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I prodotti tipici ed i vini della PUGLIA chiudono " Note di Vino” a San Clemente (RN)

Dopo il Friuli-Venezia Giulia, la Campania e la Sicilia,con i vini dell'Azienda Claudio Quarta e la musica del trio "Abbasce".
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

I prodotti tipici ed i vini della PUGLIA chiudono " Note di Vino” a San Clemente (RN).

Si chiude così l'edizione numero 22 di “Note di Vino”, l’evento clou dell’estate dedicato alle migliori etichette regionali, in Piazza Mazzini di San Clemente, un borgo caratteristico sui colli riminesi, dove il vino è, da sempre, sinonimo di cultura e condivisione.

 Le origini della sua preziosa viticoltura si perdono in scritti d’epoca remota. In un fazzoletto di colline punteggiate da filari e ulivi, lavorano e producono oggi alcune delle più importanti e rinomate cantine della Romagna e d’Italia.

Al nettare di Bacco, il paese natale del poeta-ciabattino Giustiniano Villa, al quale  è intitolato il Teatro Comunale,  forte della tradizione che lo vede inserito, a pieno titolo, nel circuito dell’Associazione Nazionale Città del Vino, dedica da oltre 20 anni - la prima edizione è datata al 2001 - una manifestazione di grande richiamo. Un evento a cui, al culmine della stagione estiva, partecipano gli appassionati del buon bere, della buona cucina e quanti, autentici estimatori e professionisti, scrivono del vino per mestiere, come  Bruno Piccioni, esperto illustratore, dal palco della Pazza Mazzini,  di vini, luoghi e tradizioni delle Regioni.

 Un grande impegno del Comune di San Clemente, premiato dalla partecipazione, al limite della capienza (oltre 400 persone) della piazza centale del Borgo.

Dopo il Friuli-Venezia Giulia, la Campania e la Sicilia, ora la degustazione prodotti tipici della Puglia, accompagnati dai vini dell'Azienda Claudio Quarta e dalla musica del trio "Abbasce", composto da:

Stefano De Dominicis, voce e chitarre,

Alberto Modugno, voce e percussioni,

Gianni Gelao, chitarra, zampogna e flauto.

 Il trio "Abbasce" ("giù" in dialletto pugliese) ha galvanizzato la serata con musiche popolari della regione tutta e con una rievocazione di Modugno ("Cosa sono le nuvole"), "Tutto il mio folle amore", utilizzato da Gabriele Salvatores peril suo ultimo film:

Tutto il mio folle amore
Lo soffia il cielo
Lo soffia il cielo...

Nel menù:

"Burrata con guazzetto di pomodorini, basilico e olive Bella Cerignola" accompagnata da AMURE Puglia bianco;

"Orecchiette con cime di rapa, acciughe e cacioricotta", accompagnata da Salento Rosato Negroamaro (uno dei vitigni tipici della Regione);

"Bombette pugliesi" accompagnate da QU.ALE Salento Rosso;

"Pasticciotto alla crema" accompagnato da FOXTAIL Passito Coda di Volpe.

 Di rilievo, infine, la proposta dei vini di Claudio Quarta Vignaiolo, che sottolinea:

"l’essenza del territorio è ciò che esprime ciascuna delle tre cantine , dove si producono i grandi vini del Sud che emoziona. Ogni cantina è interprete di una illuminata filosofia produttiva, di una visione contemporanea con cui ripensare la terra e le sue vocazioni, vivere e custodire le tradizioni millenarie e di uno stile imprenditoriale che parte dalla Natura e dalle persone. Un mondo enologico suggestivo e affascinante, che si nutre del rapporto osmotico con i territori scelti per le cantine, legati al mondo del vino da una storia millenaria.  C’è il Salento del Salice Salentino e quello del Primitivo, ma anche l’Irpinia del Greco di Tufo, del Fiano e dell’Aglianico. L’autoctonia è un elemento culturale prima ancora che produttivo, in costante dialogo con l’innovazione, da cui nasce eccellenza e unicità. Tre cantine diverse una dall’altra, accomunate da un mix formidabile di arte, paesaggio, bellezza.

Tenute Eméra, Cantina Sanpaolo, Moros, tre cantine, tre diversi territori, un unico obiettivo: produrre vini capaci di “raccontare” il Sud che emoziona. Qui nascono i grandi rossi e gli elegantissimi bianchi, che esprimono l’identità dei territori e l’essenza dei loro vitigni autoctoni. Vini con l’anima. Dallo stile contemporaneo, attento alla sostenibilità in ogni fase di produzione, dove la modernità tecnologica è utilizzata per ritrovare l’autenticità delle uve che hanno fatto la storia di questi territori".

-  Appuntamneto al 2023, ma gia il 30 e 31 luglio con la Festa Anni '80, sempre a San Clemente.

Ufficio Stampa
Giancarlo Garoia
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