Claudio Descalzi: l’intervista al Forum ANSA sulle nuove sfide del settore energetico

ANSA incontra Claudio Descalzi: l’AD di Eni ha preso parte all’appuntamento dello scorso 9 novembre per fare il punto su transizione ed emergenza energetica
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Eni, l’AD Claudio Descalzi è intervenuto al Forum ANSA: le nuove sfide del settore energetico e le prospettive di crescita al centro dell’intervista all’AD.

Claudio Descalzi: l’intervista al Forum ANSA sulle nuove sfide del settore energetico

Claudio Descalzi: la sostenibilità ambientale è la priorità ma ci devono essere altre gambe per riuscire a stare in piedi

Emergenza energetica e transizione, approvvigionamenti, prospettive per il futuro: Claudio Descalzi, ospite del Forum ANSA lo scorso 9 novembre, ha sottolineato l’importanza di sviluppare una vision che non si limiti a guardare nell’immediato ma si proietti su un orizzonte temporale a lungo termine. Parlando di obiettivi climatici, infatti, per l’AD di Eni è necessario “tenere conto del breve, del medio e del lungo termine perché adesso abbiamo questo problema di sicurezza energetica che è contingente”. La sostenibilità ambientale, ha ribadito Claudio Descalzi, deve continuare ad essere la priorità ma non bisogna dimenticarsi che è impossibile stare in piedi “su una sola gamba”. Ne servono almeno altre due secondo l’AD di Eni: sicurezza energetica e competitività perché “se si lasciano indietro non riesci più a fare business”.

Claudio Descalzi: il futuro dell’energia, l’importanza di una vision a lungo termine per rispondere alle sfide dell’oggi

Rispondendo alle domande dei giornalisti, l’AD Claudio Descalzi ha ribadito inoltre come nella transizione energetica sia necessario mettere da parte le ideologie e concentrarsi sulle diverse tecnologie che possono accelerare il processo. Eni lo ha intuito da tempo, come dicono i numerosi progetti portati avanti utilizzando “tutte le tecnologie a nostra disposizione che impiegano prodotti puliti, compresi i biocarburanti perché le rinnovabili da sole non bastano a risolvere il problema”. Basti pensare, come ha ricordato anche l’AD, a “tutta la catena dei biocarburanti che non vengono da idrocarburi ma da agricoltura, da arbusti oleosi coltivati in zone desertiche”: Eni ha sottoscritto “sette accordi in Africa e stiamo già importando dal Kenya” con importanti ricadute per le comunità locali e più in generale per il territorio. Un progetto che dà lavoro a quasi 100mila famiglie e “produce olio per le bioraffinerie di Venezia e Gela”: dopo anni di test, ha aggiunto Claudio Descalzi, “possiamo usare questi biocarburanti al 100% sui motori euro 4, euro 5 ed euro 6 e sono complementari a tutta la crescita dell’auto elettrica”.