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A San Leo (RN) AlchimiAlchimie, 17^ edizione, 26 e 27 Agosto 2023

L’evento dedicato a Giuseppe Balsamo, noto come Conte di Cagliostro, massone e alchimista che venne rinchiuso in una cella del Forte di San Leo, dove vi morì il 26 Agosto del 1795
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - fiere ed eventi)

“Io non sono di nessuna epoca e di nessun luogo; al di fuori del tempo e dello spazio, il mio essere spirituale vive la sua eterna esistenza…” ( Giuseppe Balsamo, Conte di Cagliostro).

A San Leo (RN) AlchimiAlchimie,  17^ edizione dell’evento dedicato a Giuseppe Balsamo, noto come Conte di Cagliostro, massone e alchimista che venne rinchiuso in una cella del Forte di San Leo, dove vi morì il 26 Agosto del 1795.

 Nato a Palermo nel 1743, la sua vita fu piena di avventure e di misteri: sembra che, durante i suoi studi alchemici, abbia cercato di creare oltre a filtri d’amore e potenti afrodisiaci, anche la formula della Pietra Filosofale (fabbricazione dell’oro da qualsiasi metallo) e l’elisir dell’eterna giovinezza.

Visse a Palermo, Messina, Roma, Parigi e Londra: in dieci anni girò il mondo tra magia, alchimia e massoneria. Entrò e uscì dal carcere più volte e si fecce anche nemici potenti. Fu anche un indovino: annunciò, infatti, la morte dell’imperatrice d’Austria Maria Teresa, che avvenne otto giorni dopo, e predisse gli avvenimenti politici che sconvolsero la Francia (la Rivoluzione del 1789, la morte dei regnanti, la nascita della Repubblica).

Dopo una vita avventurosa, la sera del 27 dicembre 1789 venne arrestato e condotto alla fortezza di Castel Sant’Angelo. Rimase abbandonato da tutti fino al maggio del 1790. Tanti interrogatori lo annientarono nel corpo e nello spirito, fino alla fine del processo (aprile 1791). L’Inquisizione lo accusò di eresia e di praticare la negromanzia, nonché di aver formato sette. Lo condannò a morte per attività massonica.

Stanco e annientato, chiese perdono, pronunciando l’abiura d’eretico. Il pontefice Pio VI gli commutò la pena in ergastolo, da scontare in un carcere di massima sicurezza. Venne, però, umiliato davanti al popolo. Da Castel Sant’Angelo venne trasferito nelle carceri di San Leo. Venne chiuso prima nella cella del Tesoro, poi in quella del Pozzetto (calato attraverso una botola dal soffitto). Trascorse così gli ultimi quattro anni della sua vita: una cella larga solo tre metri per tre. Una sola finestrella che guarda al paese.

La durissima prigionia lo portò prima alla follia, poi alla morte, nella notte tra il 25 e il 26 agosto del 1795, all'età di 52 anni.

La sera del 26 fu tolto dalla prigione per ordine dei suoi superiori e trasportato al ponente della spianata della fortezza di S. Leo, dove fu sepolto come un infedele, indegno dei suffragi di Santa Chiesa.

Essendo stato un grande illusionista, abilissimo con i trucchi, gli venne messa una candela accesa sotto la pianta dei piedi per accertarne con sicurezza l’effettivo decesso e che quindi Cagliostro non stesse fingendo. La leggenda narra che nel 1797, il comandante dell’esercito rivoluzionario che si impadronì del Forte di San Leo, chiese dove fosse stato sepolto e, una volta fatti riesumare i resti di Balsamo, per omaggiarlo bevve del vino dal suo teschio.

Su questo leggendario personaggio e sulle sue ricerche al limite tra scienza e magia si pone l' evento di San Leo: Alchimia Alchimie  è una manifestazione unica dove scienza, esoterismo e spiritualità si uniscono agli spettacoli e alle danze per le vie del centro di questo fantastico borgo al centro della Valmarecchia.

Lungo le strade del borgo di San Leo il Mercatino Alchemico, circondato da pietre, cristalli, ricettari e spettacoli di intrattenimento con effetti scenografici. 

Con Stand food & beverage, le taverne e i ristoranti per gustare il meglio della gastronomia leontina., per chiudersi con L'incendio della Fortezza.


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