Sabazia. Le sue condizioni sono subito apparse disperate e a nulla è valsa la corsa dell’ambulanza al policlinico Gemelli di Roma. Sull’accaduto interviene Alessio Minadeo commissario pro tempore della Federazione Metalmeccanici del Sindacato Confintesa:

”E’ il secondo incidente in una settimana in cui un lavoratore ha perso la vita. Mercoledi un decesso nella cava di Basalto di Anguillara Sabazia e, la settimana scorsa, il decesso del 63enne Maurizio Di Pasquale caduto in un ponte a fossa al deposito Atac di Tor Vergata a Roma. Un continuo susseguirsi di incidenti, molti dei quali mortali, che non sembra né arrestarsi, né tantomeno diminuire. Una scia impressionante di lutti senza sosta che non possiamo tollerare. E’ impossibile che nel 2024 dobbiamo ancora vedere famiglie piangere i propri cari spesso e volentieri per incidenti evitabilissimi. Gli altri Sindacati si ricordano della sicurezza sul lavoro solo quando accade la tragedia risolvendo tutto con una manifestazione inutile o un convegno ancor più inutile. Noi sono anni che ci battiamo per chiedere il miglioramento delle condizioni di sicurezza sui posti di lavoro.

Sono anni che facciamo notare che buona parte di questi incidenti capita ad ultrasessantenni a dimostrazione del grave errore commesso negli anni dai politici Italiani nel voler di alzare sempre più l’età pensionabile e a non considerare che, soprattutto ad una certa età, molti lavori diventano troppo pericolosi quindi bisogna agevolare il prepensionamento per i lavoratori addetti ad uso di macchinari che possono diventare trappole mortali, come ad esempio gli operai metalmeccanici addetti all’utilizzo di macchinari per il taglio delle lamiere o avviarne un processo di ricollocazione. Ma soprattutto bisogna rivedere le norme che riguardano la sicurezza nei posti di lavoro, migliorare i corsi di formazione per gli addetti alla sicurezza ed intensificare i controlli nelle aziende, altrimenti continueremo a veder piangere quotidianamente le famiglie dei lavoratori”.

Ufficio Stampa
Marco Bangalli
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