Le diversità culturali dal Medio Oriente all’Asia nei progetti architettonici di Paolo Lettieri

Il libro offre una visione organica del lavoro di Paolo Lettieri, caratterizzato da un approccio metodico e una profonda integrazione culturale. Nato a Varese, l'architetto Lettieri vanta una carriera internazionale con progetti in Medio Oriente e stati post-sovietici. Secondo Luigi Prestinenza Puglisi, il lavoro di Lettieri è un equilibrio tra razionalità e dinamismo espressivo, un approccio che evita atteggiamenti vernacolari, ma resta aperto alle contaminazioni culturali.
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Napoli, (informazione.it - comunicati stampa - editoria e media)

Come osserva il critico Luigi Prestinenza Puglisi nell’introduzione al volume, “Questo libro racconta un unico progetto, anche se le opere presentate sono diverse tra loro. A tenerle tutte insieme, come se fossero frammenti di un ritratto multiforme del medesimo progettista, è il metodo”.

Il progettista è Paolo Lettieri, architetto nato a Varese nel 1974, con base a Milano e un percorso professionale non comune, che lo ha portato molto presto a operare in paesi dell’area mediorientale, in Russia e stati post sovietici. Dopo la laurea al Politecnico di Milano, Lettieri ha collaborato per alcuni anni con lo studio Dante O. Benini & Partners Architects e con importanti società di ingegneria, sviluppando un approccio progettuale focalizzato sull’organizzazione spaziale di grandi edifici fino alla scala del master plan.

Nel 2009 fonda il suo studio milanese, Urbanism Planning Architecture Italia, in joint venture con Urbanism Planning Architecture Consultancy ad Abu Dhabi. In più di 15 anni di attività, Paolo Lettieri progetta e realizza un numero rilevante di architetture di grandi dimensioni, sviluppando i progetti dalle proposte preliminari fino alla direzione lavori, coordinando team multidisciplinari in Italia e all’estero e dimostrando una grande apertura e curiosità verso le diverse culture con cui ha lavorato, sempre integrando sensibilità culturale e rispetto in ogni progetto.
Una quantità di progetti di grande impegno, a volte frutto di un’elaborazione pluriennale in differenti soluzioni, anni di lavoro intenso sul campo che necessitavano di essere catalogati, descritti e documentati attraverso una selezione del vasto corpus di disegni tecnici, visualizzazioni 3D, plastici e fotografie.

La scelta dei curatori è stata quella di catalogare i progetti seguendo un criterio funzionale: ogni capitolo del libro descrive un tema affrontato dall’architetto per la realizzazione di edifici dedicati a differenti funzioni come la cura sanitaria, l’istruzione, l’accoglienza o la residenza. L’introduzione a ogni singolo tema progettuale è affidata a un testo in forma di dialogo tra Paolo Lettieri e l’autore Walter Vallini che fa emergere il contesto e la genesi dei progetti illustrati.
I progetti sono descritti attraverso dei testi sintetici scritti da Silvia Monaco che ne fanno emergere le caratteristiche architettoniche in relazione alle richieste della committenza e al contesto, i testi sono corredati dai dati quantitativi degli edifici e dalla composizione del team di lavoro. La parte iconografica comprende piante, sezioni e prospetti, immagini tridimensionali di progetto, fotografie dei modelli di studio oltre ai reportage degli edifici realizzati.

Ne emerge un ritratto ricco e complesso di contaminazioni e ibridazioni tra diverse culture frutto di un approccio pragmatico e di aderenza al programma e sempre aperto alle suggestioni derivanti dal contesto. Come dice Paolo Lettieri, “Per progettare un’architettura di alto livello all’estero servono flessibilità, curiosità, sensibilità e rispetto, come un mediatore culturale”.
Citando ancora l’introduzione di Luigi Prestinenza Puglisi, “Se guardate gli edifici illustrati in questo libro, si vede che dietro un approccio razionale c’è sempre una componente espressiva e organica, un sostrato dinamico alla composizione delle figure. Ma, sempre all’interno di una logica interazione sospettosa di atteggiamenti vernacolari”.

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